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La scarifica speciale per la messa in sicurezza delle gallerie

Negli interventi di tipo strutturale, la scarifica speciale rende più produttive e precise le lavorazioni riducendo i tempi di cantiere

GTF 400 RC di Grotti

La maggior parte delle gallerie della rete stradale extraurbana italiana è stata ammodernata o realizzata ex novo tra la metà degli anni Cinquanta e gli anni Ottanta.

Il lungo ciclo di esercizio, l’azione combinata degli agenti chimici delle emissioni prodotte dai veicoli in transito e le infiltrazioni di acqua (fino agli anni Ottanta non era prescritta l’impermeabilizzazione fra rivestimento primario e definitivo) hanno inevitabilmente portato all’ammaloramento degli strati corticali del rivestimento in calcestruzzo che, in alcuni casi, ha anche dato luogo a pericolosi distacchi.

La diffusione del problema ha imposto che gli Enti e le Società preposte alla gestione delle varie viabilità avviassero un vasto piano di ripristino attraverso operazioni di scarifica degli strati compromessi e mettessero a punto capitolati specifici e mirati al ripristino delle gallerie.

Per comprendere l’entità del problema, bisogna ricordare che l’Italia – con circa 4.700 gallerie – è il secondo Paese al mondo dopo la Cina per numero di questo tipo di opere. Anche limitandosi a considerare solo gli 8.006 km di autostrade e 27.259 km di strade statali gestite dall’ANAS, le gallerie sono comunque 2.179.

Un patrimonio infrastrutturale notevole che, purtroppo, in passato non è stato mantenuto adeguatamente e che ora deve essere anche reso conforme alle Normative antincendio. Questa situazione ha fatto sì che, a partire da circa cinque anni fa, la manutenzione straordinaria delle gallerie abbia subito un marcato incremento, con inevitabili conseguenze sull’esercizio dovute alle chiusure – totali o parziali – per la circolazione.

ST 500 di Grotti in galleria
1. La fresa ST 500 di Grotti in galleria

L’alto numero di cantieri aperti ha sottolineato anche l’importanza di mettere a punto metodologie e tecniche d’intervento in grado di garantire, al tempo stesso, la qualità e la maggiore contrazione possibile dei tempi d’intervento.

Grotti Srl – grazie a una tecnologia protetta da cinque brevetti e applicata su nove macchinari di vario tipo della Serie GTF® così come su una trentina di attrezzature specifiche – ha dimostrato di poter provvedere alla scarifica del rivestimento ammalorato con estrema precisione e maggiore produttività, rispetto ad un normale escavatore equipaggiato con frese o altre attrezzature reperibili sul mercato (www.grottisrl.it).

La sfida dell’adeguamento antincendio e della messa in sicurezza

Oltre ai rivestimenti ammalorati, molte gallerie della rete stradale italiana sono penalizzate anche dal non essere dotate delle più moderne soluzioni strutturali ed impiantistiche necessarie per prevenire gli incendi. In particolare le viabilità facenti parte del Trans European Road Network (TERN), cioè la rete stradale d’interesse comune per tutto il territorio della UE (per un totale di 167.565 km), dovrebbero essere soggette alle prescrizioni di sicurezza della Direttiva 2004/54/CE, recepite dall’Italia col D.Lgs. 264 del 2006.

Il Decreto è però stato in massima parte disatteso e quindi, nel 2019, l’UE si è vista costretta ad aprire una procedura di infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto delle Norme comunitarie. Per questo le gallerie della rete TERN italiana sono state inserite in un programma di adeguamento normativo che i gestori devono ultimare entro il 31 Dicembre 2025.

Al Decreto Legislativo 5 Ottobre 2006, n° 264, nel frattempo sono state però apportate alcune modifiche. Le nuove regole sono state approvate dalla commissione permanente gallerie e redatte da ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali), dai Vigili del Fuoco e dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

GTF 400 RC scava il camerone
2. Una GTF 400 RC al lavoro per lo scavo di un camerone

Stando alle nuove disposizioni, l’obbligo è esteso anche a quelle gallerie di lunghezza superiore ai 500 m che fanno parte della rete TEN-T, cioè l’insieme di infrastrutture lineari (ferroviarie, stradali, fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti, aeroporti) considerate rilevanti per il sistema di trasporto merci e passeggeri dell’UE.

