Il betoncino fibrorinforzato (Mapegrout Betontech HPC10)
Nelle prove con calcestruzzo fibrorinforzato su cordolo da 40 si è registrata una maggiore resistenza con valori di carico massimo compresi tra i 70 e i 71 kN ottenuti attraverso l’utilizzo di un montante infinitamente rigido.
Si è registrata, nel caso del montante rinforzato, l’instabilità dell’aletta inferiore per 56 kN e la torsione del montante standard non rinforzato a un carico massimo di 46,5 kN. Il quadro fessurativo ottenuto risulta limitato e in alcuni casi inferiore allo stato limite di fessurazione di esercizio.
Sul cordolo da 60 si sono registrati comportamenti analoghi a quelli evidenziati nei cordoli di 40 cm, tuttavia con valori di carico massimo superiori e compresi tra i 92 e i 93,5 kN per i montanti infinitamente rigidi mentre per i montanti rinforzati valori tra i 88,5 e i 65,5 kN.
Il quadro fessurativo ottenuto risulta migliore del precedente e solitamente inferiore all’ampiezze massimo accettabili in esercizio. I campioni FRC-B7-60, FRC-B8-60, FRC-B9-40, FRC-B10-40 sono stati testati trasferendo il carico al cordolo mediante un profilo molto più resistente e rigido rispetto a quello del montante della barriera ANAS.
Questa scelta è stata dettata dalla volontà di trasferire il massimo carico possibile sopportabile dal sistema cordolo firborinforzato-soletta (carico non trasferibile dalle barriere ANAS) considerati gli ottimi risultati ottenuti dal cordolo fibrorinforzato.
Confrontando i valori delle ampiezza massime delle fessure rilevate sui cordoli in seguito alla rottura del campione con i valori massimi indicati per le condizioni di esercizio in funzione alle diverse classi ambientali, così come indicati nel D.M. 17.01.2018 e Circ. 7 del 21.01.2019 delle “Norme tecniche per le Costruzioni”, si evince che il danno nei cordoli fibrorinforzati è caratteristico della condizione di esercizio e non ultima.