Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Utilizzo di geofiltri tessili tubolari per la disidratazione di sedimenti dragati da invasi artificiali

Una tecnologia facilmente applicabile, anche su scala ridotta, grazie alla versatilità del sistema dovuta alla possibilità di confezionare i geotubi su misura

Utilizzo di geofiltri tessili tubolari per la disidratazione di sedimenti dragati da invasi artificiali

La valutazione del rischio di contaminazione delle acque del lago

L’acqua in uscita dai geofiltri viene direttamente reimmessa nel lago; per valutare un’eventuale contaminazione associata sono state condotte delle analisi chimiche sull’acqua contenuta nei sedimenti dragati.

Non sono state identificate criticità a livello sia di nutrienti (azoto e fosforo), sia di microcontaminanti inorganici e tossine di origine biologica. Solo alcuni metalli come arsenico, ferro, piombo e manganese hanno presentato valori di concentrazione leggermente superiori ai limiti di Legge (tabella 2, allegato 5 del D.Lgs. 152/2006).

L’anomalia è legata all’ambiente povero di ossigeno in cui si trovano i sedimenti, che favorisce la dissoluzione di tali sostanze in acqua. Il processo di dewatering previsto avviene in ambiente maggiormente ossigenato, perciò si agevola la precipitazione chimica dei metalli; tale caratteristica si può apprezzare osservando la presenza sopra i geotubi di una patina rossastra. Pertanto, il sistema non pregiudica la qualità delle acque, bensì tende a migliorarla.  

Le possibili applicazioni in ambito stradale

Un ambito che potrebbe essere di interesse per l’impiego di tale tecnologia è la gestione dei sedimenti rimossi dalla pulizia periodica dei bacini di laminazione a cielo aperto a servizio della rete stradale.

La manutenzione di tali sistemi è, infatti, di fondamentale importanza per la conservazione dei volumi di invaso previsti dal calcolo idraulico. La semplicità dell’impianto e della messa in opera, nonché la possibilità di confezionare soluzioni su misura a seconda delle esigenze e del caso specifico, rendono i geofiltri tubolari un sistema facile da installare in ogni situazione ed economicamente competitivo, soprattutto dal punto di vista gestionale.

La scelta di adeguati reagenti chimici opportunamente addizionati al refluo potrebbe, inoltre, contribuire all’immobilizzazione nei fanghi di eventuali inquinanti presenti, legati al dilavamento della pavimentazione stradale, prevenendo la contaminazione delle matrici ambientali.