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Il Notiziario TTS Italia – Settembre/Ottobre 2023

Prosegue la collaborazione con la Associazione nazionale della telematica per i trasporti e la sicurezza con lo scopo di contribuire al miglioramento dell’efficienza e della sicurezza del sistema dei trasporti italiano

Smart Road

Digitalizzazione delle infrastrutture e Smart Road: il recepimento della Direttiva UE sugli ITS, il Decreto e il piano d’azione ITS; questi i passi fondamentali per TTS Italia

La mobilità automobilistica del futuro – una mobilità più sicura, efficiente e sostenibile – non potrà che essere connessa, assistita e automatizzata, anche attraverso processi di digitalizzazione. A questo obiettivo lavorano i Costruttori mondiali di automobili: la transizione digitale si accompagna alla transizione ecologica, alla ricerca di combustili ed energie pulite.

Le auto del futuro, oltre che essere ambientalmente sostenibili, dialogheranno con la strada e utilizzeranno le informazioni rese disponibili da internet e dal GPS. Avranno, quindi, bisogno di infrastrutture digitalizzate, di Smart Road capaci di interagire con i veicoli.

Proprio questa è stata la novità che ha caratterizzato il lavoro di TTS Italia nella prima parte dell’anno, il progetto su cui è stato impegnato il nuovo gruppo costituito a inizio 2023 dall’Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza sulla “Digitalizzazione delle infrastrutture” che ha analizzato le possibili soluzioni e gli step necessari per passare dalle idee alla pratica.

Tema che è diventato oggetto del convegno annuale a Roma, in cui sono state presentate le conclusioni a cui è approdata la discussione che ha coinvolto soci e Stakeholder. Un’elaborazione collettiva illustrata dal Segretario Generale, Olga Landolfi, che ha costituito l’oggetto della discussione della giornata. A dare il benvenuto ai numerosi ospiti è stata la Presidente di TTS Italia, Rossella Panero.

Traffico in città
1. (photo credit: Julius Silver da Pixabay)

Il Segretario Landolfi ha illustrato il Position Paper scaturito dal gruppo di lavoro, intitolato “Soluzioni per la digitalizzazione delle infrastrutture stradali”. Dopo aver esaminato il contesto normativo nazionale ed europeo e le strategie, le iniziative e le criticità relative alla digitalizzazione, si è soffermata sul cuore del documento: le posizioni del gruppo di lavoro, quindi di TTS Italia, e le proposte di intervento per le infrastrutture stradali nazionali, con un focus sulle Smart Road.

Tre le richieste principali avanzate dall’Associazione, collegate tra loro. “Le esperienze realizzate finora dimostrano che gli ITS, gli Intelligent Transport Systems, sono strumenti fondamentali – ha insistito il Segretario Generale – per promuovere una mobilità multimodale, connessa e automatizzata.

Il primo fondamentale e indispensabile intervento che chiediamo alle Istituzioni nazionali è il recepimento della nuova Direttiva ITS, di cui attendiamo in tempi molto brevi la pubblicazione da parte della Commissione Europea. L’Italia dovrà poi dotarsi di un nuovo Decreto ITS e, soprattutto, di un nuovo Piano di Azione ITS Nazionale: è questo lo strumento con cui definire le priorità per i prossimi cinque anni sia per gli ITS che per le Smart Road”.

Landolfi ha auspicato che per queste tre priorità – a differenza di quanto accaduto con il Piano del 2014 – siano fissate delle scadenze e, soprattutto, rese disponibili le risorse necessarie alla loro implementazione, per evitare ritardi o mancate realizzazioni, specie da parte degli Enti locali, che spesso non hanno fondi propri per questo uso.

“Per accelerare il processo di digitalizzazione delle infrastrutture stradali e di trasporto in generale – ha continuato – oltre alla necessità di superare le criticità di natura tecnologica, dalla mancata copertura della rete di telecomunicazioni all’interoperabilità al limitato monitoraggio dei manufatti fino alla cybersecurity, devono essere superate anche le criticità proprie degli Enti locali e della Pubblica Amministrazione”.

