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Blockchain, IOT, IA, Data Analytics

Controllo e gestione delle infrastrutture stradali e ferroviarie e le nuove tecnologie abilitanti

Intelligenza artificiale

Blockchain, IoT e IA: non c’è dubbio che la diffusione delle tecnologie cosiddette “abilitanti” come la blockchain, l’IoT (Internet of the things) e l’Intelligenza Artificiale stia spingendo verso lo sviluppo di nuove applicazioni che possano essere di supporto delle attività di gestione, controllo e monitoraggio nel settore della mobilità e dei trasporti, in special modo in relazione al sistema infrastrutturale stradale e ferroviario che possa garantire un sistema di monitoraggio sempre più sicuro, resiliente, smart e sostenibile.

In termini generali, registri distribuiti come la Blockchain stanno evolvendo verso nuove infrastrutture Ict a supporto dello scambio di informazioni tra le Amministrazioni Pubbliche, i cittadini e le Imprese.

Nuovi paradigmi sullo sviluppo sostenibile sono orientati all’impiego di IoT, Data Analytics, Intelligenza Artificiale a supporto delle Istituzioni per quanto concerne advisory e monitoraggio sullo stato di salute delle infrastrutture stradali e sulle opere accessorie al fine di evitare situazioni di rischio, sino al crollo/rottura delle stesse.

Il concetto di base è fornire alle infrastrutture stradali italiane (a partire della rete Snit per poi passare alla rete secondaria) un sistema di monitoraggio sicuro, resiliente, smart e sostenibile.

Artificial Intelligence
1.

Un sistema che consenta il monitoraggio in remoto per mezzo di un sistema combinato di sensori installati nel tessuto delle infrastrutture da monitorare, di gateway che trasmettano wireless – tramite connessioni 5G, Lo.Ra o Wi-Fi – i dati raccolti e di un software che riceva i dati e li analizzi con il supporto della machine learning, consentendo una veloce interpretazione e la conseguente azione prima del verificarsi di qualsiasi danno.

I sensori, opportunamente scelti e installati, raccolgono dati sulle forze che agiscono sui potenziali punti di stress delle infrastrutture, rilevando diverse informazioni come la rotazione, l’inclinazione strutturale e lo sviluppo di microfratture, fattori che possono essere sintomi di imminente collasso e quindi necessari di un’analisi veloce e costante.

Di conseguenza, la tecnologia avanzata, connessa a larga banda, risulta la soluzione più rapida per compiere la funzione di monitoraggio, anche perché il sistema di raccolta e analisi dei dati può essere reso fruibile su differenti dispositivi di infomobilità, rendendo così i dati accessibili agli utenti.

Sfruttare oggi le tecnologie più avanzate disponibili sul mercato offre quindi la possibilità di realizzare una piattaforma che faccia dell’efficienza e della trasparenza i cardini su cui basare la sicurezza delle infrastrutture.

Artificial Intelligence
2.

Lo stato attuale del sistema infrastrutturale stradale e dei trasporti necessita della messa in sicurezza e del continuo monitoraggio, in virtù della datata realizzazione.

Come indicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il DM 430/2019, occorre attivare una mappatura “intelligente” delle infrastrutture costruendo un registro informatizzato delle opere presenti (basato ad esempio su tecnologia Blockchain) che ne individui età, parametri strutturali, stato di “salute”, storico degli interventi manutentivi. In questo senso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha avviato il percorso di organizzazione dell’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche.

L’AINOP deve essere in grado di costituire un “Catasto” organizzato per classi di rischi potenziali e relative priorità degli interventi manutentivi da porre in essere, con contestuale installazione di adeguata sensoristica che utilizzi sistemi di Structural Health Monitoring (Shm), definiti a partire da un Piano nazionale – a breve e medio termine – per il monitoraggio delle opere pubbliche.

Il nuovo sistema di monitoraggio dovrà quindi essere progettato per dialogare con la banca dati AINOP attuando concretamente il principio di smart road già stabilito dal MIT.

Blockchain

È la nuova, grande frontiera di Internet. A distanza di più di dieci anni dalla sua nascita, la Blockchain – letteralmente catena di blocchi – rappresenta oggi una piattaforma di innovazione che permette di dare nuove risposte ai bisogni di Imprese, Organizzazioni, cittadini e consumatori, incidendo sui costi dei trasporti, sulla tracciabilità delle merci e della filiera produttivo-distributiva, sul contrasto alla contraffazione, sulle transazioni finanziarie.

Blockchain
3.

Gli investimenti in questo strumento sono in costante crescita e anche se la a parola Blockchain non è ancora diventata di uso e conoscenza comune; insieme al 5G, rappresenta il nuovo standard delle tecnologie avanzate, all’interno delle Distributed Ledger Technologies, soluzioni basate su registri o libri mastri distribuiti che consentono la lettura da parte di più soggetti partecipanti alla rete e sono inalterabili e non hackerabili.

Una sorta di grande notaio condiviso. Per Internet of Things (IoT) o Internet delle Cose si intende quel percorso nello sviluppo tecnologico in base al quale, attraverso la rete Internet, potenzialmente ogni oggetto acquista una sua identità nel mondo digitale.

L’IoT si basa sull’idea di oggetti “intelligenti” tra loro interconnessi in modo da scambiare le informazioni possedute, raccolte e/o elaborate. L’intelligenza artificiale (IA) è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività.

Data Analytics

Tutte le attività che quotidianamente sono svolte sui dispositivi digitali producono dati. Si tratta di una grandissima quantità di informazioni che possono essere raccolte, analizzate e quindi anche valorizzate dal punto di vista economico.

È l’era della big data analytics e il significato di big data e analytics è rispettivamente l’insieme di dati eterogenei, ossia ottenuti da molteplici fonti diverse. E la scoperta, l’interpretazione e la comunicazione di modelli significativi in tali dati al fine di avviare un processo decisionale maggiormente efficace.

Blockchain
4.

La definizione big data nasce dal fatto che l’attuale già consistente quantità di dati andrà moltiplicandosi in futuro. Esempi di big data provengono dai dispositivi IoT – Internet of Things così come dalle smart car in circolazione, ma anche dall’utilizzo dei social network, ecc..

Le fonti di dati sono tantissime e in costante aumento e, pertanto, ciò che caratterizza i big data non è solo la quantità ma anche la complessità riconducibile alla loro varietà.

Il concetto di big data implica più fattori, dall’infrastruttura necessaria per raccoglierli e archiviarli, agli strumenti per analizzarli. Senza trascurare le competenze necessarie per gestirli, a partire dai big data analyst.

Per la foto in primo piano, photo credit: Gerd Altmann da Pixabay

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