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Un miliardo di lavori per il tunnel di base del Moncenisio in Italia

L’opera è totalmente avviata tra Italia e Francia con oltre 2.500 persone al lavoro

Con l’affidamento dello scavo del tratto italiano del tunnel di base del Moncenisio e il collaudo in fabbrica delle prime quattro frese, il 2023 si conferma un anno di svolta per la sezione internazionale della nuova ferrovia Torino-Lione.

Un’infrastruttura imponente progettata per collegare Italia e Francia che oggi vede al lavoro sui dieci cantieri all’aperto e in sotterraneo oltre 2.500 persone, destinate a raggiungere le 4.000 al picco delle attività.

“Ora che tutti i contratti per lo scavo del tunnel di base sono stati affidati – ha detto il Presidente di TELT, Daniel Bursaux, in occasione dell’assegnazione dell’appalto in Italia – il collegamento centrale del Corridoio Mediterraneo della rete TEN-T sarà sempre più una realtà. Un ulteriore passo avanti verso la decarbonizzazione dei trasporti in un’Europa meglio collegata”.

Per seguire le fasi pregresse del cantiere, si vedano i fascicoli n° 157 Gennaio/Febbraio 2023 a pag. 82 con https://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/il-tunnel-del-moncenisio-avanza-nella-montagna/, n° 149 Settembre/Ottobre 2021 a pag. 40 con https://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/i-prossimi-passi-della-torino-lione/ e n° 145 Gennaio/Febbraio 2021 a pag. 71 con https://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/torino-lione-ripartono-le-attivita-in-italia-cantiere/.

Conferenza per il tunnel di base
1. La Conferenza Stampa per l’annuncio dei vincitori dell’appalto per il tunnel di base Italia a Roma

Un miliardo di lavori in Italia

Il 31 Agosto 2023, il CdA di TELT ha dato il via libera alla firma del contratto per la realizzazione del tunnel di base del Moncenisio in Italia, completando l’assegnazione di tutti i lavori per lo scavo dei 57,5 km del tunnel ferroviario sotto le Alpi cofinanziato da Europa, Francia e Italia. L’appalto, del valore di un miliardo di Euro, è stato assegnato al raggruppamento composto da Itinera (Mandataria), Ghella e Spie Batignolles.

“Un traguardo storico per gli attraversamenti alpini” lo ha definito Maurizio Bufalini, diventato nuovo Direttore Generale di TELT dopo la prematura scomparsa dell’Arch. Mario Virano. Un risultato non scontato secondo Bufalini “che è stato raggiunto grazie all’impegno dei Tecnici, al sostegno delle Istituzioni e delle parti sociali italiane e francesi, e al grande supporto dell’Europa.

Come per i cantieri in Francia, questo affidamento si tradurrà rapidamente in lavoro, generando già durante la fase di costruzione importanti opportunità per il territorio. Ringraziamo non solo il raggruppamento che si aggiudica il contratto, ma tutte le Imprese che hanno partecipato alla gara per la qualità delle proposte presentate che hanno valorizzato al massimo le nostre richieste, in particolare in termini di innovazione e sostenibilità”.

È stata una gara complessa per la quale sono pervenuti quasi 7.000 documenti. Le offerte sono state valutate tra Giugno 2022 e Aprile 2023 da un’équipe di 36 persone, tra personale delle Direzioni Lavori e di TELT, in 35 riunioni e 32 ore di negoziazione con le Imprese.

Cantiere di Chiomonte
2. Il cantiere di Chiomonte sotto il viadotto dell’Autostrada A32 Torino-Bardonecchia

Nelle valutazioni, al criterio economico è stato affiancato un criterio tecnico che ha per prima cosa analizzato la qualità delle soluzioni proposte sia dal punto di vista delle tecniche e dei tempi di realizzazione, sia rispetto alla sostenibilità ambientale e all’inserimento lavorativo. In particolare, nel contratto è stato richiesto alle Imprese di garantire la fornitura di energia proveniente da fonti rinnovabili. 

