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Lampade a induzione innovative per una nuova era dell’illuminazione dei tunnel

Induction Tunnel Comfort Plus è stato studiato per dare ai viaggiatori il maggior comfort visivo possibile e una elevatissima efficienza energetica in grado di aumentare al massimo la sicurezza e di ridurre al minimo i costi di manutenzione e di gestione

Questo parametro è stato scientificamente denominato “Luminosità Percepita” Plm o Pupil Lumen. I nostri occhi usano diverse parti per vedere in diverse condizioni di luce:

  • visione fotopica, dovuta all’attività dei soli coni della retina, è la visione diurna consente di rilevare differenze cromatiche;
  • visione scotopica, monocromatica, dovuta all’attività dei soli bastoncelli della retina, rileva differenze di brillanza ma non di cromaticità;
  • visione mesopica, dovuta all’attività contemporanea dei coni e dei bastoncelli della retina, consente di rilevare differenze cromatiche e di brillanza.

In funzione di questo, è stato definito un fattore di correzione P/S da moltiplicare per i lumen output di varie sorgenti luminose, esprimendo cosi i lumen effettivamente percepiti dall’occhio.

Per le lampade ad induzione per tunnel Comford Plus si riscontra uno dei più alti fattori di correzione, P/S =1,96, fondamentale per il comfort visivo e anche a livello di risparmio energetico.

Altre Normative e studi importanti come la IES TM 24-13 parlano di lumen E.V.E. (Effective Level of Illumination), quindi dell’effettivo livello di illuminamento percepito dall’occhio, misurabile con uno spettrofotometro. Anche in questo caso,si riscontra un elevatissimo valore, fino a 216 lumen E.V.E./W.

Alla base della realizzazione del sistema di illuminazione a induzione, vi è la necessità di creare un flusso luminoso il più possibile confortevole e uniforme in tridimensionalità degli spazi da illuminare, evitando nel contempo abbagliamenti e/o compensazioni visive dovute a conicità di zone chiaro/scure, entrambi effetti molesti e debilitanti per la guida.

L’illuminazione a induzione enfatizza la tridimensionalità degli spazi da illuminare creando una vera e propria “bolla” di luce che colpisce piani orizzontali ma anche verticali; inoltre, il fascio luminoso non è “netto” ma “morbido”, non causa quindi spiacevoli effetti tipo “spot-light” e illumina anche le zone immediatamente limitrofe all’area interessata rispettando quindi Norme e raccomandazioni sulle “zone di sfondo”.

Peculiarità questa che permette di sopperire egregiamente nella corretta illuminazione della zona del compito visivo, non solo per la strada, ma certamente le zone limitrofe ad essa, la segnaletica ivi presente e, ancor più importante, consente di illuminare in modo armonico i mezzi che la percorrono.