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Progettualità di interazione tra il fornice esistente e quello in fase di scavo

Nel presente articolo si evidenziano tre fra le diverse tipologie di problematiche affrontate dalla Prometeoengineering.it Srl nell’adeguamento di gallerie esistenti e le relative soluzioni progettuali che hanno consentito la realizzazione degli interventi previsti

Lo scavo è stato continuamente monitorato mediante l’installazione di una coppia di martinetti nella zona laterale a quella da demolire in ciascun fornice in modo da arrestare immediatamente l’avanzamento nel caso in cui fossero stati misurati aumenti significativi nello stato tensionale delle strutture.

Il ripristino del rivestimento esistente con interventi di impermeabilizzazione

Una differente tipologia di problematica in gallerie esistenti è relativa alla mancanza o alla rottura della membrana impermeabilizzante tra il rivestimento di prima fase e il rivestimento definitivo, a seguito della quale, specie in contesti idrogeologici caratterizzati da terreni con permeabilità medio-alta, può determinarsi la percolazione delle acque all’interno del rivestimento definitivo della galleria e possono di conseguenza verificarsi fenomeni di degrado del rivestimento che, nel tempo, riducono la durabilità dell’opera oltre a comportare problematiche per la sicurezza dell’utenza laddove le acque presenti nell’ammasso raggiungono la piattaforma stradale.

Nella galleria in oggetto, a seguito della rottura della membrana di impermeabilizzazione le venute d’acqua diffuse, che in un primo momento interessavano zone limitate della galleria, sono arrivate a generare l’ammaloramento del rivestimento definitivo su circa 500 m in entrambi i fornici della galleria.

Al fine di ripristinare il rivestimento ed evitare che nel tempo il fenomeno potesse generare problematiche di tipo strutturale, è stato quindi definito e progettato un sistema di iniezioni delle lesioni volto a ripristinare lo strato impermeabile a protezione del rivestimento definitivo della galleria.

Ad eccezione delle lesioni che si presentavano ormai calcificate per effetto della deposizione di carbonato di calcio, sono quindi stati definiti differenti interventi di impermeabilizzazione costituiti da iniezioni di resine ad elevata penetrabilità e resistenza, di tipologia acrilica, epossidica o organo-minerale in funzione dello stato del rivestimento e delle problematiche riscontrate.

L’intervento è stato eseguito mediante iniezioni a cavallo della lesione, in ragione di quattro fori per metro lineare di lesione, di diametro 10-12 mm, attrezzati con packer. L’esecuzione di un approfondito campo prove ha consentito di individuare e definire le modalità applicative di intervento (per esempio distanza tra i fori, angoli di iniezione in relazione alla tipologia delle fessure) e i volumi di miscela necessari al ripristino dell’impermeabilizzazione della galleria.