Pur non esistendo un’unica fonte da cui si può dedurre la quantità precisa di gallerie su cui si deve intervenire, è comunque evidente che il loro numero è inevitabilmente considerevole.

Da un punto di vista tecnico e operativo l’applicazione delle disposizioni per adeguare alle Norme antincendio una galleria non è di rapida o semplice esecuzione, perché, tra le altre lavorazioni, richiede interventi consistenti sul sistema di approvvigionamento idrico, modifiche agli impianti elettrici e una nuova segnaletica luminosa.

Oltre a questi aspetti strettamente connessi all’ambito della prevenzione degli incendi, ve ne sono poi altri, quali l’adeguamento dei sistemi di illuminazione secondo la Norma UNI 11095:2019, la modifica dei marciapiedi, la realizzazione o l’adeguamento dei ricoveri di emergenza.

Caratteristica comune a tutte e due le tipologie d’intervento è spesso la realizzazione di scavo di trincee, la creazione di nicchie e l’esecuzione di altri lavori che interessano la struttura in cls o la pavimentazione.

Questo genere di lavori di natura strutturale, se realizzati con macchinari e attrezzature di tipo tradizionale (escavatori dotati di frese, martelli demolitori, dischi diamantati, ecc.), inevitabilmente allunga i tempi di lavorazione e, di conseguenza, anche quelli di sospensione dell’esercizio della galleria con tutti i problemi che questo comporta.

Sistema GTF di Grotti mentre scarifica
3. L’estrema flessibilità del sistema GTF® permette di operare con precisione nelle più complesse operazioni di scarifica

Il sistema GTF® lavora con maggiore precisone e produttività

La realizzazione delle opere necessarie ad accomodare le istallazioni e le caratteristiche antincendio della galleria trova nel sistema GTF®, un nuovo metodo di lavoro che ha permesso di aggirare i limiti tipici dei normali sistemi di scarifica. Caratteristica comune a tutte le macchine della Serie GTF® è l’impianto idraulico gestito da un’elettronica dedicata e brevettata, che assicura portate molto elevate e un controllo perfetto di tutti i movimenti.

Come già provato in decine e di cantieri in Italia e in Europa, questo vantaggio offre evidenti benefici per la scarifica degli strati ammalorati dei rivestimenti, ma anche per tutti gli altri tipi di interventi, quali quelli tipici dell’adeguamento delle gallerie alle Normative antincendio e a quelle che permettono il miglioramento della sicurezza.

Grazie ad una serie di attrezzature specifiche progettate da Grotti Srl, il sistema GTF® può infatti realizzare anche trincee, canalette, scassi di vario tipo e nicchie. In questi casi, i macchinari GTF® possono infatti sostituirsi con maggiore produttività e precisione a pale compatte gommate e cingolate dotate di escavatrici a ruota, a escavatori medi e compatti dotati di martelli demolitori o anche di trencher che per motivi dimensionali non possono operare nelle gallerie.

Il sistema può infatti essere impiegato con attrezzature per arrivare a realizzare trincee di 60 cm di profondità e 50 cm con un avanzamento che varia da 3 m a 50 cm al minuto in funzione della durezza del materiale espressa in MPa che si deve scavare.

Grazie ad attrezzature specifiche, le macchine della Serie GTF® permettono di realizzare canaline, canalette e scassi necessari per il convogliamento dell’acqua, o il passaggio di cavidotti di vario tipo, fino a 60 cm di profondità e 50 cm di larghezza.

Tagli per l’inserimento dei cavi
4. La GTF 250 RC può realizzare i tagli necessari all’inserimento dei cavi per l’illuminazione in tempi molto più ridotti rispetto ai sistemi che utilizzano dischi diamantati

Con l’adeguata attrezzatura (doppia o singola testa fresante a seconda del tipo di intervento) consente poi di ricavare con precisione nicchie e cameroni nel rivestimento in calcestruzzo delle gallerie o anche direttamente nell’ammasso roccioso se le dimensioni e il progetto lo richiedono, evitando così l’uso del martello idraulico o dell’esplosivo. 

