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Progettualità di interazione tra il fornice esistente e quello in fase di scavo

Nel presente articolo si evidenziano tre fra le diverse tipologie di problematiche affrontate dalla Prometeoengineering.it Srl nell’adeguamento di gallerie esistenti e le relative soluzioni progettuali che hanno consentito la realizzazione degli interventi previsti

Per la ripresa degli avanzamenti si è quindi adottato un approccio molto più rigido, con uno stretto controllo e l’attenta regimazione delle deformazioni mediante l’utilizzo di centine più resistenti ed eventualmente puntone in arco rovescio.

Nelle tratte a maggiore criticità, il controllo delle deformazioni è stato ottenuto con l’ausilio di chiodature radiali in aggiunta al rinforzo del nucleo d’avanzamento o mediante l’utilizzo di elementi valvolati in VTR a formare un arco consolidato al contorno ed elementi cementati al fronte.

Entrambe le soluzioni hanno permesso di ridurre drasticamente le convergenze diametrali con evidenti benefici sia per la canna in costruzione sia per le ripercussioni sulla canna esistente, costantemente monitorata.

Il ripristino del rivestimento e la realizzazione dei by-pass in una galleria esistente

La realizzazione dei by-pass di collegamento tra i fornici di gallerie esistenti rappresenta sempre una lavorazione particolarmente delicata, in quanto risulta necessario tagliare il rivestimento della galleria e precedere all’esecuzione degli scavi in un ammasso disturbato, generalmente con presenza di traffico in uno dei due fornici.

Nella galleria in oggetto, per il diffuso stato di degrado ed ammaloramento del rivestimento definitivo, il progetto esecutivo di adeguamento prevedeva, preliminarmente alla realizzazione dei by-pass, l’idroscarifica ed il rifacimento dello strato superficiale del rivestimento mediante spritz-beton.

Fin dall’inizio delle attività di idrodemolizione è stata tuttavia rilevata, su porzioni isolate di rivestimento, l’asportazione di volumi consistenti di materiale con conseguente formazione di depressioni localizzate sulla superficie che evidenziavano spessori ridotti e presenza di vuoti tra il rivestimento definitivo e quello provvisorio.

Le evidenze hanno quindi reso necessario un approfondimento conoscitivo dell’effettivo stato del rivestimento definitivo nelle diverse zone della galleria mediante una specifica campagna di indagini, costituita da rilievi georadar, prove di martinetto piatto e carotaggi, condotta dapprima nelle sole zone di realizzazione dei by-pass e successivamente estesa a tutta la galleria in conseguenza dei risultati forniti.