La diligenza del buon padre di famiglia
Proprio quando abbiamo a che fare con operatori ancora molto “acerbi”, rispetto ad un utilizzo pienamente consapevole delle attrezzature a loro affidate e ai vari contesti in cui si trovano ad operare, risulta particolarmente importante il richiamo all’art. 2087 del c.c. che nello specifico ci ricorda che, l’imprenditore, allo scopo di “tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”, è tenuto ad adottare tutte quelle misure che l’esperienza e la tecnica gli consentono di adottare. Misure anche organizzative dunque, oltre che di attenta gestione dei lavoratori, ognuno con i suoi punti di forza e di debolezza.
Mettere in atto cioè quella “diligenza del buon padre di famiglia”, concetto più volte richiamato in diversi articoli del Codice Civile. Quella stessa diligenza che impone ai genitori di limitare, graduare e monitorare con estrema attenzione le richieste dei figli neopatentati, proprio in funzione delle loro caratteristiche (che dovrebbero ben conoscere) e dell’oggettiva scarsa esperienza nell’utilizzo del mezzo, specie se in un contesto pienamente reale e non assistito.
Sicurezza: una catena composta da tanti anelli
L’utilizzo in piena sicurezza di macchine e attrezzature si dimostra quindi, nei fatti, un processo complesso e ampiamente partecipato, all’interno del quale tante sono le figure coinvolte:
- il Medico Competente, che ha l’onere di valutare l’idoneità del lavoratore allo svolgimento della mansione specifica;
- i soggetti che erogano la formazione e l’addestramento alla specifica attrezzatura, che devono garantire percorsi formativi all’altezza delle aspettative di Aziende e lavoratori;
- il Datore di Lavoro, cui spetta l’obbligo di fornire attrezzature sempre efficienti e idonee alle attività da svolgere, di formare e addestrare gli operatori, di organizzare e delimitare efficacemente le aree di lavoro, di vigilare costantemente sull’operato dei lavoratori, in prima persona o mediante preposti incaricati;
- i lavoratori, che devono utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, osservando le disposizioni e le istruzioni impartite dal Datore di Lavoro, dai Dirigenti e dai preposti e senza mai compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di loro competenza ovvero che possano compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori.
Una catena composta da tanti anelli dunque, tutti ugualmente importanti. Senza mai perdere di vista il fatto che la forza di ogni catena è pari a quella del suo anello più debole.
> Se questo articolo ti è piaciuto, iscriviti alla Newsletter mensile al link http://eepurl.com/dpKhwL <