Il tratto oggetto di interesse si trova subito a valle dell’abitato di Monitola (RM), dove si verificano tre restringimenti di carreggiata successivi dovuti sia a preesistenze archeologiche di epoca Romana (acquedotti), sia alla ristretta sezione stradale disponibile sul ponte esistente di attraversamento del fosso dell’Empiglione, realizzato nella seconda metà del Settecento.
L’importanza dell’opera non è dovuta solamente alla risoluzione di una criticità del traffico in entrata e in uscita da Tivoli, che per decenni ha causato danni economici notevolissimi, ma anche al fatto che il nuovo ponte di grandi dimensioni si incunea in una stretta valle di pregio paesaggistico, impreziosita dalla fitta presenza di reperti archeologici in quanto punto di attraversamento di acquedotti di epoca romana (Agnus Novo e Agnus Veto) che servivano la capitale dell’Antico Impero.
In questo lavoro vengono discussi i principali aspetti della costruzione del ponte e quelli legati alla valorizzazione di quest’area che rappresenta la porta di ingresso a Tivoli provenendo da Est ovvero dall’Autostrada dei Parchi, la quale ha completamente esautorato la Tiburtina (S.R. 5) di questa funzione.