Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Genova, chiuso tratto A26 per verifiche su due viadotti

(come riportato da Rai News)

La misura per consentire l’esecuzione di verifiche tecniche sui viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, presenti tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone.

Autostrade per l’Italia comunica che a partire dalle ore 21:30 di oggi, lunedì 25 novembre, è chiusa al traffico in entrambe le direzioni la tratta dell’autostrada A26 compresa tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone.

Tale misura viene assunta per consentire l’esecuzione di verifiche tecniche sui viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, presenti in tale tratta. La Direzione di Tronco condividerà i risultati di tali verifiche con gli enti competenti. In conseguenza di tale chiusura si consigliano itinerari alternativi. Lo stop dalla Procura La chiusura del tratto della A26 è stata disposta dalla procura di Genova visto lo stato di ammaloramento dei viadotti Fado Nord e Pecetti Sud.

“La procura ha riscontrato gravi ammaloramenti e abbiamo segnalato criticità sul ponte Fado in direzione Alessandria e sul Pecetti direzione Genova Ventimiglia sulla A26. Rappresentanti di Aspi hanno preso atto e sono intervenuti”. Lo ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi.

“La procura attende verifiche – spiega Cozzi – di sicurezza condotte dalla società concessionaria secondo le norme di legge”. Gli effetti per la circolazione Ecco il dettaglio delle misure. Veicoli leggeri e autocarri fino a 7,5 ton (esclusi autobus): per la A26 dalla A10 uscire a Prà e proseguire fino a Masone tramite la SP 456 del Turchino.

Per la A10 dalla A26 effettuare il percorso inverso. Veicoli pesanti superiori a 7,5 ton e autobus: per la A26 dalla A10 utilizzare la A7. Per la A10 dalla A26 obbligo di deviazione sulla Diramazione Predosa Bettole, dalla quale, con fermo temporaneo e progressivo deflusso, sarà possibile procedere verso Genova lungo la A7. Potranno proseguire fino a Masone i soli mezzi pesanti con destinazione di scarico o carico nella zona collegata a tale svincolo.

Itinerari di lunga percorrenza: per i collegamenti tra la A4, A26 e A21 verso la Toscana, utilizzare la A21 fino all’allacciamento con la A1 e da questa raggiungere Firenze o riprendere l’autostrada tirrenica tramite la A15. Toti: sconcertati e preoccupati “Siamo sconcertati e preoccupati per la notizia della chiusura dei viadotti Pecetti e Fado sulla A26.

La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto ed è sacrosanto che si facciano tutte le verifiche del caso, ma Genova, la Regione e i nostri porti saranno paralizzati. Per questo ci siamo subito riuniti con il sindaco Bucci e il presidente del porto Signorini e fra poco andremo dal prefetto per capire come il Governo intende gestire l’emergenza”.

Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, su Facebook dopo l’annuncio della chiusura della A26 tra Genova e Masone. E poi: “Genova ora è isolata, siamo tornati agli anni ’30. Va bene il provvedimento per la sicurezza dei cittadini, ma il governo deve pensare anche all’economia di una città, deve garantire gli spostamenti e il primo sistema portuale italiano che ora è irraggiungibile. Spero che si chiarisca tutto questo”.

“Genova ha fatto molto da dopo il crollo del Ponte Morandi, mi chiedo cosa hanno fatto gli altri oltre a parlare della revoca delle concessioni”, ha aggiunto Toti. “Da domani piano straordinario infrastrutture Liguria”, “Il ritorno alla normalità non può essere la verifica su quei viadotti, ma un piano straordinario da domani mattina su tutte e dico tutte le infrastrutture di questo territorio.

Un piano fatto in alcune settimane, non in anni, perché le chiacchiere sono andate avanti per un anno e 4 mesi”, ha poi detto Toti, prima di entrare in riunione in Prefettura a Genova, dove è stato convocato col sindaco Bucci nella serata in cui Aspi ha annunciato la chiusura di un tratto di A26 per verifiche tecniche su due viadotti.

“Porto Genova non resiste più di una settimana” “Il Porto di Genova in queste condizioni non può resistere più di una settimana”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini, commentando la chiusura della A26. “Ci sono più di 4000 tir al giorno che partono e arriviamo dal nostro porto – ha aggiunto – Tutto il Nord Italia produttivo dipende da noi e siamo alla vigilia di Natale. In queste condizioni tutto il traffico si scaricherà sulla A7 dove il traffico leggero è già intensissimo.

E’ tornato il sereno in Liguria, ora rimbocchiamoci le maniche”. Lo scrive già questa mattina il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sui propri profili social. Si è lavorato incessantemente sul luogo della frana per cercare riscontri in merito alla segnalazione di un’auto che poteva essere precipitata a seguito del crollo di ieri pomeriggio.

Terminate le verifiche, poi i vigili del fuoco hanno ufficialmente chiuso le ricerche confermando che fortunatamente non ci sono né auto né persone coinvolte nel crollo. “Sono stati effettuati sondaggi e carotaggi dell’impalcato tramite penetrazioni e telecamere di ricerche – dice il comando generale del Corpo – E tutte le zone di accumulo di fango sono state sondate, così come l’alveo a valle del crollo. Nessun veicolo coinvolto”.

I vigili, con team Usar, hanno ispezionato il metanodotto Snam che passa sotto il viadotto, verificandone “l’integrità funzionale”. Terminate le ricerche, sono ora in corso le operazioni per la messa in sicurezza dell’alveo, visto il peggioramento delle condizioni meteo atteso per domani. In mattinata a Savona, la riunione con le autorità locali, lo stesso governatore Toti e la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.

“Lo Stato di emergenza interverrà a più presto” ha detto il governatore ligure Giovanni Toti, dopo la riunione in prefettura a Savona col ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. “La Regione Liguria ha ribadito la necessità di estendere al più presto lo stato di emergenza ai nuovi territori colpiti dal maltempo, tra cui evidentemente il crollo del viadotto, ma non solo perché moltissime strade sono interrotte” ha poi sottolineato il presidente della Regione Toti.

“Immagino che tutto questo sarà affrontato nel prossimo Consiglio dei ministri – continua Toti – Dai primi sopralluoghi risulterebbe integro il tratto della A6 in direzione sud, quello non interessato dal crollo del viadotto: appena installati tutti i sensori e verificata la totale sicurezza, l’autostrada potrà riaprire con un senso unico alternato”. Toti ha annunciato tra l’altro la riapertura della provinciale di Cadibona che “entro questa sera o al massimo domani superando l’isolamento della Val Bormida.”. De Micheli: “Viadotto si riapre solo se c’è massima sicurezza”.

“I tecnici stanno controllando eventuali nuovi movimenti franosi e gli effetti sull’altro viadotto, che sarà riaperto naturalmente solo nella massima sicurezza”. Lo ha detto il ministro per le Infrastruttura Paola De Micheli dopo un vertice in Prefettura a Savona con il governatore Giovanni Toti dopo il crollo del viadotto della autostrada.

“Un minuto dopo essere usciti da questa emergenza, dobbiamo dare la massima disponibilità alla Liguria per un piano straordinario per la sicurezza delle infrastrutture, perché gli eventi degli ultimi anni ci parlano di fragilità conosciute ma anche sconosciute” ha aggiunto il ministro.