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Il ponte Meier tra passato e futuro

Il progetto di un’opera a collegamento e connessione per la città di Alessandria: un vero spazio pubblico so-speso sulle acque del fiume

Il ponte Meier tra passato e futuro

Alessandria è sempre stata una piazzaforte di importanza strategica a difesa della Pianura Padana. Sulla sponda Sinistra nel XVII secolo è stata realizzata la Cittadella di Alessandria che costituisce uno dei più grandiosi e meglio conservati esempi di fortificazione permanente di tutta Europa (si veda https://www.stradeeautostrade.it/ponti-e-viadotti/il-ponte-della-cittadella-ad-alessandria/).

La Cittadella è da sempre collegata alla Città di Alessandria tramite un ponte che attraversa il fiume Tanaro. Fino al 1994, anno della disastrosa alluvione del Piemonte che ha provocato decine di morti, il collegamento era assicurato dal Ponte Napoleonico. A seguito dei danneggiamenti dovuti all’alluvione, alcuni anni fa è stato necessario procedere alla sua demolizione.

Il ponte della Cittadella

La Città di Alessandria ha affidato la progettazione del nuovo ponte all’Arch. americano Richard Meier, che ha proposto un’opera ardita ideando un ponte a campata unica di oltre 185 m, con struttura portante ad arco sbandato a spinta eliminata. Dopo una serie di sopralluoghi, alla presentazione del progetto preliminare l’Arch. Richard Meier così descrive il processo di ideazione dell’opera: “Mi ha colpito molto l’inserimento dell’attuale ponte Cittadella in città. Quando l’ho visto ho capito che non si trattava soltanto di creare un collegamento fra una sponda e l’altra, ma di connettere fra loro le due parti della città”. Il nuovo ponte andrà posto in relazione con la Cittadella e dovrà servire anche a valorizzare l’entrata del grandioso monumento militare, da una parte, e l’ingresso in città dall’altra. L’opera nasce all’interno di un cerchio progettuale tra le rive del Tanaro. All’interno di questo cerchio, la struttura può muoversi come le lancette di un orologio creando una sensazione di movimento e di dinamicità dello spazio. Anche la scelta del materiale (acciaio verniciato bianco) risponde alle esigenze di snellezza e dinamicità dello spazio. La nuova costruzione riconosce tre flussi principali: quello del traffico che riproduce una lunga S, quello pedonale che è rettilineo (sull’asse Piazza Gobetti, Via Giordano Bruno) e quello dell’acqua del fiume che disegna un’ampia curva. Il ponte della Cittadella prevede tre corsie per il traffico veicolare e, in sede separata, una pista ciclopedonale con pavimentazione in legno che costituisce un vero spazio pubblico sospeso sul fiume.

  • La planimetria generale
    La planimetria generale
    La planimetria generale
  • Il vecchio ponte della Cittadella
    Il vecchio ponte della Cittadella
    Il vecchio ponte della Cittadella
  • Una foto satellitare dell’area urbana d’inserimento del ponte Meier
    Una foto satellitare dell’area urbana d’inserimento del ponte Meier
    Una foto satellitare dell’area urbana d’inserimento del ponte Meier
  • Il render del progetto definitivo
    Il render del progetto definitivo
    Il render del progetto definitivo
  • Il render del progetto definitivo lato Alessandria
    Il render del progetto definitivo lato Alessandria
    Il render del progetto definitivo lato Alessandria
  • Il modello tridimensionale della spalla
    Il modello tridimensionale della spalla
    Il modello tridimensionale della spalla
  • L’armatura della spalla
    L’armatura della spalla
    L’armatura della spalla
  • Vista della struttura dell’impalcato dall’alveo del fiume, lato spalla B
    Vista della struttura dell’impalcato dall’alveo del fiume, lato spalla B
    Vista della struttura dell’impalcato dall’alveo del fiume, lato spalla B
  • Le fasi di montaggio dell’impalcato stradale
    Le fasi di montaggio dell’impalcato stradale
    Le fasi di montaggio dell’impalcato stradale
  • Vista degli stralli di connessione tra arco e impalcato
    Vista degli stralli di connessione tra arco e impalcato
    Vista degli stralli di connessione tra arco e impalcato
  • Le fasi di montaggio in quota dei maxi-conci dell’arco
    Le fasi di montaggio in quota dei maxi-conci dell’arco
    Le fasi di montaggio in quota dei maxi-conci dell’arco
  • Vista frontale del ponte
    Vista frontale del ponte
    Vista frontale del ponte
La struttura

Il progetto prevede un’unica campata di 185,08 m ed è composto da tre elementi principali: l’arco, la piattaforma destinata al transito pedonale e la piattaforma destinata al transito veicolare, separate tra di loro. Questi elementi sono curvati attorno ad uno spazio vuoto centrale a “forma di mandorla” e sono interconnessi attraverso travi e cavi d’acciaio che configurano il modello strutturale. Il ponte, in acciaio e soletta collaborante in calcestruzzo armato, si compone di due impalcati con andamento planimetrico curvo, sostenuti da un sistema di stralli ancorati ad un arco inclinato (21° rispetto alla verticale); l’arco conformato in pianta con lo stesso andamento della trave di bordo dell’impalcato pedonale, conduce a stralli verticali, per il sostegno della parte pedonale, e a stralli a inclinazione variabile, per quelli dell’impalcato stradale. Tutte le strutture di carpenteria sono rifinite con una vernice poliuretanica bianca (RAL 9010) con elevata brillantezza (gloss 60), che conferisce luce e leggerezza a questa struttura di circa 3.000 t di acciaio.

L’arco, impostandosi sull’impalcato, ne sfrutta l’effetto catena risultando secondo uno schema statico di “spinta eliminata”. Gli impalcati poggiano in testata su spalle in calcestruzzo armato tramite dispositivi isolatori elastomerici. L’arco, inclinato verso la piattaforma pedonale è l’elemento principale di assorbimento dei carichi ed è collocato approssimativamente lungo l’asse centrale del ponte. Il progetto del ponte prevede la separazione del traffico veicolare da quello pedonale. La carreggiata stradale è formata da tre corsie veicolari per una larghezza totale di 10,50 m. La piattaforma pedonale e ciclabile è situata sull’asse del vecchio Ponte Napoleonico. In accordo con le Soprintendenze Archeologica e Monumentale, sono state conservate le vestigia delle spalle del vecchio ponte che sono state inglobate all’intradosso del nuovo ponte. Tale operazione ha comportato alcune modifiche al progetto originale: fra queste, le più rilevanti riguardano la modifica della quota di estradosso dell’impalcato che è stata adeguata alle capacità di deflusso determinate dall’AIPO e la modifica delle fondazioni delle spalle che sono state riviste contemperando la presenza dei reperti storici. L’impalcato svolge anche le funzioni di sostegno verticale e catena dell’arco. La conformazione planimetrica curva e la particolare sezione trasversale architettonica conducono a sezioni variabili delle travi con andamento curvo. L’impalcato è collegato all’arco in acciaio mediante stralli a fune vincolati ai traversi posti a interasse di 13,22 m.