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Il nuovo porto turistico di Ventimiglia

La realizzazione di un modello informativo volto alla progettazione e alla gestione di una infrastruttura portuale comprensiva di opere edili, riqualificazione urbanistica, opere a mare e di consolidamento di versante

Il nuovo porto turistico di Ventimiglia

La scelta di costruire il modello informativo

La complessità delle attività da svolgere, tipica di un progetto infrastrutturale, ha indirizzato ad affrontare la progettazione tramite la costruzione di un modello informativo che facilitasse il coordinamento globale delle informazioni tra le diverse discipline e agevolasse la ricerca e la correzione di possibili interferenze anticipando le tipiche problematiche in fase di esecuzione e nel corso della Direzione dei Lavori. La dinamicità nella gestione delle informazioni si traduce in una immediata fruibilità del modello aggiornato e degli elaborati grafici da esso ricavati.

La creazione di oggetti parametrici “intelligenti” tende a superare inoltre le sole fasi di progettazione e di realizzazione, con la predisposizione all’inserimento di informazioni tipiche della gestione dell’opera: si pensi, ad esempio, alle dotazioni impiantistiche che, oltre ad essere rappresentate in una modalità che le rendono immediatamente individuabili, comprendono le indicazioni sui materiali e i dispositivi che necessitano di manutenzione e generano la possibilità di creare uno storage dei componenti in base al grado di deperimento, rendendone agevole la sostituzione.

Si pensi anche all’eventualità di modifiche di collocazione dei dispositivi di ormeggio, delle dotazioni impiantistiche e di quelle della sicurezza e delle singole attività commerciali: avere a disposizione un modello informativo dettagliato consente di provvedere ad eventuali modifiche dei layout senza turbare il comportamento globale dell’opera, estrarre nuovamente gli elaborati necessari (documentazione, computazione e tavole) in maniera automatica.

Come è tipico delle progettazioni BIM oriented, il processo di pianificazione delle attività è partito dall’individuazione delle necessità: la parametrizzazione degli oggetti, in considerazione delle possibilità di fruire del modello stesso a diversi livelli (fase di progettazione, fase di costruzione, gestione delle variazioni in corso d’opera, generazione dello stato “as built” e manutenzione e gestione dell’opera), è mirata a soddisfare le varie esigenze.

La modellazione del fondale, con il computo accurato dei materiali e della loro ricollocazione è stato eseguito in maniera completamente automatizzata a partire dalla ricostruzione digitale dello stato di fatto e lo studio delle alternative per ottimizzare il raggiungimento delle profondità funzionali al piano di ormeggio e il piano dei ripascimenti. L’ottimizzazione si è concretizzata coniugando le esigenze di progetto con i vincoli imposti dal territorio.

La collaborazione fra i diversi soggetti coinvolti nella fase di progettazione, per disciplina e competenza, è stata messa in pratica sia tramite la condivisione di modelli creati con software specifici e comuni, che attraverso la condivisione dei dati in formato aperto IFC (Industry Foundation Classes, basato sullo standard ISO 16739) in uno spazio cloud dedicato, raggiungibile dai soggetti coinvolti in qualunque momento con qualunque dispositivo.

Il modello digitale dell’infrastruttura ha consentito inoltre l’automatizzazione dell’analisi delle interferenze, inducendo di volta in volta ad operare le ottimizzazioni e le modifiche necessarie a garantire la compatibilità delle singole componenti di progetto con il contesto globale.