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Testing e validazione di soluzioni di guida autonoma

Cambi di paradigma e sfide per le future omologazioni

Testing e validazione di soluzioni di guida autonoma

In Italia, il recente Decreto Smart Road (D.M. 70 del 28/08/2018) ha introdotto le regole per testare i CAV su strade pubbliche, fissando anche regole specifiche e di pre-test per l’accesso alla sperimentazione su strada, al fine di preservare la sicurezza pubblica.

Difatti, la Legge consente di accedere alla sperimentazione certificando la pre-validazione mediante strumenti di simulazione, se caratterizzati da riproduzione realistica del traffico.

Come detto, tale necessità si estenderà presto dalla fase della sperimentazione alla fase della omologazione di vetture destinate a essere introdotte sul mercato.

Ciononostante, ad oggi, non sono ancora disponibili metodologie scientifiche e strumenti tecnici per un testing appropriato dei CAV in scenari di traffico reali o realistici.

Il problema è nuovo e investe due mondi scientifici e due aree disciplinari che fino ad oggi hanno proceduto nel loro sviluppo metodologico e tecnologico in maniera parallela e indipendente: il settore dell’ingegneria dei veicoli da un lato e il settore della ingegneria del traffico e della mobilità dall’altro.

Infatti, gli Ingegneri del settore automotive hanno potuto concentrarsi sullo sviluppo del loro sofisticato insieme di strumenti teorici e pratici di validazione virtuale tenendo conto “solo” delle prestazioni desiderate dal conducente, del miglioramento della sua esperienza di guida, della sicurezza del veicolo, del comfort, ecc..

L’introduzione della guida automatica fa irrompere la simulazione del traffico prepotentemente nel campo dello sviluppo, progettazione e testing dei veicoli. Diviene necessario, da questo punto di vista, acquisire una visione di sistema verso soluzioni per l’automazione di guida basate sul traffico e per il traffico.

Ad oggi, le modalità standard di testing per la sicurezza passiva e attiva fanno riferimento spesso a procedure di prova messe a punto in maniera volontaria da Associazioni di settore (per esempio, Euroncap) che, per quanto rigorose e severe, non hanno crismi di ufficialità e prevedono procedure adeguate a sistemi di assistenza alla guida relativamente semplici, prove eseguite su pista e in condizioni di traffico assente.