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Torino-Lione: ripartono le attività in Italia

Sono sette i cantieri attivi per realizzare la sezione transfrontaliera della Torino-Lione tra Italia e Francia, con circa 1.000 persone e 35 Imprese al lavoro. In tutti i cantieri le lavorazioni procedono regolarmente e nei tempi previsti, con l’applicazione delle Norme sanitarie indicate dai due Paesi per rispondere all’emergenza Coronavirus

Torino-Lione: ripartono le attività in Italia

In Italia è stata completata a metà Dicembre la seconda fase dell’allargamento del cantiere di Chiomonte che diventerà il sito principale dello scavo del tunnel di base, mentre il raggruppamento di Imprese che ha vinto l’appalto per le nicchie di interscambio nella galleria della Maddalena sta iniziando le attività.

In Francia sono stati superati i 10 km di scavo della galleria in cui passeranno i treni e proseguono a pieno ritmo i lavori delle opere all’aperto (si veda fascicolo n° 149 Settembre/Ottobre 2021 a pag. 40 con https://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/i-prossimi-passi-della-torino-lione/).

A Chiomonte allargato il cantiere, al via le nicchie

Il cantiere di Chiomonte è pronto per la realizzazione delle nicchie di interscambio dei mezzi all’interno del tunnel geognostico della Maddalena e per la costruzione del nuovo svincolo sulla A32.

A metà Dicembre, è stata infatti completata la seconda fase di allargamento del cantiere che ha riguardato una parte dei quasi due ettari di terreni acquisiti da TELT a inizio Novembre 2020 nel comune di Giaglione.

Le aree sono funzionali alla realizzazione del nuovo svincolo di cantiere sulla A32 Torino-Bardonecchia per il quale Sitaf ha in corso la gara. L’attività ha impegnato circa 75 persone con cinque escavatori e due sollevatori su tre turni, oltre al personale di TELT che ha supervisionato i lavori.

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1. Il cantiere di Chiomonte in Val di Susa

Questo secondo step segue di alcuni mesi la prima fase di allargamento del cantiere, da dove partirà lo scavo del tunnel di base in Italia, che si era conclusa a Giugno con un ampliamento su circa un ettaro di terreno e la posa di un ponte lungo 20 m che collega le due sponde del torrente Clarea e consente la movimentazione dei mezzi di lavoro.

Parallelamente, nella seconda metà Dicembre il raggruppamento di Imprese che ha vinto l’appalto per le nicchie di interscambio all’interno della galleria della Maddalena ha fatto ingresso in cantiere e iniziato i lavori.

Il contratto ammonta a 40 milioni di Euro e prevede la realizzazione di 23 nicchie con l’impiego di oltre 50 lavoratori: gli allargamenti (di circa 3×40 m) trasformeranno il cunicolo esplorativo della Maddalena in galleria di servizio al tunnel di base che consente tutte le movimentazioni dei camion del cantiere.

Superati i 10 km di scavo del tunnel di base

A Saint-Martin-la-Porte lo scavo del tunnel in cui passeranno i treni ha superato i 10 km: dopo che la fresa Federica ha completato la realizzazione dei primi 9 km del tunnel di base del Moncenisio, lo scavo con il metodo tradizionale ha infatti superato il chilometro degli 1,5 km previsti con questo sistema.

Questo è il tratto più delicato della montagna dal punto di vista geologico che attraversa la formazione carbonifera denominata “Houiller productif”, che ha la tendenza a richiudersi sullo scavo.

Si sta quindi procedendo con metodo tradizionale scavando su due fronti convergenti utilizzando il martellone idraulico e, dove possibile, l’esplosivo, e si consolida il fronte con vetroresina e bulloni autoperforanti.

Realizzato il 70% del portale di ingresso della Torino-Lione in Francia

A Saint-Julien-Montdenis è arrivata al 70% la realizzazione della tranchée couverte, il portale di entrata del tunnel di base sul fronte francese. In ingresso e in uscita dal tunnel di base a Saint-Julien-Montdenis, i treni passeranno attraverso una galleria di accesso lunga 90 m, alta 11 e larga 20 m costruita a cielo aperto, sotto l’autostrada A43 e la strada RD1006.

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2. Lo scavo in tradizionale del tunnel di base a Saint-Martin-la-Porte

I lavori iniziati nei primi mesi del 2019, valgono 34 milioni e sono stati suddivisi in tre fasi per interferire il meno possibile con il traffico stradale. Dovrebbero terminare nella seconda metà del 2021.

A Novembre 2020, l’autostrada – che era stata deviata per consentire la realizzazione della prima parte dello scatolare – è stata riposizionata nella sua sede originaria ed è stata avviata l’ultima fase delle lavorazioni che prevedono il completamento della struttura di calcestruzzo e, infine, il riposizionamento anche della strada dipartimentale.

