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Il tunnel del Moncenisio avanza nella montagna

Avviato a Dicembre 2022 lo scavo dell’ingresso della galleria a Saint-Julien-Montdenis

Procede con dieci cantieri tra Italia e Francia e 1.400 persone al lavoro la costruzione della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria per merci e passeggeri Torino-Lione. L’opera principale e la più complessa è il tunnel di base del Moncenisio: due canne da 57,5 km da realizzare sotto le Alpi.

I primi 10,5 km sono stati completati ad Aprile 2022 con lo sfondamento del diaframma della parte realizzata con metodo tradizionale a Saint-Martin-la Porte, dove erano già stati scavati 9 km della canna Sud con la fresa Federica.

Dopo l’assegnazione del Luglio 2021 di oltre 3 miliardi di appalti per il completamento dei 40 km di tunnel in Francia, le Imprese si sono installate sui cantieri e avviato le attività. Sul fronte italiano è in stato avanzato la gara per lo scavo dei 12,5 km della galleria in Italia e la gara sarà appaltata per l’estate 2023.

Lo scavo dell’ingresso del tunnel di base
1. Un dettaglio dell’avvio dello scavo dell’ingresso del tunnel di base nella montagna in Francia

Tra le principali lavorazioni in corso ci sono lo scavo dell’imbocco del tunnel di base in Francia, la realizzazione dei pozzi di ventilazione ad Avrieux e l’adeguamento della galleria della Maddalena a Chiomonte, in Italia.

Per ulteriori approfondimenti pregressi si veda “Strade & Autostrade” n° 149 Settembre/Ottobre 2021 a pag. 40 con https://www.stradeeautostrade.it/gallerie-e-tunnelling/i-prossimi-passi-della-torino-lione/ e n° con https://www.stradeeautostrade.it/incontri-e-interviste/mario-virano-luomo-che-spera-di-accorciare-leuropa/). 

L’ingresso del tunnel in Francia

L’8 Dicembre alle 9:00 è iniziato in Francia lo scavo del tunnel di base della Torino-Lione a partire dalla piattaforma del cantiere operativo 08 a Villard-Clément, nel Comune di Saint-Julien-Montdenis, di fronte a Saint-Jean-de-Maurienne dove si trova la stazione internazionale.

Tra il 2018 e il 2021, questo sito ha accolto i lavori della tranchée couverte, ovvero la galleria artificiale sotto l’Autostrada A43, che incanalerà i treni verso il futuro ponte sul fiume Arc, in direzione della stazione di Saint-Jean-de-Maurienne.

Dopo la fine di questi lavori, il raggruppamento “Lyon Torino CO08” – che si è aggiudicato questo tratto di tunnel di base, composto da Implenia Suisse (Mandataria), Implenia France, NGE Génie Civil, Itinera e Rizzani de Eccher – ha terminato le operazioni di preparazione del cantiere.

Il polo multimodale a Saint-Jean-de-Maurienne
2. Il polo multimodale provvisorio a Saint-Jean-de-Maurienne

Il terreno è stato scavato per raggiungere la quota del tunnel di base. Sono state inoltre prolungate le grandi pareti di sostegno laterali e il terreno in cui si scaverà la galleria è stato consolidato con iniezioni di calcestruzzo (tecnica del jet grouting).

Sono operativi anche tutti gli impianti necessari al buon funzionamento del cantiere, come la centrale di betonaggio e la stazione di trattamento delle acque. È stato inoltre installato un hangar acustico, per proteggere i residenti dal rumore durante l’intera durata dei lavori. Tutto il materiale di scavo sarà infine condotto con un nastro trasportatore fino al sito di Resses, nel Comune di Villargondran.

Il cantiere – attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, al picco delle attività fino 2024 – impiegherà fino a 300 persone. Le due canne del tunnel di base del Moncenisio saranno scavate per 2,8 km con il metodo tradizionale (cioè con martellone pneumatico o esplosivo) in direzione della discenderia di Saint-Martinla-Porte, dove si ricongiungeranno con i 10 km già realizzati.

