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L’Albula bis

La Redazione ha visitato il cantiere nel Cantone svizzero dei Grigioni dove lo scorso 2 Ottobre, a poco più di tre anni dall’inizio degli scavi, è avvenuto il breakthrough della seconda canna del più alto tunnel ferroviario alpino

L’Albula bis

Il tunnel dell’Albula è l’opera principale dell’omonima linea a scartamento metrico della Ferrovia Retica che collega l’Engadina e Sankt Moritz con Thusis, superando oltre 1.100 m di dislivello senza cremagliera.

Per la costruzione di questa galleria, lunga 5.864 m, dal 1898 furono impegnati 1.316 operai, 16 dei quali persero la vita. Il punto più difficile fu l’attraversamento di una formazione sedimentaria di dolomia cariata spessa 100 m.

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    La linea dell’Albula supera oltre 1.100 m di dislivello in 61,67 km grazie a una serie di viadotti e di gallerie elicoidali
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Alla pk 1+192, un’enorme venuta d’acqua irruppe improvvisamente nel tunnel portando con sé grandi masse di fine sabbia dolomitica, tanto da ricoprire l’intero letto per 500 m di lunghezza.

L’avanzamento del tunnel si arrestò in seguito alla necessità di modificare le perforatrici e causò infine la rinuncia da parte della Ditta incaricata. I lavori per il superamento di questo ostacolo, sotto la guida della FR, durarono un anno. Il breakthrough avvenne il 29 Maggio 1902, e a cinque anni dall’inizio dei lavori, infine, il 1° Luglio 1903 fu inaugurata quella che a tutt’oggi risulta essere la galleria ferroviaria alpina più elevata, con un’altitudine media di 1.800 m s.l.m..