LA GTF 250 RC

Per le applicazioni necessarie all’abbassamento (anche a raso) dei marciapiedi, si può invece impiegare la GTF 250 RC autocarrata.

Al contrario degli altri modelli della Serie GTF® – tutte cingolate – la GTF 250 RC è però composta da un modulo montato su un autocarro a tre assi che le consente di essere semovente e di raggiungere il sito di lavoro autonomamente, senza quindi avere bisogno di utilizzare carrelloni o semirimorchi.

Il modulo è costituito da un braccio articolato composto di due parti, di cui quella terminale è telescopica. La configurazione del braccio permette di lavorare lateralmente, a terra e in negativo, ma anche di ruotare di 90° l’attrezzatura, quindi di utilizzarla sia in orizzontale che in verticale.

In assetto di lavoro, il macchinario opera con un sistema idrostatico ed è controllato da un radiocomando che gestisce tutte le funzioni a distanza così da essere in grado di realizzare scarifiche e tagli su superfici ad angolo retto, inclinate e curve, ed è particolarmente risolutiva quando gli spazi di movimento del cantiere sono tali da non consentire di operare alle altre macchine.

La GTF 250 RC permette inoltre di montare un’ampia serie di attrezzature che la rendono risolutiva per la realizzazione di tagli (anche “a filo muro”), scarifiche di manufatti e pavimentazioni in cls, canaline nei rivestimenti delle gallerie, scarifiche profonde del conglomerato bituminoso necessarie per lo scavo delle trincee destinate ad accogliere sottoservizi. Il macchinario consente inoltre di realizzare tagli e canalette in orizzontale fino a 30 cm di profondità.

  • GTF 250 RC al lavoro
    5A GTF 250 RC al lavoro
    5A. La GTF 250 RC è risolutiva anche quando si devono realizzare scassi di vario tipo
  • GTF 250 RC al lavoro
    5B GTF 250 RC al lavoro
    5B. La GTF 250 RC è risolutiva anche quando si devono realizzare scassi di vario tipo

Grazie alla potenza della pompa dell’acqua istallata, gli ugelli per l’abbattimento, se opportunamente orientati, sono anche in grado di ripulire perfettamente lo scavo realizzato, evitando l’utilizzo di un’idropulitrice.

L’architettura del modulo, la conformazione del braccio e il tipo di attrezzatura impiegata rendono infatti la GTF 250 RC risolutiva per la scarifica di diverse superfici in calcestruzzo, (quali ad esempio i muri di contenimento e i cordoli), ma anche per lo scavo di canalette con vari profili, realizzabili grazie a tamburi intercambiabili che permettono di ottenere profondità e larghezze in grado di assecondare le più svariate specifiche di capitolato.

Rispetto agli altri macchinari della Serie GTF®, la GTF 250 RC offre inoltre il vantaggio di occupare una porzione decisamente più limitata della viabilità su cui sta operando, perché può lavorare entro una distanza minima di soli 5 m.

Per via della sua estrema manovrabilità e per l’adattabilità del braccio a superfici geometricamente articolate, la GTF 250 RC può inoltre essere impiegata in una serie di applicazioni in spazi confinati anche all’interno di aree di ricovero e di sosta, dove particolarmente risolutiva, perché in grado di fresare anche superfici in conglomerato bituminoso non raggiungibili dalle frese stradali.

In particolare nelle applicazioni mirate all’adeguamento alle Norme di sicurezza delle gallerie il macchinario si è distinto per gli interventi di abbassamento dei cordoli, la realizzazione di scassi e di tagli per l’inserimento di cavidotti.

La scarifica speciale
6. La scarifica speciale si è dimostrata la soluzione che offre la maggiore produttività e precisione anche per la messa a norma dei marciapiedi

La GTF 250 RC si è del resto dimostrata ideale per tutti gli interventi necessari all’adeguamento delle gallerie alle Norme di sicurezza, risultando anche più precisa e produttiva rispetto alle altre soluzioni di più comune utilizzo disponibili sul mercato.

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