Galeazzo Bignami
2. Il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami

Come, per esempio, la mancanza di adeguate figure professionali, che spesso finisce per diventare un vero e proprio freno all’evoluzione tecnologica. L’altra criticità è la difficoltà ad acquistare “servizi” – come la manutenzione stradale e dei sistemi informativi, i software, le risorse specializzate per la gestione dei sistemi – perché devono essere gestite con i budget di “spesa corrente” troppo spesso carenti, nonostante la disponibilità economica a effettuare “investimenti” in infrastrutture e hardware. Sulla necessità di adeguare la spesa corrente delle Amministrazioni Locali e centrali si sono poi soffermati diversi Relatori.

Il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, nel portare i saluti della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incentrato il suo intervento sulla sicurezza delle infrastrutture, sia stradali che ferroviarie, e in particolare delle gallerie, dei viadotti e dei ponti: “La digitalizzazione può aiutare l’opera di monitoraggio – ha sottolineato – e garantire così trasporti sicuri oltre che efficienti, sempre guardando alla sostenibilità. Questo è un settore tecnologico che ha forti potenzialità e di cui possiamo essere leader”.

Chiara Russo, Funzionario della Divisione IV, Sviluppo della rete di trasporto transeuropea e dei corridoi multimodali del Ministero, ha raccontato le esperienze dei progetti ITS e di C-ROADS in Italia: con i programmi europei 2014-2020 sono stati finanziati 11 progetti di ITS per un valore di 54 milioni, di cui 17 milioni per le C-Road per implementare sistemi ITS cooperativi tra infrastrutture e veicoli su condizioni del traffico, previsioni del tempo, incidenti e ingorghi stradali.

Borghi ha concluso mostrando il video relativo alla sperimentazione del platooning di mezzi pesanti lungo l’Autostrada del Brennero. La fine della mattinata e l’inizio del pomeriggio sono stati dedicati all’illustrazione delle esperienze nazionali e locali di Roma Servizi per la Mobilità, l’Agenzia della Capitale, dei Comuni di Torino, Verona e Trento e del Gestore dell’Autostrada del Brennero, e le soluzioni tecnologiche di Almaviva, Sodi Scientifica, Movyon, Cyclomedia e Famas System.

Piena di spunti di riflessione la tavola rotonda conclusiva dedicata a “Criticità e prospettive per le Smart Road in Italia” cui hanno partecipato protagonisti importanti della rivoluzione digitale nazionale.

Convegno TTS Italia
3. Un momento del Convegno di TTS Italia

A cominciare da Alessandro Musumeci, capo della Segreteria Tecnica del Sottosegretario all’Innovazione Tecnologica, Alessio Buti: “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza stanzia 16 miliardi di euro per la digitalizzazione, un’occasione irripetibile per il Paese. A Settembre contiamo di completare il terzo bando per i progetti di Mobility as a Service che assegnerà 16 milioni a sette regioni, risorse che possono creare un effetto valanga. In questo progetto TTS Italia svolge un ruolo fondamentale”.

Mario Nobile, neo Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ha evidenziato come ben 35 milioni di italiani – circa il 70% della popolazione residente – abbiano un’identità digitale: “In questo campo l’Italia è uno dei Paesi più evoluti.

La digitalizzazione delle infrastrutture – ha aggiunto – deve evolvere dai digital twins agli ecosistemi digitali. Il punto è: come garantire la copertura dei costi operativi, per esempio delle Smart Road, visto che abbiamo problemi di spesa corrente? Con un wallet digitale, questo è ciò che intendo costruire, che superi Io e PagoPa e offra la possibilità di pagare sia i servizi pubblici che quelli offerti dai privati. E sia quindi in grado di finanziare servizi ad alto valore aggiunto come, appunto, le Smart Road”.

