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La tecnica dello “spingi-manufatto” sulla A5 Torino-Quincinetto

L’ammodernamento e l’adeguamento dello svincolo di San Giorgio Canavese (TO) attraverso la realizzazione di un sottopasso di accesso al casello

La regimazione idraulica

Avendo un’estensione maggiore complessiva di circa 18 m (9,00 m per parte) rispetto al progetto originario per la presenza dei muri andatori, il sottopasso in variante ha comportato ovviamente una modifica (seppur non sostanziale) della regimazione e soprattutto della raccolta idraulica delle acque di piattaforma. Infatti, per la presenza della struttura delle platee di fondazione del manufatto e dovendo rispettare le quote di scarico, in primo luogo è stato necessario spostare i pozzetti P1, P2 e P3 verso Ovest al di fuori della platea di fondazione citata. Tale spostamento non ha comportato modifica sostanziale della raccolta delle acque se non la leggera modifica delle quote di ingresso e di scarico ai pozzetti e una piccola modifica geometrica (pianta e altezza) dei pozzetti medesimi.

È stata invece apportata una modifica sia geometrica che altimetrica dell’andamento dello scarico di fondo delle canalette prevista a bordo strada. Infatti, sempre per la presenza della soletta di fondazione del manufatto, è stato necessario realizzare dei cordoli in c.a. di supporto e sostegno delle barriere a bordo strada; tali cordoli sono stati solidarizzati con la platea di fondazione del manufatto e hanno l’andamento in sommità che segue la livelletta stradale ai bordi realizzati. Per il fatto che è stato necessario realizzare questi cordoli, le canalette di bordo sono “formate” dalla parete esterna di tali cordoli di supporto delle barriere e dalle pareti interne laterali del manufatto che costituisce il sottopasso. Per definire l’andamento dello scarico di fondo di queste “canalette”, si è realizzato un massetto in pendenza sul fondo a spessore variabile e con miscela cementizia contenente additivi idrofughi per consentire lo scarico da monte (ovvero dall’imbocco lato Est del sottopasso) fino a valle all’interno dei pozzetti. La pendenza dello scarico di fondo è uniforme e pari a circa 0,50%.

Per quanto riguarda invece la canaletta a U prefabbricata pervista al centro della carreggiata, essendo di tipo prefabbricata e dovendo seguire la livelletta stradale, è stato giocoforza necessario introdurre un nuovo pozzetto P3bis per raccogliere le acque provenienti dalla rampa D del “ricciolo” nel punto più basso della livelletta e realizzare un tubo di scarico che, da questo pozzetto (nuovo P3 bis), scaricasse le acque verso la canaletta laterale sul lato Aosta del sottopasso. Il tratto di canaletta a U fra questo nuovo pozzetto (P3 bis) e il pozzetto P3 (di progetto) scarica verso il pozzetto P3 bis concorde come la pendenza della livelletta stradale di progetto.

Anche per quanto riguarda il tubo di adduzione dell’acqua di irrigazione di diametro D = 600 mm, come previsto in progetto da collocare sulla struttura del sottopasso sul lato Ovest non sono state pensate sostanziali modifiche; sono state eliminate le due rientranze previste nel progetto approvato dell’andamento planimetrico del tubo, quindi il tubo ha ottenuto lo stesso allineamento trasversale del sottopasso. Il tubo in esame è stato collocato in adiacenza allo spessore della soletta di copertura del sottopasso mediante mensole in acciaio solidarizzate alla soletta con tasselli di inghisaggio poste a interasse 2,00 m, su cui è stato appeso il tubo di irrigazione mediante collari di fissaggio (come già previsto in progetto).