In primis, occorre sapere come vi siano Norme e Regolamenti tali soltanto sulla carta. Se, ufficialmente, i veicoli di categoria Euro 0 e quelli diesel di categoria Euro 0, 1, 2, 3 e 4 ed Euro I, II, III e IV non potrebbero entrare in Area C, nella prassi (e secondo i dati ufficiali) questi entrano nell’area centrale. I raffronti degli ingressi in Area C tra gli anni 2012-2016 sono stati effettuati sul mese di Maggio poiché risente meno di altri mesi di interruzioni per festività oppure picchi di traffico connessi agli eventi fieristici nel settore moda e design.
A grandi linee e con minime variazioni, negli anni i veicoli autorizzati all’ingresso sono circa un milione al mese, di cui il 50% è relativo a spostamenti dei residenti (i possessori di box auto all’interno di Area C sono equiparati), mentre i veicoli soggetti a pagamento sono circa quattro milioni ogni mese. I veicoli di servizio sono meno del 30% dei veicoli residenti. Gli ingressi dei veicoli merci sono circa 350.000 unità/mese.
Nel periodo 2012-2016 sono aumentati gli accessi dei veicoli autorizzati (stante anche agevolazioni mirate) e sono rimasti stabili gli accessi soggetti a ticket. Ma non si è registrato alcun decremento della circolazione in quanto molti sono stati i provvedimenti che hanno ampliato la fascia degli autorizzati. La riduzione degli ingressi in Area C, riduzione attestata nei dati, è dovuta principalmente all’avvio dei lavori della M4: a partire dall’Agosto 2015, la chiusura parziale di Corso Plebisciti prima e le limitazioni al transito per quanti provenienti da Ovest (asse Lorenteggio) nel mese successivo avevano indotto modificazioni nelle percorrenze abituali e innescato nei pendolari la ricerca di alternative alle usuali modalità di spostamento.
Motivazioni che non denotano una diversa sensibilità ambientale o una volontà di riduzione delle percorrenze con veicoli privati. Negli anni 2011-2014 le tariffe di accesso all’area C poste a 2 Euro/giorno, hanno portato a modestissimi risultati di abbattimento del PM10 sebbene abbiano sicuramente sostenuto il rinnovo del parco auto. Il nuovo corso introdotto in seguito, e condiviso dai cittadini referendari, ha posto il ticket a 5 Euro/giorno e garantito un aumento delle entrate (da 28,3 milioni a 32,2 milioni nel 2016) sebbene il gettito sperato per l’area Ecopass – poi Area C – era stato stimato in 60 milioni/anno, 5,5 milioni/mese Agosto escluso. Nell’ultimo anno è aumentato l’utilizzo dei mezzi pubblici (il Bilancio del Comune di Milano segna un incremento nell’utilizzo del TPL: le Entrate “Abbonamenti tranviari” sono passate da 1.509.532,44 Euro nel 2015 a 1.603.708,9 Euro nel 2016).