Il tratto italiano del tunnel di base

I lavori sono realizzati in Val di Susa (Piemonte) a partire dal cantiere già attivo nell’area da dove scenderanno le frese, le gallerie di connessione, i rami di collegamento tra le due canne, il sito di sicurezza di Clarea e la galleria artificiale all’imbocco Est di Susa.

Per lo scavo, a partire dal sito di sicurezza di Clarea fino allo sbocco a Susa, è previsto l’utilizzo di due frese dual mode, in grado cioè di cambiare le proprie modalità di avanzamento a seconda della tipologia di terreno che devono affrontare.

Queste TBM, infatti, sono macchine dotate di una testa con cutters rotanti che possono scavare in roccia dura o, cambiando modalità da “aperta” a “chiusa”, in terreno “morbido” (costituito cioè da sabbia o ghiaia) e sottofalda.

In presenza di questo terreno più friabile, la fresa viene quindi configurata per contrastare il fronte esercitando una contropressione attiva che le consente di avanzare in sicurezza. Questa modalità di scavo è previsto avvenga in un tratto di circa 1,5 km nel sottoattraversamento della Val Cenischia.

Villarodin-Bourget-Modane
3. L’area sotterranea di Villarodin-Bourget-Modane

Le Imprese, che si insedieranno nei prossimi mesi, realizzeranno il tratto di tunnel fino all’imbocco di Susa; oltre alle due canne del tunnel di base si devono realizzare anche la galleria Maddalena 2, dalla Maddalena di Chiomonte, e le gallerie tecniche connesse.

Sono previsti 91 mesi di lavori per un totale di 28,5 km di scavi, con l’impiego, al picco delle attività, di oltre 700 lavoratori. Nel corso dei lavori saranno estratti 2,3 milioni di m3 di materiali che saranno riutilizzati fino al 60% all’interno del “cantiere unico” della sezione internazionale.

I lavori in corso tra Italia e Francia

A fine Ottobre 2023, la costruzione del tunnel di base ha toccato i 12,5 km, con 11 fronti di scavo tra Italia e Francia dove proseguono i lavori all’aperto e in sotterraneo.

In particolare, nella piana di Saint-Jean-de-Maurienne, dove gli interventi per l’interconnessione ferroviaria sono eseguiti in convenzione con SNCF Réseau, è in corso la realizzazione del rilevato ferroviario dei futuri binari della nuova linea riutilizzando i materiali provenienti dai lavori in galleria.

Proseguendo verso Est, sul cantiere di Saint-Julien-Montdenis avanza lo scavo nella montagna delle due canne del tunnel di base che avviene con il metodo tradizionale sotto la protezione di ombrelli di infilaggio, una tettoia appunto “a ombrello” che ha lo scopo di proteggere i lavoratori e le attrezzature durante lo scavo. Qui a metà Ottobre è stato realizzato il primo by-pass di collegamento tra le due canne del tunnel in corso di realizzazione.

Prima fresa TELT
4. Da sinistra: Martin Herrenknecht, Maurizio Bufalini (oggi Direttore Generale di TELT), Daniel Bursaux (Presidente di TELT) e Wojciech Sopinski (DG Move UE) nella fabbrica Herrenknecht, in Germania, per la consegna della prima fresa TELT

Sulla piattaforma di Saint-Martin-la-Porte, terminato il consolidamento del fronte d’imbocco, proseguono gli scavi della Galleria logistica Ovest e della seconda galleria logistica, mentre la realizzazione della prima parte della grande caverna tecnica trasversale al piede della discenderia ha quasi raggiunto i 50 m. Nel frattempo, a La Praz è stata completata la messa in sagoma della discenderia.

Per questo cantiere tra Saint-Martin-la-Porte/La Praz e Modane si attende l’arrivo delle tre frese che completeranno questo tratto del tunnel di base nelle due direzioni.

