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Fascicolo n° 163 Gennaio/Febbraio 2024

Strade & Autostrade 163

Una sfida per lo sviluppo: adeguare la rete di trasporto su gomma

Il ruolo della rivista “Strade & Autostrade” è quello di informare gli operatori italiani delle infrastrutture di trasporto, con attenta valutazione degli articoli e delle notizie. Stiamo vivendo un’epoca in cui diventa difficile inserire la mole di informazioni che riceviamo al fine di orientarci per come e cosa pubblicare e quali siano le priorità da affrontare per capire anche in quale direzione si sta andando.

Forse anche nel nostro settore, come in tutti gli altri, l’attenzione si alza quando gli eventi tragici e catastrofici lo impongono e probabilmente si rischia di perdere la capacità di analisi e di riflessione.

La mobilità in Italia deve diventare efficiente, quindi l’obiettivo da raggiungere è una rivoluzione della mobilità sostenibile, a partire dalla Rete autostradale che dovrà anche considerare infrastrutture che permettano comunicazioni con i veicoli, ma anche tra veicolo e infrastruttura.

Con le informazioni che veicoli e struttura stradale si scambiano costantemente, quindi aggiornate e geolocalizzate, con una mappatura costante e totale dell’intera arteria avremo una guida sempre più connessa e collaborativa. Il risultato sarà un miglioramento dei flussi di traffico, l’aumento della capacità autostradale, la contrazione dell’incidentalità e la riduzione dell’impatto sull’ambiente.

Occorre pure considerare di porre in atto una priorità sugli interventi infrastrutturali complessi da realizzare, data l’orografia dell’Italia, lunga e stretta con Alpi e Appennini. Siamo un Paese in cui il trasporto su gomma resta fondamentale, anche se si stanno realizzando importanti attività per migliorare e potenziare la rete ferroviaria. Il problema però è che la rete autostradale – come per esempio la A8 Milano-Laghi – è ormai arrivata al centesimo anno di età e quindi sente il peso degli anni.

Il sistema delle costruzioni italiano deve affrontare una sfida radicale per il cambiamento: recuperando produttività, assumendo nuovi Tecnici, formando nuove competenze, utilizzando alta tecnologia digitale in tutti i settori, sviluppando sinergie efficienti e sostenibili.

Per le Imprese di costruzioni, il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro per l’occupazione di personale tecnico sta creando molte difficoltà soprattutto nel settore ICT. Secondo approfondite analisi del mercato, serviranno 210.000 addetti qualificati da qui al 2028 e che oggi mancano. Mancano, e mancheranno sempre di più, soprattutto Tecnici specializzati.

Con l’avanzare delle nuove tecnologie digitali, si affacciano decine di nuove professioni che saranno cruciali per le costruzioni stradali del futuro con applicazione della robotica, con la meccanizzazione gestita da remoto con l’utilizzo dei droni, con la sorveglianza e il monitoraggio da remoto. Un importante apporto umano tecnicamente in grado di far recuperare produttività alle Imprese del settore.

Occorre considerare anche l’usura delle strutture e l’opportunità di interventi radicali che tengano conto della grande evoluzione tecnologica, con l’utilizzo di materiali innovativi frutto della recente ricerca e macchinari adeguati, ponendo in primo piano: la sostenibilità, la sicurezza, il contrasto all’inquinamento ambientale e il cambiamento climatico a sostegno della rivoluzione dei trasporti su strada. Sono sfide epocali, da cui dipende il futuro del Paese.

Si dovrà intervenire, con applicazione di ingegneria predittiva, per allungare la vita delle opere d’arte più degradate evitando disastri provocati da ponti, da gallerie e dal manto stradale.

Una realtà, la rete dei trasporti stradali, con cui facciamo i conti quotidianamente e di cui diamo per scontata, troppo spesso, l’adeguatezza senza renderci conto che, al contrario, richiede interventi urgenti e progettualità adeguata.

Sono necessari perciò nuovi progetti delle opere in grado di supportare volumi di traffico che negli ultimi 30 anni sono aumentati in misura esponenziale ma che cresceranno ancora di più. E dobbiamo sperare che sia davvero così perché saranno indicatori di uno sviluppo economico adeguato.

Un augurio di buon anno a tutti i lettori.

Claudio Capocelli

Scarica il Sommario alla pagina http://www.edi-cem.it/home/strade-autostrade/

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