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Prove sperimentali su cordoli da ponte

La sperimentazione ANAS a supporto della corretta progettazione dei cordoli per le barriere stradali bordo ponte ANAS

Prove sperimentali su cordoli da ponte

Le prove sono state positivamente superate dando luogo a dispositivi che possono essere utilizzati senza particolari valutazioni da ripetere nei siti di impianto.

A integrazione delle attività di controllo dell’effettivo buon funzionamento anche del sistema barriera di sicurezza da bordo ponte ANAS anche su cordoli diversi da quelli di crash test, l’Unità Ricerca e Sviluppo della Direzione Ingegneria e Verifiche con la collaborazione della Direzione Progettazione e Realizzazione Lavori ha portato avanti – presso il Laboratorio Materiali e Strutture del Dipartimento di Ingegneria Civile della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma Tor Vergata – una sperimentazione per la verifica della trasmissione delle forze dalla barriera da ponte ANAS soggetta a urto all’impalcato, su cordoli di diversa tipologia, debolmente armati e in calcestruzzo fibrorinforzato. 

L’idea progettuale

Il programma di prove sperimentali è stato studiato in modo tale da verificare l’eventuale vulnerabilità del sistema barriera di sicurezza-cordolo bordo ponte-soletta del ponte.

L’intento di ANAS è stato quello di studiare il comportamento del sistema cordolo e barriere di propria produzione, riproducendo proprio l’installazione dei cordoli bordo ponte. Particolare attenzione è stata posta al fatto che le barriere potessero essere sia montate su cordoli esistenti che su cordoli di nuova realizzazione e allo stato di danno procurato al cordolo in seguito all’urto.

Sono state testate due geometrie di cordolo, quelle maggiormente ricorrenti lungo le strade di competenza ANAS, larghezza cordolo 40 o 60 cm e altezza 15 cm. Le solette dei campioni sono state realizzate con calcestruzzo di classe di resistenza C15/20, i montanti delle barriere sono state installati usando tirafondi M24 di classe 8.8 inghisati con Mapefix EP. 

La procedura di prova

Le prove sono state condotte applicando un carico orizzontale crescente applicato sul montante in acciaio mediante un martinetto idraulico da 4.000 kN. Durante l’applicazione del carico, si è rilevato il valore di questo alla testa del martinetto e gli spostamenti grazie a dieci trasduttori potenziometrici.

Il vincolo di incastro all’estremità della soletta è fornito da un sistema di travi HEB 300 compresse da due martinetti idraulici da 200 kN ciascuno.