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Pronti a decollare con SmoothRide

Un chilometro di pista di volo completamente ricostruito in quattro giorni

Un’importante sinergia

“Dal progetto si passa quindi alla realizzazione grazie al Machine Control – ha proseguito Volz – che interagisce direttamente con le macchine impegnate nel lavoro, siano scarificatrici che finitrici”.

La scelta di Costruzioni Generali Infrastrutture di dotarsi di un sistema di scansione RD-M1 e di due sistemi RD-MC su frese Wirtgen “i” intelligenti rappresenta un unicum in tutta Europa. Nel rifacimento della pista dell’aeroporto di Francoforte, infatti, le Aziende che hanno operato in quel cantiere avevano noleggiato i sistemi utilizzati sulle macchine mentre, in questo caso, due sistemi RD-MC su fresa sono stati acquistati e gli altri tre sono stati noleggiati.

“Si tratta di un investimento importante per la nostra Azienda – ha aggiunto l’Ing. Ferrara – ma è fondamentale, per riuscire ad essere competitivi e poter operare in cantieri sempre più complessi”. Il funzionamento dello SmoothRide applicato sulle macchine è concettualmente molto semplice: le scarifiche impegnate in cantiere e dotate del sistema sono cinque sulle 11 utilizzate concretamente (altre due sono di scorta).

Queste cinque macchine effettuano la prima scarifica con localizzazione GNSS RTK (meno di 1 cm di errore) riportando sulla superficie esistente l’esatta conformazione di progetto. Le altre macchine che operano in manuale hanno come punti di riferimento le superfici di scarifica eseguite dalle prime cinque.

“La scarifica avviene per fasce alterne – ha spiegato Cristiano Volz – e le macchine non “intelligenti” che lavorano in manuale tengono come punti di riferimento il piano discarifica delle due corsie formate dalle frese che utilizzano il sistema RD-MC Machine Control di Topcon. Quest’ultimo è regolato sui parametri geometrici della macchina su cui è installato. I due ricevitori danno la direzione di marcia e la precisione planimetrica rispetto al progetto, e il tamburo di scarifica seguirà esattamente il profilo impostato nel progetto fresando esattamente il delta e la differenza necessaria rispetto alla pavimentazione esistente”.

Il progetto ha previsto la rimozione di uno spessore medio di pavimentazione pari a 35 cm. La prima passata è intervenuta con una media da 1 a 5 cm ottenendo una superficie perfettamente parallela a quella definitiva di progetto. Una volta ottenuta la prima superficie con le corrette pendenze, la scarifica è proseguita sugli strati sottostanti semplicemente per parallelismo utilizzando i sistemi automatici a bordo di ogni macchina.