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La galleria sotto la Valle del Polcevera

Lo studio elaborato dal Consorzio Cise, presso il Politecnico di Milano, presentato in Conferenza pubblica il 18 Dicembre 2018 nella sede dell’automobile Club Milano - Commissione Mobilità

La galleria sotto la Valle del Polcevera

Tuttavia, va fatto presente che in fase di progettazione gli studi sul regime del Polcevera potrebbero portare a ridurre il franco di 20 m, come indicato dall’Ing. Beatrice Majone facente parte del gruppo di lavoro, con la possibilità di ridurre le pendenze suddette oppure, meglio, di accorciare il tracciato dell’ordine di circa 1 km. In questa sede si tiene però prudenzialmente il franco di 20 m, con il tracciato lungo circa 6.600 m e le pendenze massime di circa il 3%.

Dal punto di vista delle tecniche costruttive, la nuova galleria a due canne potrà essere realizzata o utilizzando frese TBM col fronte in pressione (EPBs, con materiale di scavo e schiuma sul fronte, o HYDRO, con bentonite pompata sul fronte) del diametro di scavo di circa 16 m o con scavi in tradizionale a piena sezione della larghezza massima di circa 17 m.

Nel caso di galleria in TBM, il rivestimento sarà costituito da anelli in conci prefabbricati, collegati fra di loro tramite connettori, sia in senso trasversale che longitudinale.

L’impermeabilità delle canne sarà garantita tramite guarnizioni epossidiche posizionate all’estradosso dei conci. Nel caso di scavo in tradizionale, il rivestimento della galleria sarà realizzato in calcestruzzo gettato in opera e l’impermeabilizzazione sarà costituita da teli in PVC interposti tra il rivestimento provvisorio (centine metalliche, più rete e calcestruzzo proiettato) e il rivestimento definitivo.

Le gallerie pedonali e carrabili di collegamento fra le due canne, nella soluzione TBM saranno realizzate al termine dello scavo delle gallerie principali, una volta smontate le TBM e il loro back up.

Nel caso di scavo in tradizionale, queste lavorazioni potranno avvenire contemporaneamente allo scavo e al rivestimento delle gallerie principali. In entrambe le soluzioni, le gallerie di collegamento avverranno con scavo in tradizionale a piena sezione, con le tecniche impiegate per le gallerie principali.

Nella soluzione con scavo in tradizionale, per accelerare i tempi di costruzione, si realizzeranno con tecniche tradizionali 2+2 pozzi intermedi, ubicati sui due lati dell’attraversamento della valle del Polcevera in modo da avere altri fronti di avanzamento.

I pozzi avranno un diametro netto interno di 17 m, oppure potranno essere rettangolari di 25 m x 15 m in pianta; la loro profondità sarà di circa 45 m; essi saranno scavati – a partire dalla superficie dopo l’esecuzione di opere di contenimento del terreno – con pali di grande diametro o con diaframmi in calcestruzzo.

Un breve cenno al sottosuolo attraversato dalle gallerie porta a dire che nelle parti alte del tracciato, dove vi sono i due “cappi” di 400 m di raggio e i brevi tratti in rettilineo, per la discesa verso l’alveo, il sottosuolo è costituito da argilliti e argilloscisti o da marne compatte, il che consente per lo scavo in tradizionale la sicura realizzazione delle gallerie, con velocità di avanzamento anche di 2,50 m al giorno.

Per il tratto sotto il Polcevera, c’è da pensare a realizzare preventive iniezioni di malta di cemento a bassa pressione e presa ritardata al fine di creare nel materiale sciolto dell’alveo un anello cementato di 3÷4 m di spessore, prima di procedere all’avanzamento dei lavori con il sistema tradizionale.

Data la profondità della galleria, queste iniezioni verranno fatte da un cunicolo pilota posto al centro del futuro scavo o direttamente dal fronte dello scavo prima di avanzare. 

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