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Le gallerie della variante di Bocco lungo la S.S. 63 “del Valico del Cerreto”

Lo scavo di gallerie naturali in versanti instabili

Le gallerie della variante di Bocco lungo la S.S. 63 “del Valico del Cerreto”

L’inquadramento geologico e geomorfologico

Dal punto di vista geologico, l’intervento realizzato si colloca in un’area di particolare complessità, in quanto interessata da importanti dissesti geomorfologici con quattro zone classificate come instabili dalla Carta Inventario del Dissesto del Piano di Coordinamento Provinciale, e poiché caratterizzata da una litologia molto articolata, con litotipi riferibili al substrato prequaternario e alle coperture quaternarie.

In particolare, il substrato è rappresentato da formazioni sedimentarie di natura flyschoide relativamente eterogenee, costituite da alternanze a scala variabile di marne, calcari, peliti e arenarie, mentre la copertura quaternaria è costituita da materiali detritici di natura argilloso-limosa con clasti di varia taglia, derivanti dalla disgregazione meccanica e dall’alterazione superficiale dei litotipi del basamento e spesso coinvolti in movimenti franosi attivi, quiescenti o stabilizzati.

Tale complessità dal punto di vista geologico ha necessariamente comportato, in sede di progettazione, la realizzazione di una approfondita campagna di indagini, mediante l’esecuzione di sondaggi e prove di laboratorio, oltre al monitoraggio delle aree più instabili mediante letture inclinometriche e piezometriche, al fine di studiare i fenomeni gravitativi presenti ed escludere movimenti profondi che coinvolgessero l’opera in sotterraneo.

A seguito di tali indagini sono state previste anche opere di consolidamento del versante, consistenti in pozzi drenanti e trincee drenanti, da realizzare a monte della galleria del Bocco, con il compito di abbassare e regolarizzare il livello di falda esistente e limitare così i movimenti della coltre superficiale.