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I viadotti metallici della nuova strada Sassari-Olbia

4 km di opere su 25 km di strada tipo B in Sardegna: a parità di luce e larghezza, le soluzioni possono essere diverse

I viadotti metallici della nuova strada Sassari-Olbia

Il tema del carter

Il progetto preliminare unitario della strada Sassari-Olbia prevedeva il mascheramento degli impalcati con una successione verticale di piccole doghe a C alte 5 cm e spaziate il triplo, 15 cm in asse.

Il carter così configurato presenta una elevata permeabilità visiva che non nasconde alla vista le strutture; tuttavia, è stato mantenuto dalla maggior parte delle Imprese aggiudicatarie.

Unica eccezione, nell’ambito analizzato, è stato il costruttore del Lotto 7 che ha, invece, proposto una pelle in lamiera microforata di tipo Cor-Ten con spessore da 2 mm, più efficace dal punto di vista estetico ma più difficile da porre in opera su superfici omogenee.

Non si intende qui osservare come il tema del carter sia oggi una moda spesso affrontata con molta buona volontà e altrettanta poca consapevolezza compositiva, come dimostrano i risultati estetici contemporanei e dimostreranno gli oneri futuri di manutenzione.

Ci si limiterà, invece, a sottolineare come sia fondamentale approfondirne il progetto in termini di realizzabilità costruttiva e possibilità di manutenzione.

In impalcati semplici e modulari, come quelli qui presentati, l’elemento carter rappresenta un 10% della quantità di materiale acciaio, con un costo di posa in opera e lavorazione ovviamente molto maggiore rispetto a quello delle travi, quindi la sua ottimizzazione costruttiva incide significativamente sul costo dell’opera.

La scarna rappresentazione del progetto preliminare, copiata in molti progetti definitivi vincitori delle gare di appalto, inferisce la necessità degli approfondimenti sopra indicati.

Nel rispetto delle soluzioni estetiche vincitrici, pertanto, si è operato all’uopo di semplificare la messa in opera (spesso agevole da terra ma in taluni casi da effettuarsi dalla soletta a tergo, in presenza di grandi altezze o corsi d’acqua) e garantire la sostituibilità dei moduli.

A questo scopo, tutte le lame di sostegno sono state sdoppiate e i collegamenti bullonati raddoppiati per poter essere eliminati sul modulo da rimuovere, mantenendo collegati in sicurezza i moduli vicini.