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Miscele stradali: le malte bituminose contenenti scoria “bianca” d’acciaieria

I più recenti sviluppi di una ricerca in corso presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA) dell’Università degli Studi di Padova in collaborazione con l’Università di Burgos (Spagna)

Miscele stradali: le malte bituminose contenenti scoria “bianca” d’acciaieria

La presente ricerca, di cui in parte si è già dato conto in precedenti fascicoli (si veda “S&A” n° 130 Luglio/Agosto 2018 e https://www.stradeeautostrade.it/asfalti-e-bitumi/materiali-marginali-nelle-miscele-stradali/), ha l’obiettivo generale di valutare la fattibilità tecnico-economica relativa alla preparazione di conglomerati bituminosi ad uso stradale interamente realizzati con aggregati marginali provenienti da scorie di acciaieria.

  • sabbia
    1 pasetto
    I campioni di sabbia fine: silice (a sinistra) e LFS (a destra)
  • silice
    2 pasetto
    Le principali proprietà del bitume
  • bitume
    3 pasetto
    La composizione chimica delle scorie LFS
  • scorie
    4 pasetto
    La designazione e la composizione dei materiali studiati
  • materiali
    5 pasetto
    Il dosaggio delle diverse componenti
  • dosaggio
    6 pasetto
    Il DSR utilizzato per le prove reologiche
  • prove reologiche
    7 pasetto
    Lo schema del programma sperimentale
  • Deformabilità
    8 pasetto
    I risultati sperimentali della prova di penetrazione
  • palla-anello
    9 pasetto
    I risultati sperimentali della prova palla-anello
  • Università di Burgos
    10 pasetto
    Le curve maestre del modulo complesso a 20 °C
  • Università degli Studi di Padova
    11 pasetto
    La deformabilità non recuperata a 70 °C
  • miscele stradali
    12 pasetto
    Le curve di fatica a 20 °C
  • fasi operative
    13 pasetto
    Dettaglio delle fasi operative di prove con DSR

Dell’importanza sempre crescente delle tematiche connesse alla salvaguardia ambientale in relazione alle opere civili (e stradali in particolare) si era già diffusamente trattato nel suddetto articolo, nel quale si richiamava in maniera specifica anche il ruolo fondamentale che l’utilizzo di aggregati marginali all’interno delle sovrastrutture stradali è potenzialmente in grado di assicurare ai fini della preservazione delle limitate risorse naturali e della prevenzione dello smaltimento dei “rifiuti”.

Parimenti, il precedente lavoro illustrava in maniera piuttosto esaustiva la principale letteratura di riferimento in materia di reimpiego di scarti siderurgici in ambito stradale, non solo a livello nazionale.