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L’auto a guida autonoma per fermare la strage

Sicurezza stradale: nel panorama mondiale l’Italia è sulla “buona strada”, ma c’è ancora molto da fare

L’auto a guida autonoma per fermare la strage

Il Paese più pericoloso al mondo è invece la Repubblica Domenicana dove ogni anno, su 100.000 automobilisti, 40 non rientrano a casa. Nel panorama mondiale l’Italia è sulla “buona strada”, ma si può fare ancora tanto.

Va considerato positivamente l’impegno del Governo sulla manutenzione e il grande Piano ANAS per mettere in sicurezza gallerie, ponti e viadotti e per trasformare gradualmente le strade statali in Smart Road, strade intelligenti, digitali, connesse al veicolo e sicure.

Così come è una buona notizia sapere che è italiano il gruppo di ricerca che ha realizzato alcune delle pietre miliari nel settore della guida dell’auto senza conducente, dalla “MilleMiglia in Automatico” del 1998, al primo viaggio intercontinentale Parma-Shanghai con quattro furgoncini automatici ed elettrici nel 2010.

Dapprima come Università di Parma, poi come Spin-Off accademico e ora insieme a una Multinazionale americana della Silicon Valley (Ambarella), il VisLab diretto da Alberto Broggi sta cercando di segnare la storia della guida automatica a livello mondiale.

Già quest’anno è stato autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a sperimentare l’auto a guida autonoma su strada libera a Parma e Torino. L’anno prossimo, con tutta probabilità, toccherà a Matera. Intanto, Fiat Chrysler e Google hanno annunciato l’accordo per sviluppare insieme la guida autonoma e si apprestano a sperimentarla anche in Italia.

Tra la fine del 2018 e inizio 2019 una Mitsubishi ha viaggiato lungo il Corridoio atlantico europeo per circa 6.000 km guidando in maniera autonoma e sperimentando un lungo tragitto.

Il minibus elettrico a guida autonoma Olli, che integra un’intelligenza artificiale che fornisce informazioni ai passeggeri, già gira senza conducente per le strade di Washington e sta per arrivare a Berlino, a Copenaghen e poi in Italia. E in America la Waymo, la Società di Google che si occupa dell’auto autonoma, ne ha prodotti già circa 25.000 esemplari.

Saranno le autostrade soprattutto a beneficiare inizialmente della guida autonoma, nei prossimi due anni, mentre per la totale eliminazione delle auto con conducente dovremo aspettare una data tra il 2025 e il 2030.

Gli Esperti prevedono che, nel giro di pochi anni, il trasporto di merci avverrà in maniera del tutto automatizzata e non si parcheggerà più nelle grandi città perché le auto saranno come taxi, serviranno per portare a destinazione e non ci saranno più auto di proprietà.

Ma la rivoluzione vera riguarderà gli incidenti. Nell’ambito della World Road Association (PIARC, AIPCR), sta operando una task force internazionale con rappresentanti da tutti i continenti che, con l’intento di condividere il sapere tecnico sulla guida autonoma, cercando di rispondere insieme a questioni della massima rilevanza.