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La stazione autostradale di Verona Nord

Quando funzionalità, qualità estetica ed ecosostenibilità si uniscono indissolubilmente: Autostrada del Brennero spiega come questo possa - e debba - essere la linea da tenere in considerazione nella creazione e nella riqualificazione delle opere

Strada Regionale 62

Nei progetti realizzati da Autostrada del Brennero funzionalità e qualità estetica sono un binomio indissolubile, cui si aggiunge un terzo – fondamentale – ingrediente: l’ecosostenibilità delle opere, in questo articolo approfondiremo alcuni aspetti salienti di opere come la nuova stazione autostradale di Verona Nord.

Questa ricetta vale anche per i lavori di riqualificazione della stazione autostradale di Verona Nord, che si sono articolati in quattro interventi correlati dal valore complessivo di circa 3 milioni di Euro. Il nastro è stato tagliato simbolicamente a fine Marzo, alla presenza dei vertici aziendali e delle principali Istituzioni del territorio, che hanno plaudito al lavoro portato a termine da Autobrennero.

La stazione autostradale di Verona Nord è, insieme alla barriera del Brennero, tra le più importanti dell’intero asse per ingressi e uscite. Il nodo viario adiacente però si presentava complesso e ricco di conflitti e l’esigenza di semplificarlo ha dato il là all’intera operazione, a partire dalla necessità di migliorare la viabilità di adduzione alla stazione.

Poco prima della rotatoria della stazione sulla S.R. 62 della Cisa infatti si sviluppava un restringimento della carreggiata: una strozzatura che, soprattutto nelle ore di punta, dava origine a code e rallentamenti.

Viabilità Cisa
1. La nuova viabiltà ha già portato benefici al traffico

Con l’allargamento lungo circa 400 m si sono disegnate due corsie, in modo da consentire un corretto incanalamento dei flussi veicolari diretti da una parte verso la stazione autostradale e dall’altra verso le tangenziali della città scaligera. L’ampliamento è avvenuto mediante la realizzazione di muri di sottoscarpa in calcestruzzo armato ordinario, fondati su micropali, i quali sostengono l’estensione, di larghezza variabile da 0 a 3,5 m, del rilevato stradale.

Ora la S.R. 62 in direzione Sud presenta una carreggiata di larghezza complessiva di 9,5 m composta da una banchina sinistra di 0,5 m, due corsie di 3,75 m ciascuna e una banchina destra da 1,5 m. L’intervento ha previsto anche l’opera di scavalco della strada che corre sotto la Via Lugagnano, che è stata ampliata di 3,5 m con il prolungamento delle spalle in calcestruzzo armato e l’allargamento dell’impalcato con struttura mista acciaio e calcestruzzo.

Lungo il tratto autostradale interessato è stata poi attentamente adeguata tutta la segnaletica orizzontale e verticale. L’operazione ha già prodotto tangibili benefici sul traffico, che risulta più fluido e scorrevole in un’area di grande rilievo per la mobilità del Nord Italia.

“Verona Nord è uno snodo cruciale, da qui transitano ogni anno circa 10 milioni di veicoli – ragiona l’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero SpA, Diego Cattoni – un riflesso del ruolo strategico che la città riveste per i trasporti in Italia, posta com’è a crocevia degli assi Nord-Sud ed Est-Ovest.

  • Rendering SR 62
    2A Rendering SR 62
    2A. Rendering della nuova viabilità
  • Rendering SR 62
    2B Rendering SR 62
    2B. Rendering della nuova viabilità

L’impegno di Autobrennero in questo territorio crescerà ancora: la proposta di finanza di progetto approvata dal MIT prevede investimenti per 7,2 miliardi, di cui 1,2 ricadranno interamente nel veronese”.

“Opere come queste – gli fa eco la Vicepresidente Alessia Rotta, che ha portato all’inaugurazione anche i saluti del Sindaco di Verona Damiano Tommasi – confermano ancora una volta che Autobrennero è autostrada dei territori, con cui la collaborazione è forte e strategica”.

Il secondo step ha riguardato la sistemazione del raccordo autostradale che consentiva agli utenti di raggiungere la rotatoria della stazione provenendo dalle tangenziali cittadine. La porzione di strada divideva in due i terreni di proprietà della Società, una adibita a parcheggio, poco utilizzato perché accessibile solo dalla viabilità ordinaria proveniente da Nord e un’altra destinata semplicemente a verde.

