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Sottopassi ciclopedonali a impatto zero

Più di 400 attraversamenti già realizzati con la tecnologia e il servizio Coprem a 360° con tempi brevissimi per il cantiere

Coprem è il partner ideale di tutte le Imprese che devono affrontare lavori complessi, partendo dalla progettazione – con il suo team di Esperti in grado di individuare nel dettaglio tutte le soluzioni e le proposte migliorative in termini di prestazioni, durabilità e riduzione dell’impatto ambientale -, proseguendo con le produzioni eseguite con impianti di ultima generazione con sofisticati sistemi di controllo per garantire il massimo in termini di qualità e terminando con le squadre della Coprem Servizi che eseguono tutte le fasi in cantiere, atte a garantire un perfetto lavoro a regola d’arte per un vera e propria offerta a 360°.

Rovereto
1. Presso la stazione ferroviaria di Rovereto, la posa degli scatolari Coprem CPl

Il sottopasso presso la stazione ferroviaria di Rovereto

L’ultimo in ordine di tempo è il prolungamento del sottopasso esistente fino al binario 3 nella stazione ferroviaria di Rovereto (TN) per permettere ai passeggeri di raggiungere i binari senza più l’obbligo di spostarsi lungo la Statale, a tutto vantaggio della sicurezza e della comodità.

Per Rovereto, si tratta di una rivoluzione nella viabilità, un primo passo per unire la città fino ad oggi divisa dal passaggio della linea ferroviaria, qualcosa di cui si parla da decenni e che sta finalmente diventando realtà.

Per garantire il miglioramento dell’accessibilità nella stazione, RFI ha dato il via ai lavori con la soluzione Coprem “Sottopassi a impatto zero” (https://www.coprem.it/soluzioni/sottopassi-a-impatto-zero/sottopassi-a-impatto-zero.html) che garantisce il minimo disagio al traffico ferroviario e agli stessi passeggeri (Figure 1, 2 e 3).

tunnel
2. Vista del tunnel formato da 11 scatolari

Qui è stata effettuata la posa degli scatolari CPL predisposti per la tesatura: la superficie interna del calcestruzzo è stata protetta da un liner HDPE T-Grip per garantire l’assoluta impermeabilità del tunnel grazie alla saldatura certificata dei giunti.

Il tunnel è stato formato da 11 scatolari dopo la post-tesatura al fine di formare un monolite prima della copertura con il passaggio dei binari. Oltre alle operazioni di saldatura con certificazione dei giunti, il Personale della Coprem Servizi ha provveduto al fissaggio di specifici supporti in HDPE studiati appositamente dall’Ufficio Tecnico per sostenere la finitura del tunnel senza danneggiare il liner.

flessibilità
3. Il sottopasso è pronto per le rifiniture secondo il look della stazione

Più di 400 cantieri

A conferma della validità di questa innovazione, la tecnologia è già utilizzata in più di 400 cantieri, metà dei quali nel settore ferroviario. Tutti gli interventi si sono rivelati a bassissimo impatto ambientale, in quanto generalmente programmati nelle ore notturne con pochi disagi alla circolazione stradale e ferroviaria e si sono dimostrati affidabili, veloci, economicamente vantaggiosi e altamente flessibili grazie alla soluzione di impermeabilizzazione interna in liner HDPE.

Questa, con particolari studiati appositamente da Coprem, oltre a garantire l’assoluta tenuta idraulica, offre la possibilità di applicare svariati rivestimenti estetici finali. L’analisi dell’impatto ambientale in qualsiasi cantiere è una richiesta sempre più comune, perché le emissioni di sostanze inquinanti provenienti dal traffico veicolare che transita nel tratto oggetto di intervento devono sempre essere ridotte al minimo.

  • progettazione
    4A coprem
    4A. L’esempio del sottopasso della stazione di Igea Marina (RN), che è stato rifinito in legno a dimostrazione della flessibilità che il sistema di impermeabilizzazione Coprem offre per i rivestimenti finali
  • binario
    4B coprem
    4B. L’esempio del sottopasso della stazione di Igea Marina (RN), che è stato rifinito in legno a dimostrazione della flessibilità che il sistema di impermeabilizzazione Coprem offre per i rivestimenti finali

La riduzione dell’impatto ambientale nei cantieri impegnati nella realizzazione dei sottopassi è garantita da Coprem con il proprio sistema che prevede una sola notte di chiusura al traffico, limitando enormemente i disagi e incrementando di gran lunga la soglia di sicurezza.

Uno dei cantieri più importanti è quello della linea ferroviaria che collega il porto di Gioia Tauro con Taranto e Bari: sono bastati tre week end per la realizzazione di 12 sottopassi, permettendo a RFI di eliminare alcune criticità infrastrutturali in Calabria nell’ambito degli interventi previsti per il potenziamento e la velocizzazione di alcuni tratti della linea ferroviaria, con l’obiettivo di agevolare la gestione del traffico in termini di prestazioni e tempi di percorrenza (Figura 5).

cantiere
5. Il cantiere della linea ferroviaria che collega il porto di Gioia Tauro con Taranto e Bari

Presso la stazione di Collecchio, sulla linea Parma-Vezzano Ligure, si è invece proceduto alla costruzione di un sottopasso con dimensioni interne 4,25×3,00×12,17 m.

La scelta di adottare scatolari prefabbricati in c.a. da collocare sotto ai binari e successivo assemblaggio tramite tesatura su progetto Coprem è stata presa da RFI al fine di consentire la riduzione della durata dei lavori, grazie alla contemporanea collocazione di un apposito sistema di sostegno dei binari per fare in modo che non si rendesse necessaria alcuna interruzione della linea. Gli scatolari sono stati disposti a una quota tale che l’estradosso superiore della soletta avesse una distanza di circa 0,90 m dal piano del ferro.

