Lo studio ha pertanto interessato cinque miscele:
- 00RA: conglomerato bituminoso di riferimento senza fresato;
- 30RA: conglomerato bituminoso con 30% di fresato normale;
- 30RA+A: conglomerato bituminoso con 30% di fresato normale e additivo;
- 30RAR: conglomerato bituminoso con 30% di fresato di asphalt rubber;
- 30RAR+A: conglomerato bituminoso con 30% di fresato di asphalt rubber e additivo.
Le quantità di bitume ottimale individuate per le diverse miscele sono espresse come percentuale di legante totale, comprensive dell’apporto del bitume invecchiato presente nel conglomerato bituminoso di riciclo. Nota la percentuale di bitume del fresato, è possibile determinare di volta in volta l’esatta quantità di bitume nuovo da aggiungere per ottenere il contenuto ottimale di legante.
I valori del bitume totale si collocano intorno al 5,0%. La miscela con il fresato normale, rispetto a quella di riferimento senza fresato, richiede uno 0,2% in più di bitume totale. La miscela con il fresato di asphalt rubber uno 0,3% in più.
L’aggiunta dell’additivo rigenerante annulla questa differenza per il fresato normale e la riduce allo 0,2% per il fresato di asphalt rubber a conferma che l’additivo favorisce la riattivazione del bitume invecchiato anche fino al 100% (nella miscela con fresato normale).
Il bitume nuovo da aggiungere è però maggiore con il fresato normale (3,2% senza additivo, 3,0% con l’aggiunta dell’additivo) rispetto a quello necessario con il fresato di asphalt rubber (2,9% senza additivo, 2,8% con l’aggiunta dell’additivo), poiché questo contiene una maggiore quantità di bitume (vecchio).
Nella produzione del conglomerato bituminoso, l’impiego del fresato di asphalt rubber determina pertanto una riduzione dei costi e del consumo di materie prime non rinnovabili.