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L’importanza della verifica e della validazione di progetto nelle opere pubbliche

Abbiamo intervistato il Dott. Alessandro Pandolfi, Direttore Tecnico e Legale Rappresentante del Gruppo Pro Iter, e l’Ing. Mauro Moroni, Responsabile Tecnico dell’Organismo di ispezione della Società, l’unico di tipo C accreditato insieme a quello del Politecnico di Milano

L’importanza della verifica e della validazione di progetto nelle opere pubbliche
“S&A”: “Perché usa il condizionale?”.

“AP”: “Perché la Normativa non consentiva all’epoca una reale apertura del mercato agli Organismi di tipo C: mi riferisco principalmente al fatto che per partecipare ad una gara pubblica bisognasse dimostrare il possesso di requisiti di capacità economico-finanziaria (fatturato degli anni precedenti) e tecnico-professionali riferiti ai soli servizi di verifica (elenco delle verifiche svolte nei dieci anni precedenti), che ovviamente gli Organismi di tipo C, appena accreditati, non potevano avere.

Grazie però al dialogo instaurato con ANAC da OICE, Associazione di categoria che rappresenta le Società di ingegneria italiane, è stato possibile includere tra questi anche i servizi di ingegneria come progettazione e direzione dei lavori”.

“S&A”: “Quindi adesso viene finalmente garantita la massima partecipazione degli operatori economici al mercato delle verifiche progettuali?”.

“AP”: “Vorrei poter rispondere di sì, ma purtroppo ad oggi i Bandi si basano su un criterio che prevede l’assegnazione di un punteggio tecnico di entità assolutamente determinante per l’aggiudicazione, in relazione a servizi di verifica progettuale effettuati in passato: un requisito che le Società di ingegneria che si affacciano al mercato dopo l’accreditamento non possono chiaramente possedere”.

“S&A”: “Ma quindi chi opera attualmente nel mercato delle verifiche di opere sopra i 20 milioni di importo?”.

“AP”: “Attualmente il mercato delle verifiche progettuali di opere di importo sopra i 20 milioni è appannaggio esclusivo di una decina di Organismi tipo A che si disputano le aggiudicazioni pubbliche con ribassi, oscillanti tra il 65% e l’80% dell’importo a base d’asta”.