Il Presidente Juncker ha incentrato il suo intervento sul ruolo dell’UE sulla scena internazionale, senza riferirsi in particolare alle iniziative già prese ma proiettandosi nel futuro, rivelando la sua visione europea per i prossimi anni. Un discorso basato sull’attualità, sul sociale e con poche cifre, del quale riportiamo gli argomenti principali.
Economia
L’Europa si è gettata definitivamente alle spalle la crisi economica e finanziaria e la sua economia cresce ormai da 21 trimestri consecutivi. È tornato il lavoro: dal 2014 sono stati creati quasi 12 milioni di nuovi posti di lavoro. In Europa i lavoratori, uomini e donne, non sono mai stati tanto numerosi: 239 milioni.
La disoccupazione giovanile è al 14,8%: una percentuale ancora troppo alta, ma che tocca il livello più basso dal 2000. In Europa sono tornati gli investimenti, soprattutto grazie al Fondo europeo per gli investimenti strategici (il cosiddetto “Piano Juncker”), che ha mobilitato 335 miliardi di investimenti pubblici e privati.
L’Europa ha anche riconquistato il suo status di potenza commerciale. Oggi l’Unione Europea ha accordi commerciali con 70 Paesi e rappresenta il 40% del PIL mondiale.