La sezione di scavo “TRb” (applicazione in ammassi rocciosi di classe I o II (RMR > 60) e copertura > 1.000 m)
- Scavo con esplosivo, extra-scavo di progetto di 5 cm, sfondi di profondità massima 1,50 m;
- betoncino proiettato fibrorinforzato CFSpC 30/37, sul contorno (5+10 cm) e sul fronte di scavo (5 cm);
- sette/otto ancoraggi tipo Super-Swellex Pm16 aventi resistenza allo snervamento Ny > 140 MPa, lunghezza di 3 m, passo trasv. di 1,80 m e passo long. di 1,50 m.
La sezione tipo rispetto alla qualità dell’ammasso roccioso
Lo studio si è basato sull’esaminare il costo dello scavo e il valore del RMR nelle tratte di galleria scavate in tradizionale finora realizzate nel lotto Mules 2-3; i risultati dello studio sono riportati di seguito.
Lo scavo all’interno della galleria di accesso alla fermata di Trens è avvenuto in una zona caratterizzata da alte coperture (> 1.000 m) e ha attraversato un ammasso lievemente fratturato (Damage zone della faglia della Pusteria) a comportamento elastico. In questa zona, si sono verificati fenomeni di Rock Burst che hanno comportato l’adozione di misure integrative di consolidamento e sostegno.
L’RMR si è attestato per il 90% del tratto scavato in classe II. Alla p.k. 2+994 è avvenuto il contatto con la “Core zone” della faglia della Pusteria, di lunghezza pari a circa 35 m, caratterizzata da Tonaliti tettonizzate leggermente foliate e cataclasiti a grana fine; dall’attraversamento della Core Zone della faglia si evince come, a partire dalla p.k. 2+994, l’indice RMR abbia avuto una improvvisa variazione in diminuzione rispetto ai valori registrati precedentemente (classe III).
Nel cunicolo esplorativo lo scavo è avvenuto inizialmente (61 m – da p.k. 12+460 a p.k. 12+521) all’interno di un ammasso fortemente tettonizzato, caratterizzato da un forte comportamento anisotropo, con un rapporto 1:10 tra le convergenze radiali massime (dell’ordine del cm) e le estrusioni massime (dell’ordine del decimetro). La sezione di scavo applicata è stata la CT5.
Dalla p.k. 12+521 si è avuto un primo miglioramento dell’ammasso che ha consentito di adottare una sezione di scavo CT4 e, a partire dalla p.k. 12+569, l’ammasso ha mostrato un migliore comportamento allo scavo; la presenza di materiale più resistente, certificata anche dai dati ottenuti dalla strumentazione geotecnica installata, ha permesso di alleggerire la sezione di scavo passando da una CT4 a una CT3.
Nelle gallerie di linea in direzione Nord nel corso dell’avanzamento si è intercettata una zona fortemente disturbata, caratterizzata dalla presenza di numerose discontinuità e da un ammasso roccioso alterato spesso con matrice terrigena, particolarmente spingente e instabile allo scavo. Molto importante è stato pertanto il lavoro svolto in corso d’opera che ha permesso, attraverso un attento e costante monitoraggio dei dati di natura geologica/geomeccanica, di adattare gli interventi di confinamento, sostegno e consolidamento. In questo contesto ha trovato applicazione la sezione di scavo T5.
In particolare nella galleria di Linea Ovest è da rilevare che in corrispondenza di un rilascio localizzato si è avuto un crollo del valore dell’RMR e, di conseguenza, un aumento del costo che, una volta superato il rilascio, si è stabilizzato a valori inferiori a quelli registrati nella tratta precedente.