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Il Saudi Landbridge Railway – prima parte

L’analisi e la gestione dei dati delle indagini geognostiche da parte di Italferr SpA per la definizione del progetto geotecnico e del modello del terreno

Il progetto Saudi Landbridge Railway – prima parte

Infatti le scelte tecniche progettuali, il costo complessivo dell’opera nonché i tempi di realizzazione e la correttezza del progetto sono tutti elementi che dipendono dall’affidabilità del modello geotecnico. In sintesi, si può affermare che:

  • un modello geotecnico eccessivamente cautelativo conduce a un sovradimensionamento delle opere che fa lievitare in maniera evidente i costi;
  • un modello geotecnico con troppe lacune e/o ipotesi non documentate sarà poco affidabile o peggio non corretto. Questo potrà avere un forte impatto sugli imprevisti, influendo negativamente sui tempi di realizzazione e sul costo complessivo dell’opera.

Questi sono stati i punti di partenza per il Saudi Landbridge Project, e il modello geotecnico è stato sviluppato sulla base di campagne di indagini multimetodologiche adeguatamente calate sulla situazione locale e sulle necessità progettuali.

Infine, visto che in natura tutte le strutture geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e geotecniche sono tridimensionali per i motivi che saranno esplicitati in seguito, il modello geotecnico è stato sviluppato in 3D. 

Descrizione dell’opera

Come detto, il Saudi Landbridge Project consiste in un progetto di circa 1.300 km di linea ferrovia a doppio binario, merci e passeggeri, che collegherà, attraversando tutta l’Arabia Saudita, Jeddah sul Mar Rosso con Al Jubail sul Golfo Arabico, passando per la Capitale Riyadh.

La massima velocità di progetto è di 350 km/ora per treni passeggeri e 160 km/ora per treni merci. Il progetto è stato diviso in due sezioni:

  • section 1 da Jedda (sul Mar Rosso) al km 271 circa;
  • section 2 dal km 271 a fine tratta (km 1.288) e oggetto dell’articolo.

Lungo il tracciato si alternano zone con una morfologia prevalentemente piatta a zone con creste anche elevate, con affioramenti di rocce magmatiche, metamorfiche e sedimentarie (granulari e calcari) più o meno fratturati ed alterati, zone di deserto e zone di dune mobili.

Di seguito, per comprendere le dimensioni del progetto, sono riassunte le principali opere:

  • 138 viadotti per una lunghezza totale di 138 km;
  • 11 cavalcavia;
  • sei Cut & Cover per superare zone di dune mobili;
  • circa 104 milioni di m3 di scavi per la realizzazione di trincee;
  • circa 132 milioni di materiale previsto per la costruzione di rilevati, che raggiungono altezze massime di 15 m;
  • circa 260 km di zone di deserto con oltre 35 km di aree dune mobili.