La discenderia Villarodin-Bourget-Modane
3. La discenderia Villarodin-Bourget-Modane al piede dei pozzi di Avrieux

Intanto, sulle piattaforme di Saint-Martin-la-Porte e La Praz, il raggruppamento di Imprese Vinci Grands Projets-Dodin Campenon Bernard-Vinci Construction France – Webuild, prosegue l’installazione e le attività preparatorie del cantiere operativo 06/07, in vista dell’arrivo delle frese che, a partire dal 2024, completeranno i 23 km di tunnel di base tra Saint-Martin-la-Porte-La Praz e Villarodin/Bourget-Modane. 

I pozzi di ventilazione

Ad Avrieux, il raggruppamento di Imprese composto da Vinci Construction Grands Projets, Dodin Campenon Bernard, Vinci Construction France, Webuild e Bergteamet lavora per costruire quattro tunnel verticali paralleli da realizzare a 1.300 m di quota, significativi perché devono raggiungere l’area sotterranea di Modane della nuova linea (al piede della discenderia di Villarodin/Bourget-Modane), 500 m più sotto, di cui contribuiranno alla ventilazione e alla sicurezza.

I quattro pozzi paralleli con un diametro di 5,2 m sono scavati da Raise Boring Machine, una tecnologia sviluppata nell’industria mineraria proprio per lo scavo meccanizzato di pozzi verticali e di diametro limitato. Le operazioni sono entrate nel vivo nell’autunno 2022.

La raise boring machine
4. La raise boring machine per lo scavo dei pozzi di ventilazione del tunnel di base ad Avrieux
La stazione di Saint-Jean-de-Maurienne

Nell’estate 2022, a Saint-Jean-de-Maurienne è stato completato e inaugurato il nuovo polo multimodale con il fabbricato viaggiatori transitorio sulla linea storica, realizzato da SNCF Reseau in convenzione con TELT.

Sono state riaperte al traffico le strade all’ingresso Nord della città e sono in corso i lavori di sviluppo del cantiere per consentire alle future Aziende di insediarsi e accogliere il loro personale per la primavera del 2023. Proseguono poi i lavori di interconnessione ferroviaria nell’area di Saint-Jean-de-Maurienne con 12 cantieri in contemporanea.

Mentre in sotterraneo si sta completando il sistema di cunicoli e cameroni necessari ai lavori, all’interno del grande hangar è stata posta in opera la piastra in calcestruzzo armato dove sono state montate le prime due macchine per lo scavo dei pozzi.

Lo scavo dei pozzi di ventilazione
5. Lo scavo dei pozzi di ventilazione del tunnel di base ad Avrieux

Il 19 Novembre sono stati completati i primi due fori pilota: alle 8.30 il primo raise borer partito il 5 Ottobre dalla piattaforma di Avrieux, 500 m sopra, ha sfondato la calotta di roccia arrivando nell’area sotterranea di Modane della nuova linea. Un’ora dopo anche l’altra fresa ha completo il suo lavoro, centrando la corrispondenza prevista in galleria con uno scarto di pochi centimetri.

Il materiale di scavo che cade al piede dei pozzi viene poi estratto attraverso la discenderia già esistente a Villarodin-Bourget/Modane. Per rendere sicuro lo scavo con il raise boring, è stato necessario consolidare il terreno con iniezioni fino a 130 m di profondità.

Alle estremità delle barre sono stati montati gli alesatori (le teste delle frese verticali) per lo scavo dei pozzi, mentre si realizzano gli altri due fori pilota.

Queste frese, che scavano verticalmente, rappresentano una soluzione in grado di tutelare al massimo la sicurezza dei lavoratori, rispetto ai metodi di perforazione tradizionali.

I lavori nella galleria La Maddalena
6. I lavori nella galleria La Maddalena di Chiomonte

Il materiale di scavo, che cade per gravità al piede dei pozzi, viene portato all’esterno attraverso la discenderia esistente. Parallelamente, proseguono i lavori delle gallerie, tutte realizzate con metodo convenzionale, che costituiscono il sistema di cunicoli e cameroni necessari ai lavori. In particolare, vengono realizzate anche sette caverne, alte fino a 22 m e larghe 23 m, che saranno utilizzate per il montaggio delle frese che scaveranno il tunnel di base verso l’Italia. 

