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Giuseppe Mancini: l’uomo che…costruisce il futuro

Uomini che hanno fatto tanta strada: intervista al Prof. Giuseppe Mancini, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino

Giuseppe Mancini: l’uomo che…costruisce il futuro
“S&A”: “Quali sono le opere che ritiene più a rischio nel nostro Paese, quelle a cui darebbe priorità di intervento?”.

“Giuseppe Mancini”: “Certamente, le opere costruite fino agli anni Ottanta, qualunque sia il materiale costituente, meritano una maggiore attenzione; tra queste le opere stradali, più soggette – per l’uso di sali antigelo – a fenomeni di degrado rispetto a quelle ferroviarie. Si potrebbe quindi dare precedenza di approccio alle opere di attraversamento delle Alpi e degli Appennini e a quelle situate ad una distanza dal mare inferiore a 2÷3 km, in quanto influenzate dai cloruri trasportati dal vento.

In definitiva, si può sostenere che richiedono una specifica e prioritaria attenzione le opere nelle quali, per ignoranza dei concetti di durabilità e per sostanziale insoddisfacimento dei requisiti prestazionali oggi richiesti, risulta maggiore il rischio di decadimento inaccettabile dei margini di sicurezza”.

“S&A”: “Com’è la situazione di vetustà e degrado delle opere d’arte nel resto dell’Europa?”.

“Giuseppe Mancini”: “La condizione delle opere d’arte nel resto d’Europa è molto simile alla nostra, forse con punte più accentuate nell’Europa dell’Est. Bisogna però riconoscere che molti Paesi si sono già organizzati con specifiche Agenzie che effettuano in via diretta la valutazione della sicurezza residua oppure producono linee guida che debbono essere seguite dai vari Gestori. Manca però ancora un approccio omogeneo all’assessment, anche perché in campo scientifico non si può ritenere del tutto consolidata la conoscenza sulle strutture esistenti e soprattutto sulla evoluzione attesa del degrado in particolari condizioni ambientali.

Si può invece affermare che il nostro Paese sia certamente molto avanzato in Europa per quanto attiene alla concezione degli interventi che forniscano miglioramento ed adeguamento nei riguardi del sisma”.