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“Prevenire è meglio che curare” è ormai un mantra in molti campi. Se vale per la nostra salute, è altrettanto importante per la sicurezza di strade, edifici, cantieri e infrastrutture.
Poter vedere in anticipo elementi estranei, saper intercettare i segnali di eventuali malfunzionamenti o movimenti sospetti, poter registrare anomalie anche minimali, significa poter intervenire prontamente ed evitare problemi più grandi.
In questo senso, i grandi passi in avanti compiuti dalla tecnologia digitale offrono soluzioni sempre più avveniristiche per garantire affidabilità ed efficienza ai massimi livelli.
In particolare, l’integrazione tra le tecnologie in fibra ottica e quelle delle video-analisi che NTSG Italia ha messo a punto attraverso il proprio Centro di Ricerche e Sviluppo rappresenta una grande opportunità per aumentare il grado di sicurezza nelle fasi di monitoraggio, permettendo anche una sensibile ottimizzazione dei costi di gestione e manutenzione delle opere (https://26635338.hs-sites-eu1.com/it-it/gruppo-monit-offerta-completa).
Grazie alla lunga esperienza maturata nel campo delle fibre ottiche, di cui è market leader europea attraverso la Capogruppo Mon-it e in cui detiene i brevetti esclusivi OF Sistem e Of Pipe, NTSG Italia ha potuto incrementare i già elevati standard dei sistemi in fibra sfruttando le ultime innovazioni nel campo della visione digitale: un’evoluzione del monitoraggio che unisce valori indiscussi dell’una e dell’altra tecnologia.
I sistemi in fibra ottica
I sistemi in fibra ottica si fanno portatori di caratteristiche altamente performanti riconosciute in tutto il mondo: non subiscono alterazioni ambientali, sono molto longevi, non chiedono alimentazione elettrica (sensori passivi), garantiscono – attraverso i sensori dedicati – la raccolta di un numero praticamente illimitato di dati in tempo reale, non sono invasivi e sono rapidamente applicabili a qualsiasi tipo di struttura.
D’altra parte, i sistemi di video-analisi potenziati dalle più recenti innovazioni digitali e dall’intelligenza artificiale, permettono di ampliare le informazioni in entrata e di integrarle con quelle dei sistemi in fibra in una piattaforma unica di raccolta, analisi e interpretazione.
Ecco allora che, accanto alla capacità dei sistemi in fibra di riconoscere movimenti, torsioni, perdite o anomalie strutturali, i sistemi di video-analisi permettono il riconoscimento di volti, targhe, mezzi, accessi e superamento di aree off-limits così come possono controllare aree interne ed esterne, seguire i movimenti di persone e veicoli e monitorare l’operatività di macchinari e mezzi, aperture e chiusure di accessi e via dicendo.
Ai sistemi di videosorveglianza statici, poi, si possono aggiungere quelli dinamici come i droni di ultima generazione in grado di effettuare rilievi georeferenziati ed evidenziare stati di avanzamento di cantieri, mezzi in avvicinamento, eventuali problemi di traffico o come le telecamere montate su mezzi che possono monitorare lo stato del manto stradale, della segnaletica e della cartellonistica.
La connessione tra i due sistemi non rappresenta solo una confluenza e integrazione di dati in una medesima piattaforma ma arriva a generare un vero e proprio dialogo tra fibra e video-analisi per cui la registrazione del dato diventa anche sua elaborazione e approfondimento.
È il caso del sistema pointer, in cui il sensore sollecitato da un’eventuale anomalia invia in tempo reale il segnale ad una telecamera motorizzata che si orienta a seconda del punto in cui avviene la segnalazione e segue lo sviluppo dell’anomalia individuata. Ecco allora che il dato neutro può essere non solo classificato meglio ma anche seguito nella sua dinamica, permettendo agli operatori un intervento rapido e maggiormente consapevole.
Un ulteriore esempio di applicazione integrata può essere quello relativo al monitoraggio del contenimento dei versanti stradali, tema quanto mai attuale in un periodo così complesso dal punto di vista delle precipitazioni meteorologiche come quello che stiamo attraversando.
Periodi lungamente siccitosi alternati a rovesci particolarmente copiosi e violenti, possono sottoporre scarpate e versanti stradali al pericolo di smottamenti e frane, soprattutto quelli con acclività elevata, con tutti i rischi che ne conseguono per gli utenti.
Per interventi di monitoraggio di questo tipo, NTSG Italia ha predisposto una soluzione integrata di video-analisi e sensori in fibra ottica che garantisca una copertura a moduli di 10.000 m2 di fronte visibile, con sistemi di marcatura rilevati da postazioni fisse di visione autosufficienti e fibra stesa lungo le reti di contenimento.
In questo modo, i punti più a rischio dei pendii stradali possono essere costantemente osservati nella loro stabilità e ogni variazione di stato segnalata in tempo reale.
Sono comunque davvero molti i campi di applicazione di un sistema integrato di questo genere. Uno degli ambienti in cui appare più indicato è quello della cantieristica. L’integrazione della fibra con la visione permette di svolgere la funzione di pesa differenziale per i mezzi pesanti che entrano in cantiere.
Alla lettura intelligente delle targhe di ciascun mezzo in ingresso viene infatti associato il relativo peso, rilevato dai sensori posti nell’area, per calcolarne poi la differenza in fase di uscita.
Parimenti, una medesima telecamera è in grado di puntare un oggetto seguendone e tenendone in memoria i percorsi; una funzione utile, ad esempio, nel caso di automobili, per valutare il punto in cui vengono parcheggiate e il numero di persone che ne discendono e verificare di conseguenza che corrisponda a quello registrato dalla guardiania in entrata.
Sempre nei cantieri, un dialogo attivo tra video-analisi e sensori distribuiti sulla fibra ottica consente di delimitare le zone di pericolo, riconoscendo e tracciando le persone che ignorano gli avvisi di pericolo. La fibra riconosce l’attraversamento fornisce le coordinate alla telecamera che inquadra l’area di interesse e anche in questo caso memorizza i percorsi compiuti, potendo attivare, se il caso lo richiede, anche la tecnologia del riconoscimento facciale.
Infrastrutture perimetrate, ponti, gallerie, cantieri: non ci sono limiti alle necessità di sicurezza per uomini, strutture e informazioni, così come sono sempre più sofisticate le soluzioni cui si può ricorrere per non lasciare nulla al caso. Perché monitorare è sempre meglio che recuperare.
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