La salvaguardia ambientale, intesa come la capacità di garantire nel futuro la stabilità di un ecosistema, i processi ecologici che lo interessano e la sua biodiversità, costituisce uno dei pilastri fondamentali del concetto moderno di sostenibilità.
Nell’ambito delle costruzioni, significativi sforzi sono attualmente messi in campo per la concezione di opere e infrastrutture in grado di rispettare le esigenze di sostenibilità. E fra le infrastrutture, quelle destinate alla mobilità di persone e merci si segnalano non solo per la diffusione nel territorio urbano ed extraurbano dei Paesi altamente insediati come l’Italia, ma anche per l’impatto reale o potenziale sull’ambiente.
La conversione e il riutilizzo di materiali marginali, di riciclo e sottoprodotti di lavorazioni industriali, è una pratica estremamente efficace perché in grado di assicurare notevoli benefici legati alla preservazione delle risorse naturali (limitate) e alla prevenzione dello smaltimento dei “rifiuti”.
La forte spinta indirizzata al riutilizzo delle scorie di acciaieria è favorita dalla grande disponibilità di scarti siderurgici, quindi dalla necessità di investimenti finalizzati al loro smaltimento in sicurezza.
Una delle tipologie di scoria maggiormente prodotta (anche in Italia), ampiamente riutilizzata nelle pavimentazioni stradali, consiste nella cosiddetta scoria “nera”, derivante perlopiù da processi di produzione con fornaci ad arco elettrico.