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Il ponte Meier tra passato e futuro

Il progetto di un’opera a collegamento e connessione per la città di Alessandria: un vero spazio pubblico so-speso sulle acque del fiume

Il ponte Meier tra passato e futuro
L’arco

La sua linea d’asse risulta prossima ad un arco di circonferenza che a livello planimetrico mostra un’esatta corrispondenza con la linea d’asse della trave sottostante dell’impalcato pedonale. La complessa geometria dell’arco ha richiesto un’attività di progettazione particolarmente attenta nonché si è reso necessario il completo premontaggio della struttura a terra all’interno dell’officina, prima del trasporto in cantiere dei singoli pezzi. Tale movimentazione è avvenuta con trasporti eccezionali a causa del formato “fuori-sagoma” e del peso dei singoli elementi. La prova di assiemaggio in stabilimento è servita per verificare che le geometrie dei conci, una volta montati e sollevati nello spazio, considerando la somma degli effetti dati dal peso proprio della struttura e dalle forze derivanti dalla connessione con gli stralli, portassero l’arco nella sua conformazione progettuale. Un’accurata modellazione è stata riservata al delicato nodo d’intersezione arco-impalcato per verificare il reale comportamento sollecitativo e deformativo della struttura. Per la verifica delle lamiere e delle saldature del nodo d’appoggio, è stato costruito infatti un modello in elementi “plate”. A comprova della criticità del nodo, il concio terminale dell’arco è stato realizzato in acciaio S460 mentre la parte inferiore è realizzata in acciaio S355 e in alcuni punti si sono raggiunti i 65 mm di spessore delle lamiere.

La conformazione a cassone dell’arco presenta una sezione trasversale trapezia sui tre lati inferiori, completata da una calotta circolare superiormente. L’arco è suddiviso in 16 conci di lunghezza variabile da 8,5 a 14,4 m e larghi 3 m, composti da lamiere di spessore variabile dai 28 ai 45 mm. Ciascun concio è rafforzato da diaframmi e irrigidimenti longitudinali interni, che assumono configurazioni differenti a seconda che si trovino in corrispondenza degli stralli o in posizione intermedia tra questi. L’altezza dei conci dell’arco supera i 3 m e rende quindi facilmente ispezionabile l’arco dall’interno. È infatti presente una scala a pioli che permette di salire all’interno della struttura a partire dalla base dell’arco per i tratti più pendenti e di raggiungerne la passerella che si trova nella zona sommitale, potendo così percorrere l’intera lunghezza dell’arco. I conci sono stati saldati tra loro a terra in un’area adiacente al ponte, a comporre quattro maxi-conci che sono stati successivamente trasportati con carrelloni in alveo; posizionati sulla soletta del ponte e infine sollevati nella posizione finale a mezzo di autogru di grossa portata. A sostegno della struttura dell’arco durante tali fasi di montaggio, sono state montate torri provvisorie in acciaio di altezza variabile, vincolate alle sottostanti pile provvisorie in c.a. già realizzate per l’appoggio delle travi dell’impalcato. Sono stati realizzati dei giunti saldati in quota con piattaforme a quasi 30 m di altezza. Si è proceduto infatti al montaggio mediante gru del maxi-concio 1 dell’arco, bullonandolo al nodo d’impalcato e appoggiandolo in PP1, similmente per il maxi-concio 2 appoggiandolo in PP4, saldando i maxi-conci e i nodi. Si è poi montato il maxi-concio 3 appoggiandolo in PP2 e bullonandolo al maxi-concio 2. Si sono regolate quindi le quote dell’arco con i martinetti posti sulle teste pile. Infine sempre tramite gru si è montato il maxi-concio 4 bullonandolo ai maxi-conci 1 e 3 e si sono realizzate le saldature tra i conci. Per completare il montaggio dell’arco e portarlo nella sua condizione definitiva si sono posati e tesati gli stralli iniziando dalle spalle e procedendo verso la mezzeria dell’impalcato.

Le finiture

Una particolare cura è stata dedicata alle finiture del ponte che è stato trattato come un vero e proprio oggetto di design. Tutti i dettagli sono stati concordati con l’Arch. Meier al fine di ottenere il risultato voluto. La pista ciclo pedonale del ponte è stata pavimentata in listoni di legno Teak con superficie superiore antiscivolo posti in opera su sottostruttura in listelli di legno e su telaio in profili in acciaio. I parapetti di protezione sia della passerella pedonale che della carreggiata stradale (guard rail) sono stati realizzati in acciaio su disegno dell’Arch. R. Meier.

Dati tecnici

  • Progettista: Richard Meier & Partners Architects
  • Direttore Lavori: Dante O. Benini & Partners Architects
  • Importo: 18.200.000 Euro
  • Coordinatore della Sicurezza: Dante O. Benini & Partners Architects
  • Impresa incaricata: Itinera SpA e Cimolai SpA
  • Progetto esecutivo: Sina SpA
  • Progetto esecutivo di cantiere: Si.me.te. Srl / Seteco Engineering Srl
  • Progetto di montaggio: Cimolai SpA
  • Data inizio lavori: 19 Dicembre 2012