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L’evoluzione del laboratorio sperimentale infrastrutture di trasporto

Didattica e ricerca: lo scorso 16 Marzo al Politecnico di Milano è stato inaugurato il laboratorio Infralab nella sua rinnovata configurazione. La Redazione era presente al taglio del nastro e al Convegno che l’ha preceduto, ponendo alcune Domande al Prof. Maurizio Crispino

L’evoluzione del laboratorio sperimentale infrastrutture di trasporto
“S&A”: “A quale tipo di Committenza si rivolge Infralab e quali sono i vantaggi che può offrirle un Laboratorio con dotazioni così moderne?”.

“MC”: “Polimi_Infralab opera a supporto degli Enti Gestori, Proprietari e Concessionari, delle Imprese, dei Professionisti e di altri laboratori, nell’ambito delle attività di costruzione e manutenzione di strade, ferrovie, aeroporti ma anche di impianti sportivi. Va evidenziato che l’attività del Laboratorio produce vantaggi enormi, anche economici, perché assicura la qualità sostanziale del costruito, riducendo i rischi di carenze prestazionali, di contenzioso, di ritardi nell’agibilità e nel collaudo dovuti a verifiche non positive, con ulteriori vantaggi, anch’essi di tipo economico, in ordine ai minori costi di manutenzione dell’opera.

Il costo del Laboratorio prove sperimentali è dunque pienamente assorbito dai vantaggi che comporta, in primis anche per le Imprese, che dovrebbero essere i soggetti maggiormente interessati a ridurre i rischi di una commessa non rispondente ai requisiti capitolari e contrattuali. Questi vantaggi è bene che siano sempre ricordati, perché in diversi casi il Laboratorio viene ancora visto come un gravame e non come un’opportunità, commettendo così un clamoroso (e dispendioso) errore di valutazione.

Il controllo sui materiali e sulla messa in opera, inclusa la durabilità, peraltro valorizza le Imprese che investono in qualità sostanziale, che dovrebbe essere tenuta ben in conto quando si effettuano le gare (laddove la qualità formale non sempre corrisponde a quella sostanziale)”.

“S&A”: “Il Laboratorio del Politecnico sta approfondendo la ricerca per ottenere conglomerati bituminosi tiepidi ad alte prestazioni?”.

“MC”: “Il Laboratorio lavora su temi molto attuali, molti dei quali derivano da contestuali esigenze di logistica di cantiere e di riduzione di impatto ambientale. I conglomerati tiepidi rappresentano un esempio evidente di tecnologia in grado di ottemperare a entrambe le esigenze. In cooperazione con Aziende ed Imprese sono state sviluppate tecnologie innovative già applicate in progetti pilota e dimostratesi pienamente efficaci.

In questo ambito l’ausilio di additivi ai leganti bituminosi si è dimostrato un’alternativa equiparabile sotto ogni punto di vista alla tecnologia della modifica, consentendo anche congrui risparmi”.