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Nel 2020 per il Covid 19 rallentano gli appalti, ma le FS raddoppiano i valori e numero dei bandi

Analisi del Cresme Europa Servizi: l’anno scorso 21.770 bandi per 43,315 miliardi (+9,9%). In rialzo anche l’Anas.

Le Ferrovie sono il miglior Ente del mercato dei lavori pubblici del 2020. Anche Anas protagonista per opere medio-grandi. L’analisi del settore degli appalti scattata dall’osservatorio Cresme Europa Servizi durante il 2020 frenato dalla pandemia e caratterizzato dal Decreto semplificazioni per le gare sotto soglia, presenta una flessione del numero di procedure e un deciso incremento dei valori a base d’asta sulla spinta di numerose gare in accordo quadro.

Le Ferrovie si aggiudicano il titolo di stazione appaltante dell’anno con 410 appalti (+188%) per un totale di 13,793 miliardi (+186%). In rialzo anche le opere stradali dell’Anas che ha promosso 588 gare (+16%) per 5,763 miliardi (+32,5%) mentre i comuni chiudono in flessione con 12.089 avvisi (-12,1%) per 6,246 miliardi (-8,3%).

Tra le classi d’importo, le grandi opere superiori ai 50 milioni sono state 76 (+7%) per 15,067 miliardi (-11,5%) ma la spinta maggiore è arrivata dalle fasce appena inferiori: tra 15 e 50 milioni il Cresme ha rilevato 431 appalti (+82,6%) per 12,138 miliardi (+95,6%), tra 5 e 15 milioni 659 bandi (+16%) per 5,675 miliardi (+21,9%). Tutte in negativo, invece, le classi più basse e in particolare quella fino a 150mila euro dove i bandi hanno perso il 6,8% e gli importi il 13,3 per cento.

La Lombardia si conferma il motore dei lavori pubblici con 4.035 bandi (in calo del 13%) per un importo di 5,642 miliardi (+8,1%). Seguono la Campania con 1.402 bandi (-12%) per 3,335 miliardi (+20,8%) e l’Emilia Romagna con 1.408 appalti (-12,5%) per 2,841 miliardi (-6,9%). Il bando più importante di dicembre è stato quello di Telt che appalta l’accordo quadro con un unico operatore per i lavori di gestione e utilizzo di materiali di scavo sul lato francese (Valle della Maurienne – Savoia) della sezione transfrontaliera del progetto di collegamento ferroviario Lione-Torino (cantiere operativo CO11) per 460 milioni.

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