Procedendo verso il confine italiano, il 18 Settembre nella zona di Avrieux è stato completato lo scavo del secondo dei quattro pozzi di ventilazione, profondi 500 m. In parallelo è in corso la prima fase di consolidamento e sostegno del primo pozzo, che avviene progressivamente procedendo dall’alto verso il basso con il posizionamento di bulloni e spritz-beton.

Al piede della discenderia di Villarodin-Bourget/Modane sono attivi due fronti d’avanzamento in tradizionale verso l’Italia per realizzare le due caverne di montaggio delle TBM. In superficie, è in corso lo scavo di una piccola galleria stradale parte della nuova circonvallazione di Modane che consentirà ai mezzi di cantiere di by-passare il centro cittadino.

Oltreconfine, mentre a Salbertrand è in corso la rimozione dei materiali abbandonati nell’ultima porzione di area destinata ad ospitare il sito per la valorizzazione dei materiali di scavo e di produzione dei conci delle TBM, a Chiomonte si sta chiudendo il cantiere per le nicchie di interscambio nella galleria della Maddalena.

Seconda fresa TELT
5. La seconda fresa TELT nella fabbrica Herrenknecht in Germania

L’Impresa sta provvedendo alle ultime attività di consolidamento in galleria per poi lasciare il posto al nuovo raggruppamento che scaverà il tunnel di base lato Italia.

All’esterno è in corso il cantiere per il nuovo svincolo sulla A32, in cessione di committenza alla concessionaria autostradale Sitaf. L’Impresa sta realizzando i sottoservizi necessari e le fondazioni nelle aree dove saranno realizzate le pile del viadotto.

Infine a San Didero, cantiere anche questo in convenzione con Sitaf, sono entrati nel vivo i lavori per il nuovo autoporto a servizio della Valle: si stanno realizzando i rilevati e i sottoservizi, è in avanzata fase di realizzazione l’edificio per il posto di comando e controllo e la struttura di ristoro, così come i rilevati delle rampe di accesso e uscita sull’autostrada. 

Le TBM per lo scavo del tunnel di base

Sono quattro le frese per lo scavo del tratto francese del tunnel di base del Moncenisio che tra Luglio e Dicembre 2023 sono in consegna nello stabilimento Herrenknecht di Schwanau in Germania dove sono state costruite.

Una quinta sarà consegnata a inizio 2024, mentre il raggruppamento che si è recentemente aggiudicato la realizzazione del tratto italiano del tunnel nel corso del 2024 dovrà ordinare le altre due TBM necessarie a scavare le gallerie fino a Susa.

I primi macchinari, che nel corso del prossimo anno saranno trasportati sui cantieri in Francia, misurano 180 m di lunghezza con un peso di 2.300 t e una potenza di 8.100 kW. La testa, di 10,4 m di diametro, è dotata di 61 cutter per frantumare la roccia. 

Mario Virano
6. Mario Virano, ex Direttore Generale di TELT

Addio a Mario Virano

Come già ricordato dalla Redazione sul fascicolo n° 161 Settembre/Ottobre 2023 a pag. 255, a fine Giugno 2023 è scomparso l’Arch. Mario Virano, primo Direttore Generale di TELT dal 2015 che ha dedicato la sua vita alla realizzazione della nuova ferrovia Torino-Lione.

Profondo conoscitore dell’opera e della sua storia, Virano aveva ricoperto negli anni precedenti il ruolo di Commissario straordinario di governo e Presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione, promuovendo il dialogo e il confronto tra territori e Istituzioni.

Convinto europeista, la sua visione e il suo impegno per la costruzione di un collegamento ferroviario moderno attraverso le Alpi hanno fatto sì che questo progetto diventasse una realtà nel cuore dell’Europa.

Per le foto, photo credit: Caroline Moureaux/Mattia Boero, Punto Rec Studios @TELT

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