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Il Saudi Landbridge Railway – prima parte

L’analisi e la gestione dei dati delle indagini geognostiche da parte di Italferr SpA per la definizione del progetto geotecnico e del modello del terreno

Il progetto Saudi Landbridge Railway – prima parte

Breve sintesi delle formazioni geologiche interessate dalla linea feerroviaria

Come detto, il Saudi Landbridge Project section 2 attraversa la Penisola Araba intercettando le principali strutture geologiche che hanno una orientazione Nord-Ovest-Sud-Est.

Le principali unità litologiche e strutturali incontrate lungo il tracciato della nuova linea, da Ovest verso Est, sono rappresentate da:

  • L1 – Arabian shield: è un altopiano inframmezzato da creste dovesi rilevano rocce magmatiche, metamorfiche e sedimentarie precambriane con vari gradi di fratturazione e alterazione. In corrispondenza delle depressioni si rilevano terreni alluvionali costituiti prevalentemente da suoli granulari sciolti e cementati, con aree in cui è stata rilevata la presenza di Sabkha;
  • L2 – Arabian platform: la morfologia pianeggiante degrada verso Est, con la presenza di creste rocciose costituite da rocce sedimentarie granulari (arenarie, siltiti, conglomerati, brecce, ecc.) e carbonatiche attribuibili al Paleozoico e Mesozoico. Le zone depresse sono state riempite da terreni prevalentemente granulari. Si rilevano tratti di deserto con dune mobili e sabbie poco addensate;
  • L3 – Arabian desert: la morfologia pianeggiante degrada versoEst, il substrato litoide e le creste affioranti sono rappresentate da rocce sedimentarie clastiche e carbonatiche attribuibili al Cenozoico. Terreni di copertura sono rappresentati prevalentemente da sabbie che generano una zona desertica. Le sabbie hanno un diverso grado di addensamento, con lunghi tratti di dune mobili. Nella zona costiera si rileva la presenza di Sabkha.

L’analisi preliminare dei Geological e Geotechnical Risks

Le analisi preliminari della bibliografia geologica, geomorfologica e geotecnica, nonché quelle delle foto aeree e satellitari e infine i sopralluoghi in campo hanno permesso di individuare i rischi geologici e geotecnici all’ interno del corridoio dove doveva essere sviluppato il progetto della nuova linea. I rischi possono essere raggruppati nelle seguenti categorie principali:

  1. trasporto eolico di sabbia e dune mobili: in queste aree si ha la presenza di terreni sabbiosi sciolti, poco addensati e, in alcune sezioni, di dune mobili medio-alte. La sabbia trasportata dal vento ha un notevole impatto sull’ infrastruttura ferroviaria. Pertanto, nello sviluppo del progetto è stato necessario analizzare la geomorfologia dei luoghi, caratterizzare la direzione e la forza del vento, il quantitativo di sabbia trasportato, la lunghezza dei tratti di dune mobili e il grado di cementazione e addensamento dei terreni al fine di progettare un intervento di mitigazione dell’effetto della sabbia sull’ infrastruttura ferroviaria nonché le opere per superare i tratti di dune mobili;
  2. terreni con pessime caratteristiche geotecniche: la presenza di Sabkha è stata rilevata, oltre che lungo la costa orientale, nei pressi di Al Jubail, anche nelle zone interne depresse dell’Arabian Shield, laddove per la pioggia si formano i laghi ricchi di sali disciolti. La Sabkha si presenta come una crosta di sale superficiale discontinua mentre il terreno sottostante può avere densità variabile. In presenza di tali suoli, si potrebbero avere fenomeni di subsidenza dovuti sia alla dissoluzione dei sali che la costituiscono sia per l’addensamento dei terreni sottostanti. In queste situazioni, le indagini devono permettere di definire esattamente lo spessore della crosta, la tipologia, le caratteristiche geotecniche, con particolare riguardo al grado di addensamento, dei terreni sottostanti, la profondità e le escursioni della falda freatica, nonché chiaramente l’estensione e il tratto del tracciato interessato;
  3. alluvioni: questi eventi si verificano periodicamente, in particolare durante il periodo invernale, nelle aree di wadi a causa di pioggia intensa. In questo ambiente, in assenza di vegetazione, eventi così intensi portano a un’erosione lineare elevata sia degli stessi wadi che dei versanti dei rilievi e delle scarpate delle infrastrutture esistenti. Nello sviluppo del progetto, pertanto, devono essere acquisiti tutti i dati necessari per progettare soluzioni per la stabilizzazione delle scarpate esistenti e la protezione di quelle nuove, per la riduzione degli scalzamenti delle fondazioni delle opere, ecc.;
  4. instabilità di pendii (cadute di massi): questo fenomeno si verifica, soprattutto, in presenza di rocce sedimentarie stratificate per il loro diverso grado di alterabilità ed erodibilità, da parte degli agenti atmosferici. Per lo sviluppo del progetto sono stati eseguiti tutti gli studi e i rilievi necessari per progettare interventi di stabilizzazione e protezione.