Agganciandosi all’intervento del Direttore Nobile, Mauro Giancaspro, Direttore Technology, Innovation & Digital Spoke di ANAS h evidenziato come non siano le capacità tecnologiche a mancare. “Le abbiamo, ora vanno organizzati nuovi modelli di business – ha aggiunto – che garantiscano la sostenibilità economica delle Smart Road.

Come? Recuperando le esternalità negative, ad esempio l’incidentalità stradale che pesa fortemente sulla spesa sanitaria. Vengo da Enav, dal controllo di volo del traffico aereo, e sto cercando di trasferire alla strada l’architettura di sistema che regge l’aviazione civile dove è l’organismo mondiale, l’Icao, a dettare gli standard e le procedure da seguire, uguali per tutti i Paesi.

La nuova Direttiva UE ITS dovrebbe far entrare il mercato: solo con requisiti comuni di sistema, interoperabilità e cybersecurity condivisa, sarà possibile raggiungere questo obiettivo. Serve un framework normativo che regoli il settore mentre a noi tocca organizzare un catalogo di servizi door-to-door”.

Città di notte
4. (photo credit: Pexels da Pixabay)

Anche Alessandro Musmeci, Responsabile dell’Area Tecnica di AISCAT, l’Associazione dei Gestori autostradali, ha convenuto che le tecnologie sono mature. “Ma le altre condizioni no – ha messo in guardia. Le Società di telecomunicazioni e i Costruttori di automobili non si parlano, non ci parlano. Va costruita una ‘value chain’ che riunisca tutti gli operatori coinvolti. Ognuno di noi ha un ruolo, tutti dobbiamo contribuire alla sicurezza stradale”.

Grande apprezzamento per il Position Paper di TTS Italia, come anche dagli interventi precedenti, è arrivato da Domenico Crocco, Presidente del Comitato Tecnico di PIARC, l’Associazione mondiale della strada, e dirigente Anas: “Va dichiarata guerra agli incidenti stradali, monitorando le infrastrutture e aumentando i controlli automatici dei comportamenti scorretti degli automobilisti. In particolare nelle città, dove si registra il 73% di tutti gli incidenti”.

Infine, Luigi Giacalone, Presidente di Swarco Italia, leader mondiale negli ITS, ha chiesto un coinvolgimento maggiore delle città meridionali: “Esprimono una vitalità notevolissima. Come abbiamo constatato a Palermo”.

La difficile collaborazione con i big delle telecomunicazioni e con le grandi Case automobilistiche è stata ripresa e indicata da più parti come uno dei principali ostacoli alla costruzione di un sistema integrato: come individuare le soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione se non c’è visibilità su quel che stanno progettando i Costruttori di veicoli? O sull’ecosistema digitale a cui lavorano gli internet provider?

A riassumere i lavori della giornata è stata la Presidente Rossella Panero: “Ringrazio tutti per aver condiviso i punti fondamentali del nostro Position Paper. Sottolineo come dalle esperienze raccontate si registri un interessante protagonismo sia delle grandi città come delle piccole. Mi auguro che la revisione del Codice della Strada si estenda anche all’implementazione delle tecnologie.

Condivido fortemente l’importanza del coinvolgimento sia delle Telco che dei “car makers”: per rendere operative le Smart Road tutti gli attori della filiera devono cooperare, insieme alle Istituzioni pubbliche.

Altro tema chiave è l’equilibrio economico dei servizi offerti, quindi il modello di business. Ribadisco, in conclusione, che gli obiettivi che proponiamo per gli ITS necessitano di un budget adeguato, da reperire nel PNRR. Le nostre tecnologie sono all’avanguardia e non hanno nulla da invidiare a quelle che ho visto di recente a Singapore, il Paese battistrada nel mondo”.

Ulteriori informazioni sulle attività dell’Associazione possono essere richieste a ttsitalia@ttsitalia.it.

Per la foto in primo piano, photo credit: Tim Hill da Pixabay

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