Durante tutta la fase di esecuzione degli scavi, della movimentazione dei conci, dell’assemblaggio e della tesatura dei manufatti scatolari, la continuità del transito dei convogli è stata garantita da un ponte ferroviario con funzione di rinforzo e sostegno ai binari, idoneo a consentire il passaggio dei treni fino ad una velocità di 80 km/ora (Figura 6).

Anche nel cantiere per l’attraversamento della S.R. 56 “di Gorizia”, grazie al sistema di post-tesatura Coprem, sono bastate poche ore per posare a Buttrio il nuovo sottopasso pedonale all’altezza delle Officine Danieli per facilitare il passaggio della strada alle Maestranze (Figura 7).

stazione
6. La costruzione del sottopasso presso la stazione di Collecchio, sulla linea Parma-Vezzano Ligure

“Solo una ventina di ore rispetto a un lavoro che altrimenti avrebbe comportato la chiusura della strada per circa tre settimane” – ha ricordato Riccardo Riccardi, Assessore alla Viabilità della Regione Friuli-Venezia Giulia.

Come ultimo esempio italiano, possiamo citare la stazione di Induno Olona (VA): qui è avvenuto il posizionamento di un monolite da 80 t con il bilancino di ancoraggio posizionato in corrispondenza della soletta superiore su ogni lato, opportunamente dimensionato per il sollevamento e agganciato agli scatolari mediante appositi ganci annegati all’interno in fase di produzione (Figura 8).

Coprem ha effettuato interventi in autostrade anche con monoliti di un peso di 160 t con due gru specializzate per il posizionamento nel caso di un monolite di 32 m formato da sedici scatolari di dimensioni 125x200x25 cm (Figura 8).

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7. L’attraversamento della S.R. 56 “di Gorizia”

La validità del sistema, risultato particolarmente apprezzato in Italia, è stata riconosciuta anche sui mercati esteri, in particolar modo di Francia e Svizzera (Figura 9 sotto).

Qui la Società sviluppa oggi circa il 30% del suo fatturato e la continua e costante formazione del Personale nella risoluzione di problematiche di cantiere particolarmente complesse l’ha portata a essere considerata punto di riferimento anche di grossi Gruppi imprenditoriali francesi.

Una filosofia green

Coprem è da sempre impegnata nello sviluppo di tecnologie innovative nel settore delle opere in calcestruzzo prefabbricato, con l’obiettivo di aumentare la produttività del cantiere e di preservare l’ambiente con una sua filosofia green sempre più apprezzata dal mercato.

sottopassi
8. I lavori presso la stazione di Induno Olona (VA)

Non solo sottopassi ciclopedonali con la chiusura del traffico stradale e ferroviario limitata a poche ore, ma anche vasche di laminazione di tutti i tipi e di tutte le dimensioni, tubazioni per il microtunnelling, pezzi custom e tanto altro. Da ultimo, ma non per importanza, le due innovazioni appena lanciate sul mercato:

  • “Smart Pipe”, un sistema di monitoraggio fisso delle condotte per permettere agli Enti gestori di acquisire un’infinità di dati oltre alla manutenzione preventiva, con la possibilità di erogare nuovi servizi ai cittadini;
  • “Risanamenti”, un sistema di recupero di vecchie vasche dismesse o ammalorate e di piloni di ponti e viadotti, con il ripristino della perfetta impermeabilizzazione e della totale protezione del calcestruzzo dagli agenti atmosferici.

Si tratta di un’offerta completa di prodotti e servizi, sostenuta da un’adeguata comunicazione digitale per garantire alle Imprese, agli Enti e ai Progettisti la massima visibilità dei progetti realizzati con le proprie tecnologie e aiutarli a superare tutte le nuove sfide.

Il sistema per la protezione del calcestruzzo

In Italia e in Europa, più di 1.200.000 m2 di liner HDPE con oltre 1.100 km di saldature a estrusione radiografate e certificate sono già stati installati sulla superficie interna dei prefabbricati per garantire l’assoluta impermeabilità delle condotte e la totale protezione del calcestruzzo, con un know-how unico messo a disposizione di Enti, Progettisti e Imprese.

Coprem
9. Il sottopasso ferroviario di un canale di drenaggio in Svizzera: qui Coprem ha realizzato due conci speciali secondo il progetto dell’Ufficio Federale dei Trasporti UFT e le indicazioni del Consorzio Alto Verbano che ha realizzato l’attraversamento

Coprem ha sviluppato un sistema completo di protezione e di tenuta per manufatti in calcestruzzo dove i principali vantaggi si possono così elencare:

  • tenuta idraulica anche con pressioni elevate (collaudi eseguiti a 6 bar di pressione);
  • resistenza agli agenti chimici e all’abrasione;
  • assenza di infiltrazioni nel manufatto;
  • elasticità del liner (allungamenti superiori al 600%) con deformazioni senza rottura nei casi di assestamento dei manufatti;
  • garanzia di tenuta dei manufatti anche con deviazioni angolari importanti;
  • elevata aderenza del liner al calcestruzzo con resistenza al distacco oltre i 38.000 kg/ m2;
  • mantenimento delle caratteristiche di progetto per più di 100 anni;
  • autopulizia per il limitato attrito interno nella condotta;
  • verifica e certificazione delle saldature con scintillografo.

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