Apertura al futuro: investimenti e cantieri fanno crescere l’economia italiana
È iniziato il 2022: il futuro cosa riserverà ai nostri figli e ai nostri nipoti?
Con gli investimenti pubblici mirati all’innovazione e alla transizione ecologica e digitale entro il 2050 oltre il 50% dei veicoli sarà completamente elettrico e autonomo, compresi autobus e taxi per la sicurezza della circolazione stradale.
La guida autonoma e quella assistita preverranno i sinistri e salveranno vite. Le city car saranno probabilmente piccole, lente e squadrate; le auto finalizzate alla lunga percorrenza saranno l’opposto: comode, veloci e aerodinamiche. I viaggi aerei saranno ipersonici e più ecologici.
La nostra economia sta crescendo ad un ritmo che non aveva mai conosciuto in questo secolo grazie anche alla campagna vaccinale italiana organizzata dal Presidente del Consiglio Draghi che ha limitato l’impatto delle varianti Delta e Omicron.
Abbiamo quasi completamente recuperato i livelli raggiunti prima della pandemia, più rapidamente di altre nazioni. Perciò, non siamo gli ultimi per crescita, come è successo ininterrottamente nei primi 15 anni di questo secolo, sviluppando in pieno un potenziale iniziato nel quinquennio 2015-2019 che aveva rappresentato una svolta decisiva.
La produzione industriale era stata trainata anche dal Piano Industria/Impresa 4.0 verso nuovi record di crescita, investimenti, produttività, innovazione, competitività, esportazione. Ma è stato soprattutto negli investimenti che abbiamo fatto la differenza.
Infatti, la crescita degli investimenti totali in Italia nel 2021 è stata dell’8,5%. Durante l’anno passato gli investimenti in macchinari e mezzi di trasporto effettuati dalle imprese italiane sono aumentati quasi del 10%.
L’Italia governata da Draghi è un’Italia che crede nel futuro e che oggi cresce di più delle altre maggiori economie perché ha saputo rilanciare gli investimenti privati.
Con l’attuazione del PNRR, il nostro Paese ha adesso l’occasione storica di poter alzare ulteriormente il suo potenziale di sviluppo con le riforme da tempo attese di burocrazia, giustizia, istruzione e con investimenti pubblici mirati all’innovazione e alla transizione ecologica e digitale.
Anche le premesse per affrontare e aumentare la sicurezza delle nostre infrastrutture viarie hanno fatto recentemente un altro importante passo in avanti con il Decreto che assegna le risorse all’ANAS e ai Concessionari autostradali e stabilisce le modalità degli interventi per il monitoraggio dinamico e il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel delle strade statali e delle autostrade, ai quali sono destinati 450 milioni del piano complementare al PNRR.
I programmi, finalizzati a migliorare la sicurezza delle infrastrutture, devono prevedere l’attuazione di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi e l’installazione degli strumenti tecnologici necessari per una attenta pianificazione degli interventi di manutenzione, unitamente a requisiti e indicazioni per il sistema di monitoraggio dinamico.
Entro il 31 Maggio 2022, l’ANAS e i Gestori autostradali devono trasmettere agli uffici competenti del MIMS e all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA) l’elenco delle opere soggette al monitoraggio dinamico e il piano delle attività per l’attuazione del sistema di controllo, dal censimento delle strutture all’installazione della strumentazione, alla raccolta e elaborazione dei dati.
Altro tema complesso che riguarda la produzione industriale e i trasporti e che deve essere affrontato da subito è la limitazione del riscaldamento globale. Le politiche attuali non sono sufficienti.
La trasformazione ecologica (il passaggio dai combustibili fossili a un’economia a zero emissioni) richiede un forte aumento della spesa pubblica. I Paesi sviluppati, dove la popolazione è in declino, faranno fatica a trovare le risorse. I mercati emergenti, in cui la popolazione e la dipendenza da combustibili fossili continuano a crescere, si rifiuteranno di accollarsi le spese.
Per raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050, il mondo sarà politicamente fragile. L’Occidente e la Cina devono accordarsi e cooperare sulle tecnologie necessarie.
Il settore dei trasporti diventerà ecologico solo dopo lo sviluppo delle reti di energia pulita. La tecnologia blockchain aumenterà la sicurezza e la tracciabilità dei dati attraverso reti aziendali condivise.
Per evitare di rendere il mondo ancor più insostenibile, i Governi e le Imprese devono considerare le implicazioni a lungo termine dei trend di sviluppo e agire di conseguenza.
A tutti voi rinnovo i migliori auguri di buon 2022!
Claudio Capocelli
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