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L’Albula bis

La Redazione ha visitato il cantiere nel Cantone svizzero dei Grigioni dove lo scorso 2 Ottobre, a poco più di tre anni dall’inizio degli scavi, è avvenuto il breakthrough della seconda canna del più alto tunnel ferroviario alpino

L’Albula bis

Le due sezioni del tunnel, scavate per 5.856 m con pale e picconi, presentavano uno scostamento di pochi centimetri; il costo del progetto fu di circa 6,4 milioni di Euro (al cambio attuale). Nel 2006 fu condotta sul tunnel dell’Albula una verifica tecnica, che evidenziò la forte necessità di ammodernamento della struttura in tema di sicurezza: più della metà dei 5.864 m si trovava, infatti, in cattive condizioni e doveva essere ristrutturata.

La Rhätische Bahn valutò sia l’ipotesi di manutenzione, sia quella della costruzione ex-novo di una seconda canna: nel 2010, la scelta cadde sulla seconda opzione, suffragata da una differenza di costi relativamente contenuta, quasi nessuna limitazione rilevante per la circolazione durante la fase di costruzione e da un livello di sicurezza decisamente superiore.

La seconda canna garantisce inoltre una qualità elevata ed è vantaggiosa in termini di sostenibilità, consentendo di poter comunque successivamente intervenire – senza interruzioni al traffico ferroviario – sul tunnel esistente.

Dal 7 Luglio 2008, la linea dell’Albula è stata iscritta nel Patrimonio mondiale UNESCO come “Ferrovia retica nel paesaggio Albula/Bernina”. Durante la programmazione del nuovo tunnel, la Rhätische Bahn ha collaborato a stretto contatto con i responsabili della cura dei beni culturali del Cantone Grigioni e della Confederazione.

Si è tenuto conto di tutte le modifiche a livello estetico nonché di configurazione del territorio e delle strutture. I risultati sono stati fissati in un “progetto principale” e fungono da base per la gestione del patrimonio storico esistente e delle nuove strutture aggiunte.

La seconda canna

I lavori preliminari per la nuova opera, del valore di 302,92 milioni di Euro (345 milioni di Franchi), ebbero inizio il 25 Giugno 2014; nell’Aprile 2015 si iniziò a scavare la galleria Albula II, che dovrebbe entrare in esercizio tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.

Nel successivo biennio si interverrà poi sul tunnel storico, che a lavori ultimati sarà utilizzato come galleria di emergenza. Lo scavo è stato eseguito partendo dai portali di Spinas (a Sud) e di Preda (a Nord), a un’interdistanza media di 30 m dalla galleria storica.