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Una nuova proposta della Commissione Europea sulla sicurezza delle infrastrutture stradali

L’Europa è in prima linea sulla sicurezza stradale attraverso il Terzo Mobility Package proposto dalla Commissione

Una nuova proposta della Commissione Europea sulla sicurezza delle infrastrutture stradali

Considerati i notevoli progressi ottenuti nell’ultimo decennio in termini di riduzione delle vittime di incidenti stradali, ma osservando altresì che negli ultimi anni si è verificata una preoccupante stagnazione dei miglioramenti, la Commissione Europea ha avanzato una proposta di revisione della Direttiva 2008/96/EC sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali (recepita in Italia con il D.Lgs. 35/2011) con gli obiettivi specifici di:

  • migliorare le ricadute dei risultati delle procedure di gestione della sicurezza delle strade implementate nei diversi Paesi europei;
  • promuovere l’armonizzazione e la diffusione di queste procedure e specifiche tra gli Stati membri;
  • proteggere gli utenti deboli della strada;
  • migliorare l’applicazione diffusa delle nuove tecnologie messe a punto;
  • progredire nel raggiungimento di consistenti elevati livelli di sicurezza stradale negli Stati membri utilizzando in modo efficiente le limitate risorse finanziarie disponibili.

  • incidentalità
    1 crocco
  • sicurezza stradale
    2 crocco

La revisione della Direttiva 2008/96/EC verrà accompagnata dalla definizione degli obiettivi di sicurezza stradale per il periodo 2020-2030 che siano meglio adattati alle sfide note e ai cambiamenti della mobilità derivanti dalle tendenze della società (ad esempio, più ciclisti e pedoni, una società che invecchia) e agli sviluppi tecnologici.

La struttura proposta segue l’approccio del Sistema Sicuro (Safe System Approach), che si basa sul principio che gli esseri umani possono e continueranno a commettere errori e che è responsabilità condivisa degli attori a tutti i livelli assicurare che gli incidenti stradali non portino a lesioni gravi o fatali.