Prove sperimentali su cordoli da ponte.
Le Norme sulle barriere di sicurezza stradali sono una vicenda complessa che ormai copre un arco di tempo di oltre 20 anni. Si possono suddividere in quelle europee, relative alle modalità di prova delle barriere, che definiscono le categorie delle energie di contenimento e quelle emanate delle diverse Nazioni, ciascuna delle quali stabilisce prescrizioni su dove impiegare i dispositivi testati e come farlo.
Il focus dell’attenzione di ANAS nel settore delle barriere stradali è stato incentrato sulla sicurezza totale di tutti gli utenti della strada e sul controllo dell’effettivo buon comportamento del sistema barriera nel sito reale di impianto.
Questa enunciazione può sembrare banale, ma non lo è alla luce dello stato dell’arte nel settore delle barriere nel periodo in cui ANAS decise di avviare specifiche ricerche in tale settore.
L’azione in atto da parte di ANAS tende a chiarire come le condizioni di prova (crash test), eseguite nei campi prova certificati e regolamentate dalle Norme europee EN 1317, in sede di analisi non possano essere considerate come rappresentative di tutte le possibili situazioni reali.
Nell’ambito delle installazioni bordo rilevato – dove il funzionamento che può fornire il terreno presente nel sito di impianto non è immediatamente correlabile con quello usato nei crash di convalida e soprattutto per la presenza dell’arginello -, tra il 2016 e il 2017 ANAS ha validato le proprie barriere stradali bordo laterale, con la condizione di prova che meglio rappresenta la situazione reale del rilevato e cioè quella che riproduce la presenza del ciglio con vuoto laterale.