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Normativa e tecnologie per la riduzione del rischio idrogeologico

Normativa e tecnologie per la riduzione del rischio idrogeologico

Si viene così a realizzare una pavimentazione adatta al passaggio e manovra degli autotreni. Il numero di elementi forniti è pari a 7.200, con 510 piastre terminali. Sono stati posizionali in lotti con mediamente 22 file ciascuno di lunghezza pari a circa 25 m. La superficie totale di invaso sotterraneo è pari a 7.180 m2.

Conclusioni

Preservare il ciclo idrologico naturale risulta un obiettivo fondamentale e le comunità stanno diventando sempre più sensibili a questo aspetto.

Soprattutto in questa epoca di cambiamenti climatici, sempre più evidenti risulta necessario mettere in campo il massimo sforzo da un lato per contenere le variazioni climatiche (obiettivo di medio e lungo periodo), dall’altro per rispondere alle attuali emergenze (obiettivo di breve periodo).

L’impermeabilizzazione del suolo comporta infatti che oltre il 90% della pioggia scorra superficialmente senza alimentare la falda, mentre per le superfici non pavimentate l’acqua che defluisce superficialmente si attesta tra lo 0 e il 20%.

Questo provoca notevoli disagi, tra i quali:

  • alterazione dei regimi dei corsi d’acqua;
  • inquinamento degli stessi;
  • sovraccarico del sistema fognario nei momenti di pioggia intensa;
  • riduzione dell’alimentazione della falda;
  • incremento del costi per lo smaltimento delle acque meteoriche.

Per far fronte a tutto questo un valido strumento risulta essere la creazione di volumi di laminazione e di dispersione delle acque meteoriche nel suolo, al fine di ristabilire il naturale ciclo idrologico.

Gli elementi Infiltration Tunnel permettono di realizzare con notevole rapidità e sicurezza tali volumi, garantendo nello stesso tempo la carrabilità e quindi ottimizzare l’impiego delle aree a disposizione, come osservato nel caso di studio proposto.