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Riqualifica per l’aeroporto Marco Polo di Venezia

Piste di volo: al via la riqualifica della pista principale 04R/22L

Riqualifica per l’aeroporto Marco Polo di Venezia

La riqualifica delle pavimentazioni

Per il progetto delle pavimentazioni delle infrastrutture di volo (piste e raccordi) sono state svolte numerose analisi, in parti­colare:

  • sottofondi (prove di carico su piastra in sito, pozzetti geo­gnostici, sondaggi, ecc.);
  • condizioni meteo;
  • condizioni di traffico con riferimento alle future previsioni re­datte sulla base del Master Plan 2030 ed estese fino al 2041.

La definizione della sovrastruttura è stata ottenuta a valle di un iter procedurale di calcolo che si è valso di un dimensionamen­to basato dapprima sull’analisi del comportamento della so­vrastruttura a fatica e successivamente sullo studio dello stato tensionale della medesima in condizione di rottura istantanea.

In relazione alla limitata operatività di aeromobili di grosse di­mensioni (Airbus A380) sullo scalo (si prevede un aeromobile al giorno) si è definito di limitare l’intervento di ricostruzione del­le pavimentazioni con sezione differenziata “gradonata” con spessori a scalare in riduzione verso le shoulder.

Si è limitato quindi il pacchetto profondo (misto cementato, base, binder e usura-tappeto) a una larghezza minima di 19 m a cavallo della linea centrale delle piste, risalendo a gradoni verso le fa­sce esterne adottando spessori inferiori, tenendo, comunque, conto dell’esigenza di ricostruire il profilo longitudinale e le sezioni trasversali secondo la Normativa EASA.

Si precisa che l’estensione delle aree di intervento profondo sulle due piste è stata progettata basandosi sui seguenti criteri:

  • fascia centrale di larghezza pari a 19 m sulla base della di­spersione trasversale dei carrelli posteriore degli aerei fa­centi parte dello spettro di traffico;
  • intervento a tutta larghezza della fascia portante nel caso di una pavimentazione esistente di tipo rigido che richiede una demolizione totale delle lastre in calcestruzzo esistenti come nel caso delle testate della Pista Principale – 04R/22L;
  • in presenza di TDZ (Touch-Down Zone Lights) la larghezza della fascia centrale d’intervento profondo passa da 19 m a 27 m cosicché le opere civili AVL (Aiuti Visivi Luminosi) relative siano contenute nella pavimentazione riqualificata a tutta profondità evitando in questo modo la demolizione parziale dei conglomerati bituminosi esistenti;
  • in prossimità degli innesti con i raccordi, l’intervento profon­do è stato esteso lateralmente a discapito dell’intervento superficiale in funzione dell’inviluppo delle traiettorie dei carrelli degli aeromobili che percorrono il raccordo;
  • nell’ambito della regolarizzazione altimetrica delle penden­ze trasversali e longitudinali delle piste, è emerso che in al­cune zone la quota di progetto della sovrastruttura è minore della quota della pavimentazione esistente. In tali circostan­ze in cui c’è reale pericolo di impoverire drasticamente lo spessore della sovrastruttura esistente, la scelta progettuale è stata quella di ricostruire interamente la pavimentazione prevedendo l’intervento profondo.