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Fascicolo n° 141 Maggio/Giugno 2020

Fascicolo n° 141 Maggio/Giugno 2020

Puntiamo con grinta su investimenti e innovazione

Nel documento di economia e finanza recentemente varato dal Governo, si dice che l’impatto della pandemia sull’intero tessuto produttivo italiano produrrà una caduta del PIL del 15% nel primo semestre.

Conseguentemente è fondamentale mettere in moto la leva degli investimenti – pubblici e privati – per le infrastrutture. La scommessa, ora più che mai, è nella drastica semplificazione degli adempimenti burocratici e amministrativi.

Occorre agire con tempestività attivando le leve giuste.

Se si guarda all’andamento degli ultimi anni, il vero problema nel nostro Paese non è stato l’ammontare delle risorse disponibili, buona parte delle quali provenienti dai fondi comuni europei, ma nell’effettiva capacità di spendere quelle risorse.

La nuova flessibilità di sostegno agli investimenti definita dalla UE consente di operare con semplificazione: si tratta di esportare a livello nazionale il “modello Genova” che ha consentito di ricostruire in tempi record il nuovo viadotto Polcevera.

L’emergenza virale sta improvvisamente accelerando le dinamiche trasformative di molti settori economici. Anche questa fase fa parte di una gestione industriale della strada, che presuppone una strategia di gestione, con risorse adeguate sia tecnico-organizzative che economiche per una manutenzione programmata ordinaria e straordinaria di tutta la rete.

È possibile anche definire un nuovo modello di Smart City e di Smart Mobility. I monitoraggi dei vari fenomeni rilevati nelle fasi di diffusione del virus costituiscono una importantissima base di riferimento per impostare un nuovo modello utile per strutturare le città (smart) post-lockdown.

Tale approccio si può basare sulla correlazione tra le iniziative assunte per arginare la diffusione del virus e i risultati ottenuti.

Ritengo che potrebbe essere uno strumento essenziale per poter affrontare le problematiche da molto tempo esistenti come: inquinamento, congestione da traffico, inadeguatezza del trasporto pubblico, ecc..

Un nuovo approccio metodologico, che porti in tempi accettabili, un modello di città secondo strategie condivise e sostenute da approfondimenti tecnici adeguati con la responsabilità della PA per garantire interventi sulla mobilità, superando le criticità da sempre registrate.

A partire da questo fascicolo e a fronte di quanto già proposto ai Lettori sui precedenti, “Strade & Autostrade” affronta il tema inerente allo sviluppo di un nuovo modello di città smart, garantendo al contempo anche un attento osservatorio sulle attività che la PA metterà in atto.

“Innovazione e digitalizzazione, oggi più che mai, giocano un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Hanno reso possibile il cambiamento e ci guidano verso il futuro.

Un futuro nel quale il progresso tecnologico è e sarà uno degli strumenti fondamentali per rispondere ai nuovi bisogni delle persone”, cita il MIT in una recente nota, e un Protocollo di Intesa con il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione ne sono la prova.

Una collaborazione che prevede lo sviluppo delle modalità alternative di mobilità e trasporto, promuovendo l’ecosistema del veicolo autonomo, connesso, ecologico e condiviso anche attraverso l’istituzione di un polo per lo sviluppo tecnologico e la produzione di autoveicoli innovativi (Polo della Mobilità Innovativa).

Dalla conversione in Legge del DL “Sblocca Cantieri” avremo gli Esperti per i controlli strutturali sulle opere esistenti. La riforma dei Laboratori è una occasione importante per la cura del patrimonio strutturale e infrastrutturale italiano.

Più si approfondisce la fase di diagnosi, meno gli interventi saranno invasivi e costosi. Su questo, nei prossimi anni, la categoria dei nuovi laboratori – unitamente ai soggetti gestori del patrimonio nazionale – saranno la nuova frontiera della manutenzione, quella di tipo predittivo.

Le Linee Guida da poco pubblicate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalmente definiscono, in modo completo ed adeguato, una metodologia uniforme per affrontare il monitoraggio e la cura dei circa 40.000 ponti italiani.

Auspico quindi la responsabilità di Comuni, Province e Regioni e degli Organi dello Stato preposti che l’esecuzione dei controlli infrastrutturali della rete che siano eseguiti secondo le nuove Linee Guida.

Purtroppo va anche però rilevato che nel recente Decreto “Rilancio” non sono state inserite importanti Norme sugli appalti per le infrastrutture, che avrebbero snellito procedure e dato liquidità alle Imprese.

Ci auguriamo tutti che le disposizioni siano riprese nel Decreto “Semplificazioni” che, mentre andiamo in stampa, dovrebbe vedere la luce.

Dopo l’emergenza sanitaria, la ripartenza ci impone di riprendere al più presto tutte le attività, evitando una seconda ondata di contagi.

Facciamo quindi sempre molta attenzione, continuando a rispettare le disposizioni forniteci da OMS e Ministero della Sanità, usando sempre il sano e necessario buonsenso, elemento che – unito agli altri – ci permetterà di riavviare l’economia.

Claudio Capocelli

Scarica il Sommario alla pagina http://www.edi-cem.it/home/strade-autostrade/

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