Il cantiere di Chiomonte

Il principale sito in Italia per i lavori di costruzione della linea ferroviaria merci e passeggeri Torino-Lione, si prepara a diventare, nel 2023, il nuovo fronte di scavo del tunnel di base del Moncenisio.

Il raggruppamento di imprese guidato da Webuild è al 70% dei lavori per le nicchie di interscambio necessarie a garantire l’incrocio dei mezzi per i lavori all’interno della galleria della Maddalena, che diventerà una galleria di servizio e ventilazione al tunnel di base.

Queste attività termineranno nell’estate 2023 quando sarà previsto l’affidamento del contratto per i lavori dei 12,5 km di galleria da scavare fino a Susa con il successivo ingresso delle Imprese in cantiere.

Lo scavo alla galleria La Maddalena
7. Lo scavo delle nicchie nella galleria La Maddalena a Chiomonte

Parallelamente si sta completando la rimozione dei rifiuti abbandonati da soggetti terzi nell’area di Salbertrand destinata a diventare il sito di valorizzazione dei materiali di scavo estratti durante i lavori del tunnel a Chiomonte. 

Le opere autostradali in convenzione SITAF

Sitaf, la Concessionaria dell’autostrada Torino-Bardonecchia che gestisce i lavori collegati alle opere autostradali in base a una convenzione con TELT, sempre nell’area del cantiere di Chiomonte ha affidato i lavori per il nuovo svincolo sulla A32, necessario a garantire il transito dei mezzi senza impattare sulla viabilità locale.

La Concessionaria autostradale sta avanzando anche sul cantiere del nuovo autoporto a San Didero dove è in corso la demolizione degli edifici abbandonati presenti sull’area per poi procedere con la realizzazione delle opere del nuovo autoporto.

I lavori dureranno circa due anni in modo da assicurare l’operatività di un servizio di ricovero e rifornimento essenziale per i tir che salgono verso le montagne, in vista dello spostamento dell’attuale autoporto dall’area di Susa dove sono previste le opere per l’interconnessione della nuova ferrovia con la linea storica.

Le nicchie di interscambio a La Maddalena
8. I lavori per le nicchie di interscambio nel tunnel de La Maddalena a Chiomonte

Il robotino Axel per la sicurezza in galleria

Da Aprile a Ottobre 2022, al cantiere di Chiomonte ha lavorato Axel, il rover intelligente utilizzato per indagare preventivamente le condizioni ambientali in galleria in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori. Il prototipo è stato commissionato da TELT a Webuild nell’ambito dei lavori all’interno del tunnel geognostico.

Si tratta di un sistema a guida remota altamente innovativo. Axel, nome ispirato al protagonista del romanzo “Viaggio al centro della Terra” di Jules Verne, è frutto della collaborazione tra il Gruppo Webuild e il centro di eccellenza CIM 4.0. Il rover è in grado di sostituire la presenza dell’uomo nell’esplorazione di tratti più profondi (oltre i 4.000 metri di profondità) della galleria di Chiomonte dove la temperatura dell’aria supera i 40 °C e il tasso di umidità il 95%.

Muovendosi a zero emissioni in ambienti complessi, con pendenze e ostacoli Axel, comandato a distanza da un operatore, ha effettuato la raccolta e l’analisi dinamica di dati ambientali grazie ad un sistema di telecamere e sensori con elevatissimi livelli di affidabilità.

Il rover Axel nella galleria di Chiomonte
9. Il rover Axel nella galleria di Chiomonte

L’esito delle analisi ha permesso di preparare al meglio gli interventi di ripristino dell’ambiente oggetto del lavoro, quali ad esempio il lavaggio e il ricambio d’aria, il consolidamento delle pareti, l’installazione degli impianti elettrici e di trasporto dell’aria.

Axel è una delle prime applicazioni di Mission-S, la strategia per la sicurezza che TELT mette in campo nei suoi cantieri e che considera l’innovazione uno degli assi fondamentali per raggiungere l’obiettivo incidentalità zero.

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