Le dighe sul fiume Arc

Sull’altra sponda del fiume Arc, a Villargondran, è attivo il cantiere delle “dighe” per rinforzare gli argini a protezione della piana di Saint-Jean-de-Maurienne dal rischio di inondazioni e si sta preparando la piattaforma che ospiterà le strutture della sezione transfrontaliera. Nell’area sarà realizzata anche la nuova sottostazione elettrica per l’alimentazione dei treni, che sostituirà quella esistente.

Gli interventi prevedono di sollevare il terreno di circa 6 m utilizzando 25.000 t di materiale di scavo proveniente dal cantiere di Saint-Martin-La-Porte e dalla tranchèe couverte. Questi lavori, del valore di 6,8 milioni di Euro, saranno completati nella prima metà del 2021.

I lavori sulla piana di Saint-Jean-Demaurienne

Proseguono anche le attività per accogliere i lavori del polo di scambio multimodale provvisorio nel bacino di Saint-Jean-de-Maurienne per agevolare i passeggeri e mantenere operative le stazioni di autobus e treni durante i lavori, facilitando i collegamenti tra le diverse modalità di trasporto.

Il progetto, che sarà realizzato da SNCF Réseau per conto di TELT, prevede un edificio per i passeggeri con biglietterie e aree di attesa, nuovi accessi ai binari, una stazione degli autobus, un parcheggio per auto e biciclette e una stazione dei taxi. Il polo, che dovrebbe essere operativo alla fine del 2021, resterà in funzione fino all’entrata in servizio della stazione definitiva.

Per poter accogliere il cantiere della nuova linea, sono necessarie alcune operazioni preventive in modo da garantire la continuità del traffico ferroviario e di quello cittadino. È in questo contesto che una cinquantina di edifici sono stati demoliti nel bacino di Saint-Jean-de-Maurienne.

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3. Il cantiere del portale di ingresso della Torino-Lione in Francia

Una nuova sottostazione elettrica è in costruzione nella zona di Plan des Épines a Villargondran e un nuovo ponte ferroviario è stato installato nel quartiere di Moulins des Prés.

I pozzi di ventilazione del tunnel di base ad Avrieux

Nella zona di Avrieux in autunno si è aperto il cantiere per i lavori di realizzazione dei pozzi di ventilazione del tunnel di base. L’appalto vale circa 220 milioni di Euro, prevede l’impiego di circa 250 persone ed è in capo al raggruppamento di Imprese composto da Vinci Construction Grands Projets, Dodin Campenon Bernard, Vinci Construction France, Webuild e Bergteamet.

A 1.300 m di quota ad Avrieux, saranno scavati quattro tunnel verticali paralleli con un diametro di 5,2 m che devono raggiungere l’area sotterranea di Modane della nuova linea, 500 m più sotto, di cui contribuiranno alla ventilazione e alla sicurezza.

Per farlo verranno utilizzate delle Raise Boring Machine, una tecnologia sviluppata nell’industria mineraria proprio per lo scavo meccanizzato di pozzi verticali. Una soluzione efficiente che tutela al massimo la sicurezza dei lavoratori rispetto ai metodi di perforazione tradizionali e consente di avere un impatto minore sul territorio.

Infatti, in superficie l’impatto del cantiere è limitato: viene utilizzata una struttura di perforazione alta e larga quanto basta per gestire un’asta di piccolo diametro. La prima fase dello scavo consiste nel creare un foro pilota dall’alto, con un’asta di 300 mm di diametro, fino a raggiungere il livello della stazione di Modane.

Qui la piccola testa di perforazione viene sostituita da un disco fresante del diametro del pozzo da scavare, agganciata all’asta del foro pilota che diventa asta di manovra, che gestisce la fresa facendola ruotare e tirandola verso l’alto.

Il materiale di scavo, che cade per gravità alla base del pozzo, sarà trasportato all’esterno attraverso la discenderia esistente.

Saranno realizzate inoltre altre opere accessorie, necessarie per il buon funzionamento dei pozzi, compreso lo scavo di sette caverne alte fino a 22 m e larghe 23 m che saranno utilizzate anche per il montaggio delle TBM che scaveranno il tunnel di base verso l’Italia.

4. Nel 2021, saranno affidate tutte le gare per lo scavo del tunnel di base, per un valore di oltre 3 miliardi

Ciao Federica: la tbm ha lasciato La Praz

A Novembre, a La Praz è terminato lo smontaggio della TBM Federica che aveva scavato i primi 9 km del tunnel di base. La testa, del diametro di oltre 11 m, è stata l’ultima componente del macchinario lungo 135 m per 2.400 t di peso ad essere smontata e portata fuori dalla montagna.

Le gare per il tunnel di base

Nel 2021, saranno affidate tutte le gare per lo scavo del tunnel di base, per un valore di oltre 3 miliardi. Per i tre lotti in Francia (del valore di 2,3 miliardi), la firma dei contratti è prevista nei primi mesi del 2021 mentre per il lotto italiano (del valore di 1 miliardo) l’assegnazione è prevista nel secondo semestre 2021.

Ad oggi sono già stati spesi e impegnati per l’opera circa 3,2 miliardi di Euro e appaltato il 21% dei lavori.

Fotografie di proprietà di TELT

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