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I cedimenti delle infrastrutture viarie: l’impegno di ANAS

La presentazione dell’Ing. Gianni Vittorio Armani, Presidente di ANAS SpA, per l’audizione del Senato della Repubblica dello scorso 2 Maggio

I cedimenti delle infrastrutture viarie: l’impegno di ANAS

Gli accertamenti su tutti gli impalcati realizzati nell’ambito dello stesso appalto

Il viadotto La Reale è simile ad altri impalcati realizzati lungo la medesima arteria stradale. Previa comunicazione all’Autorità Giudiziaria, ANAS sta eseguendo una serie di ispezioni e indagini strumentali sugli altri impalcati realizzati dalla medesima Impresa nell’ambito del medesimo appalto. In particolare si stanno effettuando, lungo un tracciato della tangenziale di circa 8 km su cui insistono 16 manufatti fra ponti e viadotti della medesima tipologia (per uno sviluppo complessivo di 3,4 km), le seguenti indagini:

  • ispezione approfondita per mappare l’eventuale presenza di micro-anomalie;
  • endoscopia nelle guaine per verificare la presenza dell’inghisaggio e lo stato dei trefoli dove c’è umidità;
  • analisi termografica per verificare il posizionamento dei cavi;
  • tomografia ultrasonica per rilevare la presenza di cavità negli impalcati. Il Politecnico di Milano e ANAS, infatti, stanno sperimentando la tecnica della tomografie a ultrasuoni su elementi strutturali in calcestruzzo armato per la verifica delle condizioni di sicurezza dei ponti/viadotti (la tomografia verifica il riempimento dei cavi di precompressione evidenziando la presenza di vuoti con elevata precisione).

Le due azioni chiave per la gestione della rete stradale nazionale

ANAS gestisce oltre 26.000 km di rete stradale e autostradale italiana (sulla quale insistono 11.744 fra ponti e viadotti). Le priorità aziendali sono la manutenzione, la sorveglianza, la messa in sicurezza e la valorizzazione del patrimonio stradale, attraverso due azioni principali.

Nel corso del 2016, ANAS ha bandito gare per oltre 1,6 miliardi, cogliendo l’opportunità offerta dal nuovo Codice degli Appalti di fare ricorso ad accordi quadro per l’affidamento tempestivo di lavori di manutenzione. La spesa complessiva per manutenzione consuntivata nel 2016 è stata pari a 630 milioni. La sola manutenzione straordinaria raggiungerà nel 2017 un volume di spesa di oltre 400 milioni, circa il doppio della spesa media annua registrata negli ultimi cinque anni.

Complessivamente, per il quinquennio 2016-2020, su 23 miliardi di finanziamenti previsti, quasi 11 miliardi (il 46%) sono destinati alla manutenzione e all’adeguamento e messa in sicurezza della rete stradale, dal corpo stradale alle opere d’arte, dalle barriere guard-rail alla segnaletica orizzontale e verticale, dall’illuminazione agli impianti elettrici.