La carenza di parcheggi era un altro aspetto critico dell’area: da tempo infatti, anche in condizioni normali di traffico, veniva sottolineata da più parti l’esiguità della configurazione esterna dei piazzali di sosta.

A cascata, in presenza di manifestazioni, fiere, concerti ed eventi – assai frequenti nel capoluogo di provincia -, lo spazio a disposizione dell’utenza autostradale risultava insufficiente.

Parcheggio e passerella pedonale
3. Il nuovo parcheggio e la nuova passerella pedonale in metallo e vetro

La modifica e il conseguente spostamento del ramo di raccordo hanno permesso di unificare le due porzioni, realizzando un nuovo ampio parcheggio che ospita 133 stalli per auto – di cui tre riservati a disabili e sei parcheggi per le motociclette – accessibile agli utenti autostradali.

Una mossa che spinge sul pedale della sostenibilità, incentivando le pratiche green di car-pooling rafforzata dall’allestimento della passerella pedonale, che congiunge il parcheggio a Sud con quello nuovo a Nord.

Il sovrappasso, elemento caratterizzante l’intero intervento dal punto di vista architettonico e paesaggistico, è stato oggetto di progettazione particolarmente curata nella scelta dei materiali di finitura esterni, pur mantenendo un profilo di essenzialità formale.

Di luce pari a 25,5 m, è stato costruito con una struttura reticolare metallica e con un rivestimento di pannelli metallici a rete e vetro a facciata continua stratificato con lastre a filo, prive di struttura esterna così che l’anima portante risulti visibile dall’esterno. Le ampie facciate vetrate rendono possibile inoltre un contatto visivo permanente con le cabine di esazione della stazione e con i veicoli in transito.

Tutto questo, unitamente all’impianto di illuminazione, di videosorveglianza e all’assenza di punti ciechi, assicura notevole sicurezza anche alle categorie svantaggiate, soprattutto nelle ore notturne e in condizioni di scarsa visibilità.

Stalli per autovetture
4. Il nuovo parcheggio conta 133 stalli per autovetture

Le due torri laterali ospitano le scale e gli ascensori. La nuova configurazione, oltre che migliorare nel complesso il nodo di svincolo della stazione di Verona Nord, recupera aree della Società di fatto inutilizzate: nella nuova conformazione l’impiego di questa pertinenza produce vantaggi evidenti in termini di ampliamento, collegamento e razionalizzazione.

Un altro punto per una mobilità più green Autobrennero lo ha segnato dotando anche il nuovo parcheggio dell’innovativo metodo di raccolta delle acque meteoriche mediante caditoie, tubazioni, pozzetti in linea e di ispezione.

“Si tratta – ha spiegato il Direttore Tecnico Generale Carlo Costa – di un impianto di cui tutti i nostri parcheggi vengono forniti. È stato realizzato un sistema in cui le acque di prima pioggia provenienti dalle superfici di transito impermeabili sono indirizzate al sistema di trattamento in continuo costituto da dissabbiatore e disoleatore con filtro a coalescenza.

Per portate superiori si attiva il by-pass che invia le acque in eccesso al sistema di dispersione. Tutte le acque sono così convogliate e riversate nei primi strati del sottosuolo attraverso blocchi drenanti collocati in corrispondenza delle zone verdi centrali della rotatoria esistente”.

È stato anche predisposto un impianto di illuminazione del parcheggio con corpi illuminanti a Led montati su pali di altezza di 8 m ciascuno e l’opportuna correlata segnaletica orizzontale e verticale. Per tutte le aree a verde individuate dal progetto è prevista inoltre la posa di piantumazione di varie essenze e il relativo impianto con irrigatori statici/dinamici pop-up.

Passerella pedonale
5. La nuova passerella pedonale unisce i due parcheggi

Il quarto e ultimo intervento del progetto relativo alla stazione Verona Nord ha riguardato l’allargamento di 1,5 m a sinistra del ramo di uscita dalla rotatoria della stazione autostradale, per uno sviluppo di circa 25 m.

Lo scopo, riuscito, è stato quello di rendere più fluide le manovre dei mezzi pesanti. Il cantiere, nella sua totalità, ha avuto la durata di un anno ma gli interventi si sono articolati in varie fasi realizzative con la precisa intenzione di minimizzare le interferenze con il traffico e i disagi per chi viaggia.

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